Numero 8 del 2010
Idee in viaggio
Testi pagina 22
20 noidonne | luglio-agosto | 2010
JO
B&
JO
B
FARE LA LIBRAIA
di Ivana Zomparelli
MARIA DI GIROLAMO HA APERTO LA PRIMA LI-
BRERIA DI PONTINA (LATINA), UN PAESONE CHE
AVEVA TUTTO, TRANNE...
i chiama Maria Di Girolamo, e nel 2003 ha aper-
to la prima libreria, in un paese che dal l’anno
della sua fondazione nel 1934, non ne aveva an-
cora avuta nessuna. In controtendenza assoluta,
visto che le librerie piuttosto chiudono.
A Pontinia, in provincia di Latina, una delle cin-
que città nuove costruite dal fascismo, nell’ex palude bo-
nificata a sud di Roma, c’era quasi tutto, compreso un
grande mercato il venerdì, un bel teatro, e anche delle
particolarità come la sede del Comune sulla cui torre
svetta la scritta È l’aratro che traccia il solco ma è la spa-
da che lo difende, che non la trovi proprio ovunque.
Ma per i suoi 13.500 abitanti sparsi su una vasta area
di campagna disseminata di borghi, mentre il centro ur-
bano ne conta circa seimila, una libreria non c’era mai
stata. Chi voleva comperarsi un libro se ne andava a La-
tina, dove pure non è che le librerie abbondino.
Poi è nata L’Isola che non c’è.
Perché questo nome?
Per me significa il posto dove ognuno cerca il suo sogno
nelle parole degli altri. Volevo aprire una libreria, da tan-
to tempo. Tutti me lo sconsigliavano, dicevano che il pae-
se è troppo piccolo, che non c’è una passeggiata com-
merciale, che la gente qui legge poco, eccetera. Poi, dopo
che l’ho aperta dicevano, che avrei sicuramente chiuso
entro un anno, poi entro due, eccetera.
Insomma, che cosa ha spinto questa solare
cinquantenne, di imponente bellezza, a mi-
surarsi con un’impresa che i suoi concitta-
dini consideravano disperata?
Trovavo insopportabile che in un paese dove c’era-
no trenta parrucchieri e altrettanti bar e ristoranti,
non ci fosse una libreria. A un certo punto non ho più
dato retta a nessuno, e ho cominciato lavorare se-
riamente intorno all’idea. Però avevo bisogno di con-
ferme e anche di dotarmi di strumenti adeguati, così
ho aderito a un corso di formazione della Regione La-
zio per donne che volevano fare impresa. Dopo
aver fatto il corso, mi sono buttata in mare aperto se-
guendo più che altro le mie intuizioni, anche se i prin-
cipi commerciali appresi mi sono serviti perché
qualsiasi sogno naufraga se non ha delle basi con-
crete.
Il nucleo forte delle sue intuizioni era che a
Pontinia bisognasse rompere il muro di diffi-
denza che separava la gente dai libri, e crea-
re invece una consuetudine che col tempo sa-
rebbe diventata confidenza, e poi magari
amicizia...
Mi hanno ispirato autori come Montorsi che riguardo
al mestiere del libraio parla di vendersi l’anima, nel sen-
so di mettere a nudo se stessi nel proporre un libro e
nell’andare incontro al lettore.
Interessante. Ma dopotutto Maria Di Girola-
mo è una quasi psicologa avendo fatto tut-
S
MARIA ‘RACCONTASTORIE’,
AMA E VENDE I LIBRI
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