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Numero 12 del 2009

Femminsmo: parliamone


Foto: Femminsmo: parliamone
PAGINA 21

Testi pagina 21

noidonne dicembre 2009 21
L'Assessore regionale all'Agricoltura,
Daniela Valentini, coglie l'occasione
della Biofiera, manifestazione giunta al-
la quarta edizione e che si è confermata
appuntamento atteso da centinaia di
migliaia di visitatori attenti alla salute
e alla qualità del cibo, per fare il punto
sulla situazione. "In questi cinque anni
abbiamo approvato otto nuove leggi
nell'intento di supportare l'agricoltura
della Regione Lazio in quanto comparto
produttivo importante, in grado di rin-
novarsi e di essere al passo con le nuo-
ve frontiere che il mondo agricolo è
chiamato a valicare".
Come è cambiata l'agricoltura in
questi anni?
L'agricoltura nel Lazio fino a qualche
anno fa era piuttosto arretrata; non era
riuscita a 'fare sistema', mancava una
strategia economica complessiva, realtà
molto singolare se si pensa che il Lazio
per l'80% è un territorio rurale.
Era necessario realizzare e promuo-
vere un circuito virtuoso dei nostri pro-
dotti, valorizzare la qualità e le nostre
eccellenze. Poi tutto andava messo a 'si-
stema'. Abbiamo cercato di accelerare
questo processo, a partire dall'approva-
zione in Consiglio regionale delle leggi e
dei relativi atti necessari. I risultati oggi
sono sotto i nostri occhi: ad esempio
con la legge sugli agriturismo abbiamo
triplicato le strutture passando dai 200
di quattro anni fa agli attuali 600. Fac-
cio notare che la Toscana, quando noi
abbiamo iniziato il nostro mandato in
Regione, ne aveva ben 3000!
L'atto di programmazione fonda-
mentale, quello che costruisce le pro-
spettive future per il settore, è stato
il Piano di Sviluppo Rurale.
L'impostazione data al nostro PSR,
diversamente dal passato, è stata quel-
la di abbandonare i finanziamenti a
pioggia e di privilegiare esclusivamente
iniziative che puntavano a fare sistema.
Per questo abbiamo voluto premiare so-
lo le aziende che hanno saputo proget-
tare insieme e puntare sulla filiera, fino
alla commercializzazione. L'altra scelta
strategica è stata quella di sostenere
con finanziamenti i giovani e le donne,
questo perchè l'agricoltura nel Lazio era,
ed è molto arretrata e invecchiata, con
un futuro molto difficile da ricostruire. Il
12% nel nostro Piano di Sviluppo Rura-
le è stato destinato ai giovani, unica re-
gione d'Europa che ha fatto questa scel-
ta. Una scelta che ha dato dei frutti,
considerate le nuove realtà che oggi
emergono nel Lazio. Tantissime donne
sono diventate titolari di aziende che
prima aiutavano nell'ombra. Mentre
mariti e fratelli hanno progressivamente
abbandonato le campagne, le donne so-
no rimaste, testardamente, presidiando
il territorio e mantenendo aperte anche
le piccole realtà lavorative. Le donne so-
no diventate il nostro presidio nel terri-
torio, lavorano con passione, con la vo-
glia di rischiare, nonostante la crisi eco-
nomica di oggi, con lo sguardo rivolto
sia alla conservazione delle tradizioni
sia alle nuove sfide dell'innovazione.
Ho pensato che dare il 40% alle don-
ne fosse un modo per aiutare a trainare
l'agricoltura nel suo complesso. Non a
caso, infatti, le aziende più innovative
nel Lazio sono a titolarità femminile, un
doppio valore se si
pensa che agricol-
tura è anche salva-
guardia e tutela del
paesaggio, sicurez-
za alimentare, sa-
lute e benessere.
L'agricoltura è
dunque qualcosa
di molto prezioso:
se molla la presa
un agricoltore, si-
curamente il terre-
no su cui ha lavo-
rato per anni di-
venterà facile pre-
da della specula-
zione edilizia e del-
la devastazione.
La salute e il benessere, questioni su
cui lei ha puntato molto anche con
la legge regionale 'NO OGM'.
In attesa di capire cosa succederà
con gli organismi geneticamente modifi-
cati abbiamo scelto il diritto di precau-
zione per i cittadini e la tutela della sa-
lute, privilegiando la qualità e la com-
petizione. Crediamo che un'economia
più forte è sicuramente NON OGM, idea
che abbiamo sostenuto in Europa, di-
mostrando con una lunga relazione co-
me sia più economicamente valido sce-
gliere NON OGM. Nella Regione Lazio
abbiamo investito sulle coltivazioni al-
ternative, sui comportamenti virtuosi
perché crediamo che sia possibile far
crescere un'economia alternativa e ri-
spettosa della salute e dell'ambiente.
Nella Regione Lazio il territorio di
Roma è una particolarità.
Roma è il comune agricolo più gran-
de d'Europa, ma essendo anche la Capi-
tale non ha pensato, per tanti anni, di
delineare una propria identità sul piano
agricolo. Noi abbiamo cercato di ribal-
tare questa idea caratterizzando il terri-
torio comunale
sia come produ-
zione agricole sia
come sbocco di
mercato. Inoltre la
vicinanza alla cit-
tà può essere di
stimolo per la na-
scita di servizi di
qualità quali agri-
nido, fattorie so-
ciali, fattorie didattiche,
agriturismo, servizi per per-
sone con handicap: quella
multifunzionalità che è una
delle nuove frontiere dell'a-
gricoltura che può garantire
reddito aggiuntivo e innalza-
mento della qualità della vi-
ta a chi vive e lavora in una
grande città come Roma.
redazionale
A come Agricoltura,
D come Donna
Regione Lazio / Assessorato all’Agricoltura
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