Numero 3 del 2007
Mimosa e non solo
Testi pagina 22
Considerare il welfare non come unsemplice settore di intervento ma
come un patto e un profilo di cittadi-
nanza fondato su una cultura avanzata
di diritti e su chiari sistemi di responsa-
bilità in una visione autenticamente
sussidiaria delle istituzioni e dei cittadi-
ni. Con questo approccio Legacoopso-
ciali - Associazione Nazionale che orga-
nizza e rappresenta le 1600 cooperative
sociali aderenti a Legacoop - ha chia-
mato a confronto i rappresentanti del
Governo, del Parlamento e delle orga-
nizzazioni chiedendo la costituzione di
un Tavolo in cui si discuta non solo di
pensioni ma di tutti i capitoli delle poli-
tiche sociali. Se l'articolazione del wel-
fare è inadeguata rispetto ai mutamenti
demografici, ai nuovi rapporti tra uomi-
ni e donne, tra le generazioni, ai muta-
menti nel mercato del lavoro occorre
elaborare una definizione più ampia di
bene pubblico tesa a raggiungere obiet-
tivi di benessere da realizzare in una vi-
sione di interesse generale. Su questa ba-
se sono state approfondite alcune que-
stioni nodali.
Il rapporto tra welfare
e sviluppo
È impossibile oggi ragionare di svi-
luppo senza parlare anche di welfare:
perché non esiste crescita economica
slegata dalla soddisfazione di bisogni
materiali e sociali delle persone ma an-
che perché il welfare è già da tempo e
può essere ancora di più settore e occa-
sione di sviluppo oltre che essenziale si-
stema di tutele. Per l'importanza occu-
pazionale che riveste, per l'ampiezza
dell'economia collegata, per la dinami-
ca di innovazione che induce, per il
concorso che dà alla tutela, crescita e
promozione della risorsa più preziosa di
una società: le persone.
Per questo è essenziale che si affermi
in tutti i soggetti coinvolti un approccio
al welfare come investimento e non co-
me costo che la comunità è chiamata a
sostenere. Ma il nesso tra welfare e svi-
luppo può crescere e rafforzarsi se ci si
impegna in tanti nei territori per un wel-
fare del benessere e della integrazione
sociale sul territorio attorno a progetti
integrati e innovativi.
Per un riequilibrio dei
settori del welfare
Da tempo il welfare italiano soffre
dei limiti e dei problemi di una struttu-
ra consolidata ma squilibrata, basata
su due pilastri forti identificati dai cit-
tadini come i riferimenti più certi rispet-
to ai bisogni di salute e sicurezza e su
una gamba, quella delle politiche socio
assistenziali, ancora fragile e soprattut-
to diseguale a seconda dei territori. Se
certamente non si può sottovalutare il
positivo lavoro prodotto in molte regio-
ni italiane per dare attuazione a quel
principio programmatorio territoriale
(PDZ) che è uno dei cuori della legge
328, non si può non registrare una cre-
marzo 2007 noidonne22
I conti che tornano
Welfare
* Costanza Fanelli
Funerale dell'embrione
Il 30 gennaio con voto biparti-
san la Regione Lombardia ha vara-
to un nuovo provvedimento sulle
attività funebri e cimiteriali in cui
si legge che "il prodotto del con-
cepimento", anche sotto la 20°
settimana, non verrà più trattato
come "rifiuto ospedaliero speciale"
ma come il feto proveniente da un
aborto terapeutico tra la 20° e la
28° settimana e perciò sarà sepol-
to al cimitero, sia pure in fosse
comuni. Se non se ne occupano i
genitori, informati dall'ospedale
(non la donna!), il funerale del-
l'embrione sarà a carico della pub-
blica amministrazione. In questo
modo: si marcia verso lo stato
giuridico dell'embrione; è forzata
la libertà di scelta della donna
(trattata indirettamente da assas-
sina);è abolito l'anonimato garan-
tito dalla L.194. Un capolavoro.
Stefania Friggeri
Matisse, Polinesia - il mare 1946
Matisse, Icaro 1947