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Numero 1 del 2012

Il meglio di noi


Foto: Il meglio di noi
PAGINA 22

Testi pagina 22

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ILMEGUODINOUB

PRATICAMENTE,
NO TAV

CRISTINA ARIZIO COMBATTE INSIEME A TANTE
ALTRE PERSONE CONTRO LO SCEMPIO
DELLA VAL DI SUSA

di Teresa Berti

ono una funzionaria regionale da più di 30 anni, ne ho

57, ho due figli grandi (29 e 23 anni) e sono nonna di un

bimbo di 8. Sono stata per parecchi anni lontana dalla

politica attiva e ho ricominciato a mettermi in gioco
negli ultimi 3 anni con varie associazioni ed entità della cittadi-
nanza attiva, tra queste appunto i NO TAV.

Le donne sono molto presenti
nell'associazionismo, in tutto
ciò che di vivo si muove nella so-
cietà e nella cittadinanza. Se-
condo lei perché?

A mio parere si tratta di una sorta
di esigenza fisiologica delle donne.
Siamo state cresciute come “ausi-
liarie" della vita familiare e socia-
le. I vari ruoli di figlia, nipote, ma-
dre, zia e nonna mi portano da
sempre ad occuparmi delle esigenze degli “altri", nell'accezione
più ampia del termine.

E proprio questo ho riscontrato nelle altre persone che condivi-
dono le mie lotte.



w noidonne | gennaio | 2012





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SON TOR/www,

C'è uno spazio, quello 'dal basso’ che le donne riescono a oc-
cupare; è per la loro capacità di 'fare' o è anche perché nel
cosiddetto 'alto', quello delle stanze dei bottoni, le donne ar-
rivano con più difficoltà?

Le donne hanno una maniera “altra" di affrontare i problemi. Sono
molto pragmatiche e raramente amano perdere tempo in chiac-
chiere e sofismi vari.

Esiste uno specifico femminile nel modo di condurre le at-
tività, le lotte, gli impegni del movimento NO TAV?

Esiste una grande solidarietà e condivisione di decisioni e re-
sponsabilità; spesso è più facile risolvere qualsiasi tipo di pro-
blematica con il sorriso che spiazza chi ti trovi di fronte.

Quante donne attiviste ci sono nel vostro movimento? Di che
età? Di che provenienza?

Non so quantificarle con precisione, ma in media alle riunioni e
nelle attività siamo in numero superiore, anche nei momenti de-
cisionali.

Le provenienze sono molto eterogenee, le età direi dai 10 ai lOO...
e nelle manifestazioni mi è capitato di aiutare bimbette (maga-
ri facendole giocare per distrarle) e nonnine a cui porgere la mano
in sentieri un po' duri.

La solidarietà tra tutti è veramente molto significativa e il pre-
occuparsi dello stato di benessere altrui, soprattutto nei momenti
cruciali, va oltre a tutte le eventuali differenze.

Quanto è riconosciuto l'impegno delle donne nelle grandi bat-
taglie peri beni comuni? Dalla società? Dalle istituzioni? Da-
gli uomini?

È un problema che personalmente non mi sono mai posta.

Domanda provocatoria: quali sono le ragioni del sì alla TAV?
Mmmmhhhh... l'aiuto “psicologico" a stare in Europa...
O, a scelta, le mazzette che sono già state versate...

E le ragioni NO TAV?

Si tratta di una delle tante grandi opere inutili e disastrose per
l'ambiente, con inesistenti possibilità di rientro dei capitali inve-
stiti: uno spreco assurdo soprattutto in un periodo di crisi eco-
nomica come questo attuale.

Battaglie di domani: quali sono gli step più significativi che
avete davanti nei prossimi mesi?

Le nostre attività continuano come sempre con manifestazioni, con-
vegni, riunioni e tutto quanto possa informare le persone della re-
altà che i media travisano, o sottacciono da ormai più di 20 anni.
L'obiettivo resta uno: impedire Io scempio della Val di Susa. I
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