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Numero 11 del 2006

Finanziaria che verrà: facciamo i conti


Foto: Finanziaria che verrà: facciamo i conti
PAGINA 21

Testi pagina 21

noidonne novembre 2006 21
Ci sono città che possono schiacciar-ti fino a farti esplodere. Altre in cui
la vita scorre lenta. Napoli è come un
suq mediorientale. Stoffe in evidenza e
tesori nascosti. Incrocio sotterraneo di
dialetti e culture. Gesti e melodie. Puoi
viverla o detestarla. Lasciarti cullare
dalla morbidezza o farti travolgere dal-
l'impazienza. Napoli è un carattere e
Lucia Niespolo ne rispecchia la perso-
nalità. Fisico asciutto e un figlio di cin-
que anni. Capelli lunghissimi e risata
da ragazza. La puoi incontrare in disco-
teca mentre balla con le braccia alzate
e ritrovarla il mattino dopo in consiglio
di amministrazione a mettere ordine tra
budget pubblicitario e indici di ascolto.
A tredici anni mixava brani nella disco-
teca di famiglia. Poi la gavetta e un
palmares di risultati fino a diventare il
primo editore donna della radiofonia
Italiana, Radio Kiss
Kiss. L'unico network
che dal sud trasmette in
tutta la penisola. L'uni-
co con a capo una don-
na. Due Telegatti vinti
nel '77 e '95 e un rap-
porto strettissimo con la
città: "Quando lascio
Napoli soffro fisicamen-
te. Ho bisogno di rumo-
re. L'ordine e il silenzio
sono l'opposto della fan-
tasia. Non potrei vivere
senza musica."
Hai iniziato a lavorare
in discoteca da bambina, cosa ti ri-
cordi di quel periodo?
La paura. Tutta quella gente che mi
guardava e io che mettevo dischi. Ave-
vo mille persone davanti e il terrore di
sbagliare.
E come andò...
Malissimo. Le prime sere anziché far-
li andare a 33 giri mandavo i long
playng a 45 giri. Una débacle totale,
credo sia stato il primo trauma della
mia vita, più facevo errori e più mi sen-
tivo a disagio. Per tanti anni ho avuto
paura della consolle e di tutta quella
gente che mi fissava.
Era il 1976. Forte del successo della
discoteca kiss kiss, la famiglia Niespolo
decide di proiettare nell'etere la stessa
musica che si ballava nel locale. E'una
scelta controcorrente ma per Ciro, papà
di Lucia è il momento di rischiare: "Ab-
biamo fatto una scelta legata alla città
e al sound mediterraneo. In quegli anni
in discoteca andava la musica elettroni-
ca, le emittenti del nord trasmettevano
brani psichedelici. Noi pur essendo una
radio nazionale facevamo ascoltare la
musica del sud, abbiamo esportato un
modello culturale e abbiamo vinto per
questo."
Che rapporto avevi con tuo padre?
Ti racconto un episodio di quando
avevamo la discoteca. Il ristorante non
andava molto bene e chiesi a mi padre
di affidarmi la gestione. Lo chiamai Kiss
Kiss Cafè e misi dentro solo donne, era-
vamo tutte in minigonna e bretelle, bal-
lavamo e organizzavamo feste. Un gior-
no andai da mio padre portandogli l'in-
casso della serata, quasi sette milioni,
pensavo fosse felice e invece mi licenziò.
Stavo facendo troppi soldi e lui aveva
paura che il successo mi desse alla te-
sta. Da una parte mi voleva forte, dal-
l'altra ero sua figlia e voleva facessi la
donna, non l'imprenditrice.
E con la malavita?
Per un lungo periodo abbiamo avuto
il telefono sotto controllo, arrivavano
telefonate minatorie. Mio padre aveva
una personalità molto forte e negli anni
era riuscito a costruirsi delle relazioni
sia con il questore che con le forze del-
l'ordine. Abbiamo sempre chiesto aiuto
alle istituzioni.
Nel '95 Radio Kiss Kiss vince il se-
condo Telegatto e contemporanea-
mente lasciate la discoteca..
Una gioia e un dolore, ma non pote-
vamo fare diversamente. Negli anni no-
vanta il mondo delle discoteche inizia a
cambiare. La musica tecno si estremiz-
za. Il funcky e il soul non hanno bisogno
di pasticche, la musica psichedelica si.
Alcuni anni fa un comitato di donne
a Napoli composto di molte associa-
zioni (l'Udi, Arcidonna, Giuriste de-
mocratiche, Comitato 194 e Forum
PRC, solo per citarne alcune) si
schierò contro Radio
Kiss Kiss, per una pub-
blicità. Ti ricordi?
Quello che volevamo
trasmettere nell'uso del
corpo femminile, era la vi-
vacità, l'allegria, la ses-
sualità. Volevamo mo-
strare una donna forte, li-
bera, come la nostra ra-
dio. Eravamo in buona fe-
de. Abbiamo peccato di
ingenuità. Oggi non lo ri-
farei.
Nel 2001 sei diventata
editore e presidente del-
la radio e so che ultimamente stai
facendo una battaglia per ridare la
città ai napoletani...
Apriamo i microfoni per far parlare
le persone e stiamo lanciando una cam-
pagna per stimolare l'amor proprio dei
napoletani. Abbiamo ricevuto un attac-
co mediatico senza precedenti, Santoro
l'Espresso e Striscia la Notizia hanno
detto cose tremende su una città che ha
i problemi comuni a tutte le grosse aree
metropolitani. Napoli non è da buttare.
Bisogna lavorare sul senso civico e sul-
l'amor proprio dei singoli. Il problema è
che siamo colonizzati dai media che
danno una immagine della città solo di
un certo tipo. Vogliamo rispondere con
altrettanta forza, e aprire i microfoni di
Radio Kiss Kiss.
Una radio da baciare
Intervista a Lucia Niespolo
Emanuela Irace
l'editore di Radio Kiss Kiss dal
sud parla a tutta l'Italia
e lancia una campagna
“per stimolare l'amor proprio
dei napoletani”
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