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Numero 10 del 1960

Liana Orfei...


Foto: Liana Orfei...
PAGINA 20

Testi pagina 20

L'ARTRITE SI GUARISCE CON LA FITOTERAPIA
di Adriano CHICI

Riferisce un collega in giornalismo di ritorno dalla Russia, ove si è recato in occasione dell'incontro fra il Presidente della nostra Repubblica ed i Capi dello Stato Sovietico, che la' notizia diffusa da Radio Mosca e captata in Inghilterra, secondo cui nell’Asia centrale è stata scoperta una pianta perenne di nome “Karvavuk” che ha straordinarie proprietà curative, è stata confermata non solo dalla stampa russa ma anche da numerosi giornali dell’Europa Orientale. La notizia segue di qualche giorno quella diffusa da un grande settimanale francese, secondo la quale nel Senegal è stato accertato, con risultati positivi, il potere risanatore della pianta africana che i negri chiamano “KinKelibah” e che usano per combattere le malattie fegato.

Si tratta, come si vede, di un rifiorire delle ricerche scientifiche attorno alle piante medicinali, dopo preoccupante espandersi dei fenomeni di tossicità  dovuti all'uso indiscriminato delle medicine sintetiche. L'attenzione riservata oggi dai sanitari alle piante medicinali è in gran parte derivata dai sorprendenti risultati ottenuti soprattutto nel campo della cura delle malattie artroreumatiche con la Fitoterapia che si pratica nel Centro Internazionale Fitoterapico di Bologna (via Toscana, 174.) le nelle sue sedi staccate di Milano - via Washington, 98, tel. 47154-9 di Roma - via Serpieri, 7 (Parioli) tel. 878279 - di Genova e di altre diverse città

In questo Centro, infatti, dove ci siamo recati per una breve indagine, abbiamo raccolto interessanti testimonianze di persone che affette da varie forme artroreumatiche sono tornate in perfetta salute dopo poche applicazioni. Nel Centro Fitoterapico di Bologna sono guariti in breve tempo malati di reumatismi articolari acuti e cronici, di nevriti, nevralgie, nevralgie del trigemino, artriti, artrosi deformanti, discopatie, artriti reumatiche e gottose, paresi di origine tossica, sciatiche, gotta, sinoviti, lombaggini, strappi muscolari, slogature, postumi di fratture, asma bronchiale, obesità, ulcere gastroduodenali. Le cure relative sono state tollerate da tutti senza il minimo disturbo, perché sono semplici ed assolutamente innocue anche per i sofferenti di cuore e per le persone di età molto avanzata.

I medici del Centro ci hanno spiegato che le applicazioni, a base di erbe sceltissime, vengono fatte una volta al
giorno od a giorni alterni. Le applicazioni si tengono per circa due ore al giono a che la pasta vegetale non generi
calore e pertanto non dia inizio alla sua azione iperemica e depurativa. In genere bastano dieci applicazioni e
questo è senza dubbio un elemento importante della cura fitoterapica, ma l'aspetto che merita la maggiore attenzione è quello relativo al fatto che il malato, dopo l'applicazione, può tornare al suo domicilio o riprendere il
lavoro momentaneamente interrotto.
Dopo il necessario accertamento del medico specializzato, il malato può addirittura intraprendere o continuare la
cura a casa propria.

Fra i malati che abbiamo avvicinato vi erano alcuni che avevano fatto le più disparate esperienze senza ottenere effetti confortanti. La signora Iolanda lzzi, abitante a Bologna, in via Castelmerlo l, era affetta da poliartrite agli arti. Dopo aver provato ogni cura a base di pillole, iniezioni e compresse, si decise a ricorrere al Centro
Fitoterapico di via Toscana. "Come vedete - ci ha detto visibilmente soddisfatta - le mie gambe hanno ripreso i normali movimenti e non sento
più alcun dolore".

Un altro caso interessante è quello del missionario cappuccino Padre Pietro da Crispiero, che ha scritto in questi giorni dallo Stato di Bahia, nel Brasile, per confermare il buon esito della cura. Padre Pietro da Crispiero soffriva di artrite deformante alle ginocchia. Dopo alcune applicazioni egli potè riprendere la sua opera di apo-
stolato nella lontana America meridionale.

Al Centro Fitoterapico di Bologna abbiamo conversato lungamente con l'operaio Enzo Magli di Pianoro, il quale era stato costretto in questi ultimi tempi a rallentare notevolmente l'attività  lavorativa con grave pregiudizio economico per la sua famiglia, da una dolorosa artrite lombare. Dopo dieci applicazioni ha potuto ritornare al suo
paese in ottime condizioni di salute.

Mentre ci congedavamo dal predetto Enzo Magli, in procinto di fare le valigie, un'assistente ci ha passato una
lettera giunta in quel momento da Modena, con la quale il colono Montanari Elio, abitante nella città  della
Ghirlandina, in via Nonantolana, 614, dopo aver sottolineato come la cura abbia avuto ottimi effetti anche a di-
stanza di parecchi mesi, chiedeva notizie ed istruzioni per inviare al Centro di versi suoi conoscenti desiderosi
di sottoporsi al trattamento fitoterapico. Scrive infatti il sig. Montanari di Modena: "Non ho mai passato un
inverno così bene. Ho atteso la cattiva stagione per controllare l'effetto della cura e posso assicurarvi che sto benissimo. Molti miei amici e vicini di casa pure sofferenti di artriti e reumatismi, sono rimasti stupiti e quindi
sono decisi a venire a Bologna per provare l'efficacia della cura a base di erbe medicinali".

Ma le testimonianze sulla validità del trattamento fitoterapico sono numerosissime e la tirannia dello spazio
ci vieta di elencarle. Ve ne sono di giornalisti, di medici famosi, di funzionari statali, di lavoratori di ogni sesso e di ogni campo. Ve ne sono moltissime provenienti da tutte le regioni d'Italia, ma anche dai più lontani paesi del mondo. Abbiamo letto parole di ringraziamento provenienti dall'Australia, dal Venezuela, dalla Germania, dall'Etiopia e persino dall'Uganda.

Siamo stati pregati, in modo particolare, di rendere noto che il Centro Fitoterapico Internazionale di Bolo-
gna, per andare incontro alle classi più bisognose praticano sulle cure notevoli sconti ed impostano le pratiche
per il rimborso parziale delle spese da parte degli enti mutualistici per i lavoratori assistiti; e questa è una pro-
va di sensibilità sociale che ci sembra non debba essere ignorata.

Per concludere ritorniamo a porr in evidenza come in tutto il mondo si guardi con maggiore interesse di quanto non si facesse in passato, alle proprietà curative delle piante e delle erbe medicinali. La nostra viva speranza è che la scienza medica possa trovare sempre nuove strade per lenire le sofferenze dell'umanità. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che il Centro Fitoterapico di Bologna, coi brillanti risultati ottenuti anche in casi considerati senza rimedio, può a buon diritto vantarsi di aver preceduto molti studiosi nell'accertamento e nella pratica attuazione delle benefiche virtù di erbe che combattono con grande successo tutte le malattie artroreumatiche,
che sono, come è noto, fra le più antiche e ciò  malgrado fra le più difficili da guarire.
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