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Numero 5 del 2010

Non solo madri


Foto: Non solo madri
PAGINA 22

Testi pagina 22

La responsabilità sociale territoriale(TSR) è la nuova linea di orizzonte
alla quale si rivolgono i documenti e gli
atti europei che viene a definirsi a se-
guito delle sperimentazioni e dell'appli-
cazione dei concetti di responsabilità
sociale delle imprese (CSR) .
In questa dimensione le relazioni di-
ventano plurali: si passa dall'attenzione
posta dalla responsabilità sociale ope-
rata dalla singola impresa, a quella
operata dal sistema delle imprese nel lo-
ro insieme, fino ad arrivare alla comu-
nità locale. Una comunità che diviene
più inclusiva, creativa, attenta al be-
nessere delle persone e alla qualità ed
efficienza dei servizi erogati.
Il modello della CSR si arricchisce e
si evolve come base dell'integrazione
territoriale nella quale il territorio è in-
teso come spazio fisico, sociale, econo-
mico e come base della realizzazione
delle relazioni necessarie per la creazio-
ne di reti nelle reti che possano determi-
nare scelte orientate alla responsabilità
sociale territoriale.
Il concetto di TSR inizia a essere de-
scritto da sociologi ed economisti, forse
spronati anche dalla crisi economica,
che tende a rimettere al centro la "co-
munità" come sede degli interessi del cit-
tadino spostando l'attenzione progressi-
vamente dal globale al locale. La comu-
nità diviene soggetto promotore di re-
sponsabilità sociale, ma al tempo stesso
ne risulta beneficiario. Ed è in queste co-
munità che possono nascere nuove espe-
rienze di sviluppo. Dal punto di vista
imprenditoriale la responsabilità di un
territorio si esprime con la promozione
di quella che viene definita "nuova im-
prenditorialità del benessere": imprese
di servizi di cura, assistenza, tempo li-
bero, green economy… promozione e tu-
tela dei centri storici grazie alla nascita
dei centri commerciali naturali o la pro-
mozione dell'albergo diffuso quale mo-
dello di accoglienza e sviluppo di turi-
smo sostenibile .
Ma un territorio, per definirsi social-
mente responsabile, deve esprimere altre
"dimensioni" per conseguire sviluppo
economico, culturale e coesione sociale
e in definitiva il benessere delle persone
che in esso vivono. Oltre al modo con
cui il territorio si rapporta con i propri
cittadini, divengono pertanto rilevanti
le scelte e le azioni che maggiormente
interessano la vita delle persone nel-
l'ambito della politica economica, so-
ciale, ambientale, dell'abitazione e ge-
stione del territorio, dell'esercizio di cit-
tadinanza e partecipazione, di salute,
divertimento, cultura, sport, trasporti,
istruzione e formazione.
Occorre però sottolineare come negli
atti e nei documenti che delineano le li-
nee strategiche fin qui sintetizzate il lin-
guaggio e la riflessione di fondo verso i
soggetti coinvolti, siano essi cittadini,
imprese, istituzioni, sia e resti sostan-
zialmente ancora neutra e anzi il rispet-
to delle pari opportunità, che dovrebbe
rappresentare un assunto di base, divie-
ne ancora un obiettivo strategico da
raggiungere*. Questo rappresenta un li-
mite culturale da superare se veramente
riteniamo di voler parlare a pieno titolo
di territori che promuovono i talenti e la
crescita di tutte le componenti umane
presenti, anche al fine di valorizzare le
specificità di genere.
Ed è proprio dal territorio che si ritie-
ne le donne debbano ripartire per affer-
mare la propria specificità, per essere
sempre di più cittadine protagoniste di
nuovi modelli di sviluppo. Per raggiun-
gere questi obiettivi forse occorre partire
paradossalmente da quello che le donne
già fanno. Infatti i dati ormai parlano
chiaro con indicazioni relative alla
creazione di imprese femminili di picco-
le dimensioni, ma altamente specializ-
zate, orientate al benessere e alla cura
delle persone e dell'ambiente, gestite con
politiche di conciliazione, in settori in-
novativi e a basso impatto ambientale,
rispettose delle norme di sicurezza sul
lavoro e numerosamente certificate in
qualità, operanti in settori strategici
quali il turismo con modelli di acco-
glienza sostenibile (agriturismi e alber-
ghi diffusi ) e nella promozione delle
culture e dei prodotti tipici **.
Da questo punto di vista le donne
possono esprimere elevate performance
di creatività e sviluppo del territorio
creando una rete di reti che metta insie-
me soprattutto le donne che possono de-
cidere di "fare la differenza" ponendosi
non solo fra i soggetti destinatari delle
azioni, ma tra i soggetti inseribili a pie-
no titolo quali responsabili dell'attua-
zione di politiche socialmente responsa-
bili dei territori. Si tratta di scoprire e ri-
scoprire i talenti femminili troppo a lun-
go dimenticati e sprecati verso una rap-
presentanza rispettosa delle potenziali-
tà delle cittadine e come risposta a una
crisi che oltre a essere economica è sicu-
ramente culturale e sociale.
Continua...
* Regolamento e delibera Comune di Faenza
per caratterizzarsi come territorio socialmente
responsabile
** Fonte: dati unioncamere, elaborazione
Rapporto imprenditoria femminile
maggio 2010 noidonne22
Territori socialmente responsabili
Economie&Valori / 2
Patrizia Germini
promuovere azioni e modelli
per vivere tutti e meglio,
riconoscendo i talenti femminili
foto E.R.
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