Numero 4 del 2010
Svelate
Testi pagina 23
Equal Pay Day, a Rovigo
sfilano le borse rosse
Martedì 13 aprile è stato ribattezzato
"il giorno della borsa rossa" a Rovigo e
in quel giorno decine di donne sfile-
ranno per la città manifestando contro
il divario salariale che ancora esiste, a
parità di mansioni, tra donne e uomini
nel mondo del lavoro. Ognuna di loro
porterà sottobraccio la shopper ideata
per l'occasione sia in Italia che all'este-
ro, con la scritta "Equal Pay Day".
"Vogliamo portare all'attenzione del-
l'opinione pubblica la problematica
della discrepanza di trattamento sala-
riale", è il messaggio lanciato dalla
Consigliera di Parità, Anna Maria Bar-
bierato, e dalla Presidente della Com-
missione Pari Opportunità della Pro-
vincia di Rovigo, Maria Grazia Avezzù,
che hanno fortemente voluto questa
iniziativa, organizzata con il sostegno
dall'Assessorato alle Pari Opportunità.
La giornata si dividerà in due momen-
ti. Un incontro pomeridiano a Palazzo
Celio, sede della Provincia di Rovigo,
darà modo a tutte le istituzioni che già
da due anni si sono messe in rete con
il "Tavolo Provinciale per le pari oppor-
tunità" per l'attuazione dei principi de
"La Carta Europea per l'uguaglianza e
la parità delle donne e degli uomini
nella vita locale" (sottoscritta da tutti i
50 Comuni polesani) di riunirsi per
raccontare le loro esperienze sulla dis-
criminazione delle donne nel mondo
del lavoro e concordare strategie di
azione per combatterla. Al termine,
avrà luogo la sfilata delle borse rosse
per le vie principali della città, a testi-
monianza del fatto che le donne sono
in movimento per i loro diritti. Proprio
per questo, tutti i partecipanti saran-
no invitati a portare con sé le borse
con il logo dell'"Equal Pay Day" anche
nei giorni successivi, per andare al la-
voro o per fare la spesa, per ricordare
così che il movimento non si ferma,
anzi, si espande.
Data l'importanza dell'evento per la
provincia di Rovigo, l'invito è stato
esteso alla Consigliera di Parità Nazio-
nale, Alessandra Servidori, e alla Con-
sigliera Regionale del Veneto Lucia
Basso, che parteciperà con la proiezio-
ne del suo documentario "Donne e La-
voro - Storie di ordinaria discrimina-
zione", insieme a chi ha contribuito a
portare anche in Italia la battaglia per
l'uguaglianza salariale, la responsabile
nazionale del progetto "Equal Pay Day"
Carla Ciani Bassi, dell'associazione
BPW-FIDAPA.
Ufficio della Consigliera di Parità
Provincia di Rovigo
Consigliere di Parità
noidonne aprile 2010 23
Dove vanno i Comitati
Pari Opportunità?
Il 3 marzo il Senato ha approvato un disegno
di legge (dlgs 1167- B) che da un paio di an-
ni passava dalla Camera al Senato per le nu-
merose modifiche. E' un testo complesso (ve-
di http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/
frame.jsp?tipodoc=Ddlmess&leg=16&id
=459749) con ben 50 articoli, un decreto di
accompagnamento della legge Finanziaria
del 2009 ripreso da quella per il 2010. C'è di
tutto - basta guardare il titolo "Deleghe al
Governo in materia di lavori usuranti, di ri-
organizzazione di enti, di congedi, aspettati-
ve e permessi, di ammortizzatori sociali, di
servizi per l'impiego, di incentivi all'occupa-
zione, di apprendistato, di occupazione fem-
minile, nonché misure contro il lavoro som-
merso e disposizioni in tema di lavoro pub-
blico e di controversie di lavoro" -: dal fatto
che a 15 anni si può di nuovo lavorare e l'an-
no di apprendistato viene considerato come
"obbligo scolastico" a nuove norme sul do-
ping sportivo, alla deroga, rispetto al pac-
chetto sicurezza per la cura degli extracomu-
nitari che vengono nel nostro Paese per even-
ti sportivi. Ed infine - unico motivo perché
l'informazione sull'approvazione di questa
legge è comparsa sulla stampa dei primi gior-
ni di marzo - viene di fatto modificata la pro-
cedura che prevede il diritto a ricorrere al giudice del lavoro nei
casi di licenziamenti ecc. Articolo che ha creato in alcune forze
sindacali molto allarme. Ma c'è qualcosa che ci riguarda come
donne. Oltre all'artico 46 (misure per incrementare e migliorare
l'occupazione femminile che il Governo può realizzare in 2 anni)
c'è l'articolo 21 che prevede deleghe al Governo più brevi (90
giorni) per decidere "linee guida contenute in una direttiva ema-
nata di concerto dal Dipartimento della funzione pubblica e dal
Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consi-
glio dei ministri" per organizzare il "Comitato unico di garanzia
per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi la-
vora e contro le discriminazioni".
I Comitati Pari Opportunità, introdotti nella nostra legge nel
1991, diventeranno il "Comitato unico…" entro 120 giorni e rag-
grupperanno al loro interno i vecchi CPO, i comitati anti mob-
bing, con "compiti propositivi, consultivi e di verifica e opera in
collaborazione con la consigliera o il consigliere nazionale di pa-
rità". Il Comitato unico "contribuisce all'ottimizzazione della pro-
duttività del lavoro pubblico, migliorando l'efficienza delle pre-
stazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro carat-
terizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benesse-
re organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discrimi-
nazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori". Insom-
ma tutto per il meglio? Forse semplificare non è male, rivitalizza-
re i CPO della Pubblica Amministrazione ed unificarli con i Co-
mitati anti mobbing può essere un'idea. Vedremo come andrà a
finire, però ora che lo sappiamo è meglio che ci attrezziamo. Vi-
sto che sono due anni che ne parlano, magari se qualche senatri-
ce o deputata ci avesse chiesto un parere in corso d'opera non sa-
rebbe stato male. Ma forse non usa così.
Alida Castelli