Numero 10 del 2006

Testi pagina 20

di madre in figlia
Come quello della stragrande maggioranza delle ragazze
della mia età, che le madri non capiscono (pantaloni,
magliette corte, scarpe da ginnastica e tacchi e punte per
essere elegante).
Non ho idea di come fosse in passato, ma soprattutto que-
st'estate ho avuto l'impressione di una recrudescenza inaudi-
ta nei confronti delle donne: giovani e di ogni età. Quello che
mi preoccupa è che la mia città non è immune da tale triste
fenomeno.
Vedo gli adulti molto preoccupati, e la mamma mi fa sem-
pre tante raccomandazioni. Talvolta pure esagerate.
Se non avessimo il cervello e il sentimento, agiremmo d'i-
stinto come gli animali. Ma siamo esseri umani e la testa va
utilizzata. Credo siano tutte scuse e non vedo il perché la
colpa sia di come si vestono le ragazze
Nessuna ragazza della mia età sarebbe disposta a modifi-
care il suo modo di vestire. Del resto perché dovrei, non vivo
forse in un paese libero e democratico?
Esco sempre con altre persone e se torno con il bus ho solo
poche centinaia di metri e alla luce. Ancora non ho la mac-
china e se facciamo tardi utilizziamo "l'auto blu", un servizio
a prenotazione meglio organizzato dei taxi, dividendoci la
spesa.
A casa mi fanno moltissime raccomandazioni, mi chiedo-
no se ho il cellulare e se è carico, se ho credito o se va fatta
la ricarica. So che in certe zone ci sono pericoli e non ci
vado. Cerchiamo sempre di girare in gruppo. Certo oggi è più
difficile che in passato, ma debbo pur vivere.
Sportivo, talvolta elegante. Porto scarpe senza o con poco
tacco, talvolta azzardo qualche colore.
Mi piacciono molto le giacche e tendo più per i pantaloni.
Che oggi si conosce meglio il fenomeno e le donne inten-
dono affrontarlo diversamente dal passato, non solo con
l'aiuto alla vittima ma anche con azioni di prevenzione e
contrasto.
Si richiede un impegno maggiore anche alla sfera politica,
affinché metta in campo risorse ed idee, e sulle azioni si valu-
teranno anche gli amministratori locali.
Credo che spesso siano bieche giustificazioni che il genere
maschile mette in pista per dire che "la questione è un'altra".
Le donne debbono essere libere di vestire come credono senza
dover rendere conto che a se stesse
Mi vesto secondo il clima, secondo come mi sento e dove
vado. Non credo proprio che esista "la tenuta anti-violenza".
Come principio rifiuto questo condizionamento
La forte attenzione della stampa, il ripetersi di fatti delit-
tuosi, non mi lascia insensibile. Preferisco l'auto al mezzo
pubblico, rientrando a casa tengo le chiavi in mezzo alle
dita per essere armata, forse dovrei tenere una lacca spray
nella borsa.
E' indubbiamente cresciuto il timore nel confronto del pros-
simo maschio, temo maggiormente chi che non conosco. Non
mi piacciono le strade poco illuminate, non attraverserei mai
un parco di note, preferisco girare accompagnata. Mi vesto
comoda e guardo nel portone prima di entrare a casa.
I recenti fatti di violenza contro le donne mi hanno indotto a pensare…
Qualcuno sostiene che l'abbigliamento che la donna indossa spesso provoca le aggressioni
Cambieresti il tuo abbigliamento per vestirti in modo "più sicuro"?
Come ti comporti per garantire la tua sicurezza durante le uscite serali?
E' cambiato qualcosa, in termini percezione della sicurezza personale, negli ultimi anni?
Questa sera per uscire mi metto...
Rosa M. Amorevole Alessandra Pennello
Di solito il mio abbigliamento è…
ottobre 2006 noidonne20