Numero 9 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 1
Testi pagina 22
TERREMDTI IN EMILIA
MIRABELLOJQ
| CITTADINI SCEGLIERANNO
COME RICOSTRUIRE IL PAESE,
A PARTIRE DALLA PIAZZA.
INTERVISTA ALLA SINDACA
ANGELA POLTRONIERI
di Maria Fabbricatore
bbiamo perso tutti i nostri simboli, abbiamo
perso il municipio, abbiamo perso la chiesa,
abbiamo perso la piazza, abbiamo perso le
sedi delle associazioni e l'idea che tutto deb-
ba essere ricostruito ex novo, e probabil-
mente non nello stesso sito, non è una cosa
semplice". Abbiamo raggiunto telefonicamente la sinda-
ca di Mirabello Angela Poltronìeri, uno dei paesi più col-
piti dal terremoto del 20 maggio scorso, per farci spiega-
re come evolve la situazione una volta superata la fase del-
l’emergenza. “Si sta pensando a un nuovo modo di crea-
re il proprio paese di ricondurlo intorno a dei simboli nuo-
vi. In queste scelte così importanti si terrà conto del pa-
rere dei cittadini anche da un punto di vista pratico su come
ricostruire la piazza e tutto i| resto".
Quale attività avete fatto per essere vicino alle perso-
ne nei momenti immediatamente successivi al sisma?
,wvmri SE’ÀUII—I
noidonne | settembre | 2012
ti
I VECCHI SIMBIILI
Noi siamo stato colpiti il 20 maggio in maniera significa-
tiva e poi anche dalle scosse del 29. Abbiamo avviato la
procedura di accoglienza delle persone nei centri dispo-
nibili soprattutto nelle scuole, senza creare tendopoli an-
che tendendo conto del fatto che il nostro centro è piccolo
ha 3.540 abitanti e senza frazioni. Dopo un mese dal 20
maggio tutte le persone hanno trovato una sistemazione
poiché la rete familiare e amicale è molto forte, in attesa
delle valutazioni sui danni subiti dalle case e dalle strut-
ture. I primi di luglio abbiamo attivato i centri estivi nel ter-
ritorio per dare accoglienza ai bambini e alle famiglie per
permettere il ritorno al lavoro, ma soprattutto per dare as-
sistenza a chi secondo noi era stato colpito dal sisma da
un punto di vista psicologico e cioè i ragazzi.
Secondo la nuova leqqe sui terremoti i sindaci
qestiranno direttamente i soldi che arriveranno
dalla stato senza intermediari, come
vi state organizzando?
Si è così, ma ovviamente sulla base di una normativa che
si sta costruendo, è un passaggio importante politicamente
perché è una responsabilità che fa capo direttamente alle
amministrazioni, ma che permette tramite regolamenti op-
portuni di controllare quello che succede direttamente nei
territori utilizzando strumenti che noi avevamo già , Ie di-
scipline dei servizi sociali, le nostre conoscenze rispetto
all'organizzazione negli istituti scolastici sulla base delle
necessità effettive che ogni sindaco conosce bene.