Numero 5 del 2007
Happy new family
Testi pagina 20
Obiettivo Lavoro, in sinergia con laProvincia di Parma e le Organizza-
zioni sindacali, ha realizzato un'impor-
tante progetto di riqualificazione sul la-
voro.
Il territorio della provincia di Parma
è, nella regione Emilia - Romagna, uno
di quelli con maggiore richiesta di Ope-
ratore Socio - Sanitario, figura professio-
nale che riunisce in sé competenze so-
ciali e sanitarie ed è nuova nel panora-
ma dei profili professionali dedicati al-
l'assistenza alla persona.
Questa figura professionale è rara, in
questo territorio, mentre sono molto nu-
merosi i lavo-ratori e le lavoratrici che
già svolgono attività di assistenza ad
anziani e disabili, ma con qua-lifiche
inferiori: addetto all'assistenza di base
(ADB), operatore tecnico addetto all'as-
sistenza (OTAA) o nes-
suna di queste.
Queste persone, in
genere lavoratrici con
buona esperienza ma
scarsa qualifica pro-
fessiona-le, rischiano,
in mancanza della
qualifica di Operatore
socio - sanitario, di es-
sere emargina-te ed
espulse dal mercato
del lavoro.
In questa situazione
la cooperativa di servizi COLSER-DO-
MUS, ente gestore di diverse strutture
socio - sanitarie, ha elaborato insieme
ad Obiettivo Lavoro un percorso di for-
ma-zione sul lavoro di 500 ore che pre-
vedeva l'assunzione delle lavoratrici da
parte di Obietti-vo Lavoro (per permet-
tere alle allieve di mantenere un reddito
anche nello svolgimento dell'attività
formativa), il finanziamento del proget-
to con i fondi di FORMATEMP, il so-ste-
gno della Provincia di Parma e delle Or-
maggio 2007 noidonne20
Nuove professioni al
servizio della persona
Obiettivo lavoro
Il tema della riforma delle libere professioni riaffiora ciclicamente nel dibattito
economico e politico. Negli ultimi mesi la questione è tornata di attualità,
sulla scia di due importanti avvenimenti: la relazione sulla concorrenza dei
servizi professionali, nella quale la Commissione Europea formula alcune rac-
comandazioni agli Stati per una deregolamentazione del settore e la presenta-
zione del disegno di legge Mastella che delega il Governo a procedere al rior-
dino delle professioni intellettuali, alla riorganizzazione degli ordini, albi e col-
legi professionali, al riconoscimento delle associazioni professionali, alla disci-
plina delle società professionali. L'intervento normativo si esplica su alcuni
capisaldi: libero accesso alle professioni; eliminazione dei vincoli territoriali
nell'esercizio dell'attività; libera concorrenza e possibilità di effettuare pubbli-
cità ed abolizione dell'obbligo di tariffe minime.
L'approvazione di questo disegno di legge sarebbe molto importante, perché
finora sul tema delle riforme delle libere professioni si sono fatti molti dibatti-
ti che non hanno mai avuto come conseguenza
esiti concreti. I termini generali della questione sono abbastanza semplici e
possono essere sintetizzati nel seguente modo: il settore delle libere profes-
sioni è stato fino ad ora sottratto alle dinamiche concorrenziali, poiché la
complessità delle prestazioni professionali comporterebbe l'impossibilità, per il fruitore del servizio, di valutare le
caratteristiche e la qualità della prestazione che gli viene offerta. Tutto ciò giustificherebbe speciali forme di tute-
la dei consumatori che prendono forma, ad esempio, di limitazione dei soggetti che possono svolgere l'attività ai
soli iscritti agli elenchi (albi tenuti dagli ordini professionali), di imposizione di tariffe minime di servizi e di divie-
ti al professionista di farsi pubblicità. Questi vincoli, ed altri ancora, sarebbero necessari per soddisfare le esigen-
ze dell'utenza. Questo ragionamento non è condiviso né dall'Antitrust italiana, né dalle Associazioni dei
Consumatori, né dalla Commissione Europea che, focalizzando l'attenzione su sei professioni (notaio, avvocato,
contabile, farmacista, architetto ed ingegnere), ha reso noto che l'Italia
risulterebbe il Paese a più elevato livello di regolamentazione. Per questo i provvedimenti di liberalizzazione con-
tenuti nel decreto Bersani, dell'agosto del 2006, riguardanti i farmacisti, gli avvocati ed i notai, sono stati un
primo, ma non sufficiente passo sulla via dell'apertura del mercato e della concorrenza. E' necessario andare avan-
ti in tempi rapidi ed approvare il disegno di legge, che avrà conseguenze positive sui giovani laureati, non più vin-
colati ad estenuanti tirocini, sugli utenti, che potranno scegliere e contrattare liberamente e sulle imprese, che
potranno ridurre le loro spese, che vanno dal 6 all'8%, per i servizi resi dai professionisti iscritti negli ordini.
Viola Conti
Riforma delle
libere professioni