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Numero 3 del 2008

Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008


Foto: Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008
PAGINA 22

Testi pagina 22

marzo 2008 noidonne22
Giovane e combattiva Alessandra Ti-baldi, assessora al Lavoro, alle Pari
Opportunità e alle Politiche giovanili
della Regione Lazio, affronta le sue ini-
ziative con passione e profonda convin-
zione, pronta ad affrontare tutte le bat-
taglie anche le più difficili, che l'hanno
vista impegnata nel mondo della scuola
come insegnante e come militante nel
partito della Rifondazione Comunista.
Nello scorso dicembre durante la dis-
cussione per l'approvazione del Bilancio
della Regione ha ottenuto di inserire e
far approvare nel Bilancio per il 2008
una voce nuova: uno stanziamento per
finanziare il centenario dell'8 marzo.
Con quali motivazioni è riuscita ad
ottenere uno stanziamento nel bilan-
cio regionale per celebrare il cente-
nario dell'8 marzo, un evento che
sembra aver perso "smalto" negli ul-
timi anni?
L'8 marzo è una giornata di lotta per
i diritti delle donne entrata nella storia
mondiale. E' un'occasione importante
per parlare del problema del lavoro del-
le donne che nel nostro Paese - e anche
nella regione Lazio - ha assunto i tratti
di una vera emergenza. Se Roma e Pro-
vincia registrano tassi di attività femmi-
nili che non si discostano molto dagli
obiettivi di Lisbona, le altre città (Frosi-
none, Rieti, Viterbo e Latina) sono ben
lontane dal raggiungerli. Nel Lazio si re-
gistra, inoltre, la presenza diffusa di la-
voratrici in nero e il ricorso a forme con-
trattuali di lavoro precario o stagionale
che rendono la condizione delle donne
molto vulnerabile . L'amministrazione
regionale ha condiviso l'idea di fare del
centenario dell'8 marzo un'occasione di
sensibilizzazione, per intraprendere ini-
ziative "emblematiche" per lo sviluppo
dell'occupazione femminile, per la lotta
alle discriminazioni, per la diffusione e
la sperimentazione di sempre migliori
forme di conciliazione tra lavoro e la-
voro di cura , per la condivisione tra
donne e uomini dei carichi familiari. Ho
quindi dato vita ad un "Comitato pro-
motore", che affiancherà l'Assessorato
nella realizzazione del programma, e
che vede accanto agli altri Assessorati
Regionali la presenza dei Coordinamen-
ti Regionali delle Donne di CGIL, CISL e
UIL, delle Organizzazioni Datoriali, del-
la Rete Regionale delle Consigliere di
Parità, della Consulta Femminile Regio-
nale del Lazio, del CPO della Regione e
Otto marzo tutto l’anno
Intervista ad Alessandra Tibaldi
Alice Casali
Le accuse di una speculazione selvaggia e di dati Istat taroccati, avanzate dal
2002 da Adusbef e Federconsumatori, hanno trovato conferma più autorevo-
le nell'ultima ricerca di Bankitalia: "Tra il 2000 e il 2006 i redditi delle famiglie
(con capofamiglia dipendente) sono rimasti in termini reali sostanzialmente
stabili, con un incremento dello 0,3% (media tra due periodi, 2000-2004 e il
2004-2006). Vale a dire, nel periodo 2004-2006 i redditi di queste famiglie
hanno mostrato un incremento pari al 4,3% e tale miglior andamento "com-
pensa soltanto in parte la riduzione osservata fra il 2000 e il 2004, mentre le
famiglie dei lavoratori autonomi, hanno avuto incrementi del 13,1%". Secondo
i dati di Adusbef e Federconsumatori, questi sono i rincari dal 2002 al 2007
per le famiglie dei lavoratori dipendenti: 2002 Euro 1.870, 2003 Euro 1.420,
2004 Euro 1.330, 2005 Euro 970, 2006 Euro 1.050, 2007 Euro 995 per un
totale di 7.635 Euro. Le previsioni per il 2008 indicano in 1.700 Euro l'incre-
mento per u totale 2002-2008 di 9.335 Euro.Diciotto milioni di famiglie di
lavoratori dipendenti,hanno subito una "rapina", soprattutto con il pretesto
dell'eEuro e l'effetto trascinamento, dal 2002 al 2007, di 137,4 miliardi in tutti
i settori della vita produttiva, dai servizi bancari a quelli assicurativi, dalla ben-
zina al gas (e meno male che c'è l'Euro forte !), dai trasporti pubblici alle tarif-
fe ferroviarie, ai rifiuti solidi urbani, per non parlare dei muti a tasso indiciz-
zato a carico del 91 per cento dei richiedenti, ossia 3,2 milioni di famiglie. Per tale motivo, sarebbe più opportu-
no occuparsi di lavoratori e pensionati, ancora più indebitati, bersaglio di scelte politiche sempre più lontane dalle
esigenze dei cittadini.
Viola Conti
Potere d’acquisto
2002/2008: siamo
ai minimi termini
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