Numero 4 del 2007
Al centro dell'attenzione
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Nonostante nell'ultimo decennio sisia diffusa anche in Italia l'opinione
che le conoscenze e le competenze che le
donne sono in grado di portare nei di-
versi ambiti professionali giovino allo
sviluppo della società e dell'economia,
il ruolo di dirigente continua ad essere
declinato al maschile. Anche l'Emilia-
Romagna riscontra le medesime criticità
come dimostrato dall'ultima
rilevazione sull'occupazione
fatta nelle aziende con più
di 100 dipendenti, dove la
presenza delle dirigenti non
raggiunge il 13%. Tra queste
poche c'è Susanna Zucchelli
che, dopo aver conseguito la
Laurea in Lingue Moderne
nel 1980 presso l'Università
di Bologna, ha intrapreso di-
versi corsi di specializzazio-
ne nel settore del marketing e
della gestione aziendale,
conseguendo anche un Ma-
ster in Business Administra-
tion. Potremmo dire che il percorso di
istruzione è comune a tante altre ma
non per l'occupazione. Dopo aver svol-
to diverse funzioni tra cui quella di Re-
sponsabile Marketing dell'aeroporto di
Bologna, successivamente ha ricoperto
il ruolo di Direttore Commerciale del-
l'aeroporto di Venezia con la responsa-
bilità della definizione dei piani di svi-
luppo e della gestione di tutte le attività
commerciali, sia per l'attività tipica ae-
roportuale che per le attività collaterali.
Dall'Aprile 2002 al 2004 Susanna
Zucchelli è stata Amministratore Dele-
gato della Geasar S.p.A., società di ge-
stione dell'aeroporto di Olbia Costa
Smeralda contribuendo ad un incremen-
to del fatturato che passa da 15 milioni
di euro del 2001 a 26 milioni nel 2004.
Oggi, dopo dieci anni passati fuori,
torna in Emilia Romagna per ricoprire il
ruolo di Direttore Generale di una filia-
le del Gruppo Hera.
Sorge spontaneo chiederle: perché è
tornata in Emilia-Romagna?
Innanzitutto per motivi familiari e,
grazie all'esperienza maturata in prece-
denza, ho avuto la possibilità di rico-
prire questo ruolo da dirigente in Hera,
multiutility italiana che riunisce tredici
aziende pubbliche e si occupa di energia
e di gas. Essendo sposata e madre di due
figlie, mi auguro che questa scelta mi
aprile 2007 noidonne22
Manager e madre
Intervista a Susanna Zucchelli
Donatella Orioli
Confartigianato Donne Impresa ha recentemente presentato il "3° Osservatorio sulla imprenditoria
femminile artigiana in Italia" da cui emerge che su quasi 10 milioni di imprenditori complessiva-
mente censiti il 26,3% è rappresentato da donne mentre per quanto concerne il mondo dell'artigia-
nato il 19% sono imprese al femminile con una numerosità totale pari a 364.885 unità.
A livello di presenza si ha una maggiore concentrazione in Umbria, Marche, Toscana e Abruzzo
mentre sono la Sicilia, la Basilicata e la Campania i territori in cui le donne artigiane sono in per-
centuale inferiore rispetto alla totalità delle imprese del settore iscritte alle Camere di Commercio. Per quanto concerne i settori econo-
mici spicca il manifatturiero (45%) con una prevalenza nel tessile abbigliamento (29,1%) e nell'alimentare (22,3%). Per quanto con-
cerne gli altri comparti emergono i servizi alla persona (31,1%) alle imprese (12%) ed il settore dell'edilizia (7%).
Nella ricerca non vi sono però soltanto numeri ma si esaminano anche alcuni aspetti sul modo di rapportarsi all'impresa e sul pas-
saggio generazionale: le imprenditrici intervistate disegnano una conduzione dell'impresa di famiglia al femminile che evidenzia una fi-
gura di imprenditrice che si misura con consapevolezza con le problematiche non solo del settore ma della società in generale, che guar-
da a un modello di famiglia in evoluzione, che ha superato gli stereotipi della successione aziendale, che chiede più servizi all'infanzia
e per gli anziani senza però voler delegare troppo all'esterno un lavoro di cura che considera, comunque, un valore. Dalla ricerca emer-
ge infatti una donna che è tramite tra generazioni imprenditoriali ponendosi come elemento di continuità in una tradizione familiare
consolidata: sono quasi il 65% donne giovani, under 35, che assicurano la successione ed in particolare nei comparti del manifatturie-
ro e delle attività edili, dove vi è già una tradizione imprenditoriale forte, mentre in comparti come i servizi, la donna è più spesso la
prima di una serie di imprenditori familiari. Sempre in tema di successione aziendale il 57% del campione vorrebbe che la gestione pas-
sasse interamente ai propri figli, senza nessuna differenza rispetto al sesso, se non per una percentuale poco significativa del 5,7% che
vorrebbe una successione solo in linea maschile o femminile, rilevando pertanto ancora una stretta connessione fra generazioni soprat-
tutto perché espressa per il 62% da imprenditrici che hanno fondato l'azienda, seguendo un proprio sogno imprenditoriale e facendo af-
fidamento sulle proprie capacità a tutto campo.
Per quanto concerne l'affidamento a soggetti esterni ma anche nella ipotesi di un affiancamento da parte di manager non vi è una
netta chiusura anche se si registra una propensione più accentuata, fra il 34 ed il 37%, da parte di quelle imprenditrici che si sono af-
fiancate ad altri soggetti nella conduzione dell'attività e che sembra indurle a sentirsi svincolate dal desiderio che i figli possano sosti-
tuirle nel loro ruolo dirigenziale.
Rita Casula
Un po’ di numeri... e non solo sulle imprese artigiane al femminile