Numero 5 del 2009
La nuova Europa
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più discontinua, e sicuramente a reddi-
to decisamente inferiore rispetto a quel-
lo dei colleghi maschi. Mediamente le
donne guadagnano 26.464 euro/anno
contro i 63.849 euro/anno maschili. Le
donne, dati alla mano, guadagnano il
58% in meno dei colleghi maschi, con
differenze significative nelle diverse
classi di età. Consiglio vivamente di vi-
sionare i molti dati prodotti, sia a livel-
lo italiano sia a livello locale, dalle
Consigliere di Parità dell'Emilia Roma-
gna sul sito http://www.consiglieredi-
paritaer.it/. L'Europa ha lanciato nello
scorso marzo la campagna per il supe-
ramento dei gap salariali uomo-donna,
un problema comune a tutto il territorio
comunitario. La rilevazione delle spere-
quazioni, e soprattutto le azioni di su-
peramento di tale condizione di dis-
uguaglianza diventa oggi un impegno
che tutte noi richiediamo anche alla po-
litica nazionale.
noidonne maggio 2009 23
alla Facoltà di Giurisprudenza
le ragazze si laureano prima
e con voti migliori.
Ma sono penalizzate nel
mondo del lavoro
Cara Dottoressa,
sono Paolina, ho 38 anni ed... ero
una precaria! Sono diplomata alla
scuola del Turismo e ho lavorato nel
settore per 11 anni, fino a quando non
è arrivato mio figlio Simone, poi con
mio marito abbiamo deciso che sareb-
be stato meglio che io fossi rimasta a
casa a fare la mamma.
Dopo 5 anni ho deciso che volevo
rimettermi a lavorare e sono riuscita a trovare un impiego part ti-
me come operatore di call center in una multinazionale vicino ca-
sa con un contratto a tempo determinato. A parte il contratto, uno
scenario perfetto! Dopo poco tempo i miei responsabili mi hanno
proposto una crescita professionale all'interno del mio settore, an-
che in termini di ore di lavoro, che ho sempre accolto con gratitu-
dine senza mai chiedere nessuna garanzia rispetto al contratto che
comunque continuava a rimanere precario.
Un anno dopo il mio rientro attivo nel mondo del lavoro la mia
vita privata è andata a rotoli e mi sono separata da mio marito!
A quel punto la necessità di avere delle certezze dal punto vista
contrattuale era contingente ed improrogabile quindi ho continua-
to a dare la mia disponibilità con l'obiettivo di ottenere un con-
tratto a tempo indeterminato part time.
Poco prima della scadenza del contratto ho richiesto un incon-
tro ufficiale con la Responsabile di settore per cercare di avere del-
le rassicurazioni rispetto alla trasformazione del contratto e la
conferma dello stesso. Nel frattempo, avevo cominciato ad inviare
"curriculum vitae" anche ad agenzie turistiche e comunque nel set-
tore del turismo. Durante il colloquio con il capo, spiego la mia si-
tuazione familiare e la necessità per me di garantire a mio figlio
delle certezze, ribadendo la mia massima disponibilità anche con
un impegno a tempo pieno (nonostante la mia situazione di mam-
ma sola)…di contro la responsabile mi disse che non mi avrebbe-
ro confermato a tempo indeterminato ma che mi avrebbero offerto
il quarto contratto a tempo determinato e che non mi dovevo
preoccupare perché, con il mio carattere aggressivo non avrei avu-
to difficoltà a trovare un impiego…! Ridendo mi ha chiesto di che
segno zodiacale fossi e che ascendente avessi… sono rimasta basi-
ta! Alla fine del turno ho riacceso il mio cellulare e c'era un mes-
saggio in segreteria per una convocazione ad colloquio per un la-
voro in una agenzia di viaggi. L'ho sostenuto ed ottenuto un posto
di lavoro a tempo indeterminato full time, il giorno dopo ho dato
le dimissioni al mio vecchio lavoro, il mio responsabile mi convo-
cò per un colloquio, rifiutai l'incontro.
Credo di avere fatto la scelta giusta.
Paolina Ragonese (Latina)
Cara Paolina, si hai fatto la scelta giusta! Il rispetto e la stima
nell'ambiente di lavoro rappresentano il primo elemento per una
collaborazione. Il confronto con il tuo responsabile ti ha fornito
una spinta incredibile per tentare nuove strade per ottenere il me-
glio: niente accade mai per caso!
Sono certa che anche il tuo comportamento abbia suggerito
qualche insegnamento al tuo ex responsabile. Buona fortuna… e
continua a leggere l'oroscopo!
Cristina Melchiorri
Un equilibrio professionale… nel segno dei gemelli
Regione Lazio / PREMIO "CITTA' AL FEMMINILE"
"Attraversare col verde. Progetto per un corridoio ecologico ed una unità residenziale
sperimentale ad Acilia". E' il progetto proposto dal gruppo composto da Daniela De
Filippis, Caterina La Cava, Manuela Raitano, Claudia Tombini e che si è aggiudicato il
bando annuale 'Città al femminile' indetto dalla Consulta Femminile e Pari Opportunità
della Regione Lazio (ideato e proposto dal gruppo "Ambiente e Territorio" e coordinato
dall'arch. Virginia Rossini) e dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio in occasio-
ne del Forum delle Donne per il centenario dell'8 Marzo 2008. "Il progetto vincitore coglie
pienamente un aspetto critico della società attuale - ha commentato la presidente
Donatina Persichetti - che è quello dell'individualizzazione e ci propone un nuovo modo
di socializzare e di riscoprire i propri territori e la solidarietà fra vicinato". Federica De
Pasquale, vicepresidente della Consulta, ha osservato che il progetto garantisce "il rispet-
to dell'ambiente attraverso l'utilizzo delle migliori tecniche, ma anche un'attenzione par-
ticolare alla salute della persona nel vivere bene all'interno di questo spazio ecologico".
Tutti i progetti partecipanti - oltre ad essere inviati alle amministrazioni centrali e ter-
ritoriali di competenza per valutarne la fattibilità - sono inseriti in un database: una sorta
di archivio volto a catalogare le esperienze innovative e migliorative relative all'ambiente
viste in un'ottica di genere e a valorizzare le donne che operano in tale settore.
La Commissione ha esaminato tutti i progetti facendo riferimento a un insieme di cri-
teri di valutazione innovativi ispirati alla VISPO (Valutazione dell'impatto strategico sulle
pari opportunità), cosa che ha consentito di verificare come, ove la visione di genere si
intreccia strettamente con l'attenzione per l'ambiente, l'approccio progettuale muta posi-
tivamente, aumentando la qualità progettuale, l'innovazione e la sostenibilità ambientale
degli interventi proposti. Su questo punto si è soffermata la vicepresidente Patrizia
Germini: "Occorre sempre più utilizzare strumenti come la griglia di valutazione VISPO al
fine di promuovere una cultura della valutazione di impatto di genere su ogni progetto da
assumere affinché diventi naturale valutare l'impatto strategico di ogni decisione in ter-
mini di pari opportunità".
(Informazioni: tel: 06 65771408 - mail: area informazione@consiglio.regione.lazio.it -
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