Numero 2 del 2009
Se 60 anni vi sembran pochi provate voi a lavorar...
Testi pagina 21
noidonne febbraio 2009 21
Anche la detassazione degli straordina-
ri è una misura che va a sostenere il red-
dito dei lavoratori e quindi delle fami-
glie. Con il decreto legge 112/2008, la
cosiddetta manovra finanziaria si è pre-
vista l'istituzione di una carta acquisti
(social card) di cui ormai si conosce
ampiamente il profilo e la finalizzazio-
ne di questa carta acquisti. Infine il re-
cente decreto anticrisi ha previsto ulte-
riori misure a favore della famiglia. Mi
riferisco al bonus straordinario tra i
duecento ed i mille euro, parametrato al
numero dei componenti del nucleo fami-
liare e a seconda che in famiglia vi sia-
no portatori di handicap; ai mutui per
l'acquisto della prima casa che non po-
tranno superare il 4%, mentre lo Stato si
accollerà l'eventuale parte eccedente;
alle tariffe che vengono bloccate o ri-
dotte per tutte le forniture abituali. In
pratica le famiglie economicamente
svantaggiate e le famiglie numerose con
4 o più figli e con un Isee non superiore
a 20 mila euro hanno diritto all'appli-
cazione delle tariffe agevolate per la for-
nitura di energia elettrica ed avranno
anche diritto alla compensazione della
spesa per la fornitura di gas naturale; al
Fondo per i nuovi nati: proprio per so-
stenere la natalità abbiamo previsto un
prestito (a tasso particolarmente agevo-
lato) alle famiglie nel cui ambito av-
vengano nuove nascite, al fine di sup-
portare le spese connesse alle esigenze
dei primi anni di vita.
Come fare fronte, ad esempio, all'in-
sufficienza degli asili nido e delle
scuole dell'infanzia oppure alle cre-
scenti necessità per l'assistenza delle
persone anziane e per i disabili?
Si proseguirà con lo sforzo finanzia-
rio da parte dello Stato - anche se con-
testualmente a soluzioni diverse - per i
servizi di cura per l'infanzia. A tale ri-
guardo, si manterrà l'impegno di preser-
vare le somme necessarie, pari a 100
milioni di euro, per il finanziamento del-
la terza annualità dei servizi socio edu-
cativi, (cosiddetto "Piano nidi"). Riguar-
do al problema degli anziani e dei dis-
abili sono competenze che coinvolgono
anche il Ministero del Lavoro. Per la mia
parte di competenza ho ritenuto di muo-
vermi lungo due direttrici: con un appo-
sito intervento normativo siamo riusciti
a liberare sufficienti risorse finanziarie
da destinare esclusivamente all'avvio
dei volontari del servizio civile e, quin-
di, a mantenere un elevato standing di
partenze. E' innegabile, infatti, che le at-
tività di servizio civile contribuiscono
fortemente a sostenere gli interventi di
assistenza alle famiglie con gravi pro-
blematicità, trasformandosi, di fatto, in
un prezioso sostegno - non solo umano
e psicologico - ma anche materiale ed
economico. La seconda direttrice ha un
orizzonte un po' più esteso e, cioè quel-
lo di rivedere lo strumento del Servizio
civile nazionale, alla luce anche dei
cambiamenti della nostra società che
impongono anche un riadeguamento
del nostro sistema di welfare. Tutto ciò
nella consapevolezza dell'estrema im-
portanza di tale istituto. Le migliaia di
giovani volontari che dedicano, infatti
un anno della loro vita al volontariato
sono soprattutto impegnati in progetti
di assistenza a soggetti disabili e, più in
generale, operano in situazioni di forte
disagio socio-familiare. La loro presenza
è, dunque, fondamentale e spesso sussi-
diaria, se non addirittura sostitutiva, ri-
spetto agli interventi e alle misure che
dovrebbero essere garantiti dallo Stato.
Quale è la sua agenda delle priorità
su cui ritiene che si dovrebbe inter-
venire in particolare a sostegno delle
famiglie?
Sicuramente in un momento di grave
crisi economica è necessario concentra-
re e selezionare gli interventi, evitando
micro progettualità con scarso impatto
sulle famiglie. Ecco perché ho ritenuto di
muovermi nella seguente direzione: con-
fermare, come ho già accennato, lo
stanziamento di 100 milioni di euro per
il finanziamento della terza annualità
del Piano Asili Nido, rendere operativo
nel più breve tempo possibile il Fondo
per i nuovi nati, intervenire normativa-
mente per riformare, a 8 anni di distan-
za, la legge 53 sul sostegno della mater-
nità e paternità. A tal proposito ho isti-
tuito un apposito tavolo tecnico che ha
già predisposto nuove misure per conci-
liare i tempi di vita e i tempi di lavoro,
rendendo le misure più rispondenti alle
esigenze della domanda e, più in gene-
rale, a migliorarne l'efficienza a vantag-
gio delle famiglie e del sistema delle im-
prese. Infine i miei uffici stanno verifi-
cando la complessa condizione delle
persone vedove, che costituiscono oltre
la metà dei nuclei monogenitoriali, che
spesso devono sostenere il peso della fa-
miglia, con figli a carico, in condizioni
economiche difficili ma con poco tutele.
Le polemiche sulla giustizia o l'eco-
nomia tengono banco nei TG, mentre
delle politiche sociali si parla meno
pur essendo questioni che interessa-
no milioni di persone. A suo avviso
ci sono le condizione per dialogare
utilmente su questi temi con l'opposi-
zione?
Io credo di si. Ho più volte dichiara-
to, anche nelle sedi parlamentari, il mio
vivo apprezzamento per le misure intra-
prese a favore della famiglia dal mio
predecessore, l'on. Bindi, nel precedente
Governo Prodi. Credo infatti, che su te-
mi così importanti come il sostegno alla
famiglia, che è la base della nostra so-
cietà, non ci possano essere contrappo-
sizioni ideologiche ma sforzi comuni per
individuare le soluzioni migliori per as-
sicurare un migliore futuro alle nostre
generazioni.
"su temi importanti come il sostegno alla famiglia,
che è la base della nostra società, non ci possano essere
contrapposizioni ideologiche"
Un tavolo europeo per
discutere sulle pensioni
"Se Brunetta vuole equiparare l'età
pensionabile, faccia sul serio e prenda
a cuore tutte le 'equiparazioni', non
solo quelle che 'convengono' al gover-
no ma anche quelle che convengono
alle donne". È quanto afferma l'euro-
parlamentare socialista Pia Locatelli,
capodelegazione del PS italiano al
Parlamento europeo. "Si affronti con
serietà il problema dello Stato sociale
nella sua complessità se non si vuole
correre il rischio di strumentalizzare
un tema di drammatica attualità. Per
sfuggire a ogni tentazione propagandi-
stica, suggerisco al ministro Brunetta,
ma anche alla ministra Carfagna, di
incontrarci per discuterne in un'ottica
davvero europea, prendendo a model-
lo i Paesi dove ci sono non solo età
pensionabili uguali per i due sessi ma
anche tanti servizi per la famiglia che
in Italia ricadono ancora quasi esclu-
sivamente sulle spalle delle donne".