Numero 1 del 2008
Siamo in movimento
Testi pagina 20
La Fondazione emiliano - romagnolaper le vittime dei reati è nata il 12 ot-
tobre 2004 per volontà della Regione
Emilia - Romagna, delle Province e di
tutti i Comuni capoluogo (i "soci fonda-
tori") e ne è Presidente il Sen. Sergio Za-
voli, e Direttrice Vilma Ecchia.
La missione della Fondazione è quel-
la di portare un aiuto, flessibile e imme-
diato a chi è vittima di un reato grave,
senza con questo volersi sostituire ai ri-
sarcimenti stabiliti per legge. La Fonda-
zione cerca di supplire in termini con-
creti e immediati a quelle carenze e lun-
gaggini burocratiche e processuali che
aumentano le sofferenze di chi, suo mal-
grado, si ritrova ad essere vittima di un
grave episodio criminale. Unica del suo
genere in Italia, la Fondazione intervie-
ne sia quando il reato è compiuto nel
territorio regionale sia quando è avve-
nuto fuori dal territorio regionale, pur-
ché abbia come vittime cittadini emilia-
no - romagnoli.
L'obiettivo della Fondazione, costi-
tuita in base alla legge regionale 24 del
2003 ("Disciplina della polizia ammini-
strativa locale e promozione di un siste-
ma integrato di sicurezza") è offrire un
sostegno concreto e immediato alle vit-
time dei reati più gravi o ai loro fami-
liari, per aiutarli ad affrontare lo shock
legato a un grave crimine subito e leni-
re il trauma che ne segue inevitabilmen-
te.
Le modalità d'azione, definite dallo
Statuto, prevedono l'intervento della
Fondazione su richiesta del Sindaco
(che può presentarla anche senza che vi
sia un'esplicita domanda da parte della
vittima o dei suoi familiari) del Comu-
ne dove si è consumato il reato, o di
quello in cui è residente la vittima. Nei
quindici giorni successivi, la Direttrice
della Fondazione raccoglie eventuali ul-
teriori informazioni e le sottopone al
Comitato dei Garanti. La decisione di
ogni intervento spetta al Comitato stes-
so che, dopo un attento esame della ri-
chiesta, ne verifica la coerenza con le fi-
nalità della Fondazione definite nello
Statuto e stabilisce modi e forme del-
l'aiuto.
Nell'illustrare il bilancio triennale, la
direttrice Vilma Ecchia ha affermato che
"grazie al lavoro della Fondazione, nei
primi tre anni di attività, sono state aiu-
tate - tra vittime e familiari - 40 perso-
ne, di cui 27 donne e 13 minori; 8 non
erano cittadini emiliano - romagnoli,
ma il reato a loro carico si è consumato
sul territorio regionale e pertanto hanno
ricevuto ugualmente un sostegno. Tre
(residenti in Emilia-Romagna) sono sta-
te invece vittime di reato fuori della re-
gione. Sono state accolte 32 richieste di
intervento su 39 presentate. Complessi-
vamente, nei tre anni di attività, sono
stati erogati sostegni alle vittime per
322mila euro (55mila nel 2005, 185mi-
la nel 2006 e 82mila fino ad ottobre
2007), con una media di circa 10mila
euro ad intervento. Tre le tipologie di
reato trattate dalla Fondazione fino ad
ora: omicidi (13), violenze sessuali (5) e
aggressioni gravi (14) che hanno riguar-
dato per la maggior parte le donne (22
casi); gli autori del reato sono uomini.
Gli aiuti oscillano in genere da un mini-
mo di 2mila euro a un massimo di
20mila per intervento. Attualmente il
fondo per gli aiuti alle vittime è di
600mila euro, e viene incrementato an-
no per anno dalle quote deliberate dal-
l'assemblea dei soci. I soldi erogati han-
no contribuito a coprire i costi per inter-
venti destinati alle vittime stesse o ai fa-
miliari: sostegno psicologico, cure riabi-
litative e particolari interventi chirurgi-
ci. Ma anche le spese per l'affitto, le spe-
se scolastiche (per i figli delle vittime),
quelle legali e funerarie. Per il Presiden-
te Zavoli "la Fondazione ha avuto suc-
cesso perché si è occupata delle cose,
non delle parole. E' segno di un'attitudi-
ne nuova della società ad occuparsi di
chi ha più bisogno". (Informazioni nel
sito www.fondazionevittimereati.it)
gennaio 2008 noidonne20
Aiuto in filo diretto
Emilia Romagna
Donatekka Orioli (in collaborazione con Wilma Ecchia)
una Fondazione regionale per
dare sostegno immediato alle
vittime di gravi reati
Gli Amici di Eleonora Onlus
Un primo riconoscimento sul piano amministrativo per l'associazione dopo 4 anni
di battaglie legali: lo scorso mese di novembre il sindaco di Caserta ing. Nicodemo
Pettoruti, quale Autorità Sanitaria locale, ha firmato l'ordinanza di chiusura della
Casa di Cura S. Luca di Caserta (struttura privata provvisoriamente accreditata
presso il Servizio sanitario nazionale) in quanto "la struttura privata non si è ade-
guata nei termini di Legge alle prescrizioni previste dalle norme di settore D.Leg.
n° 502/92, D.G.R.C. n° 7301/01 della Regione Campania". Il provvedimento del
Sindaco fa seguito ai numerosi atti di controllo effettuati dal S.I.C.S. della
Regione, e dal Dipartimento di prevenzione dell'A.S.L. CE 1, conseguenti alle 37
tra istanze e denunce presentate dalla famiglia Lunghini. La storia iniziò nel 2003,
quando nella Casa di Cura nacque la piccola Eleonora. A seguito del suo decesso,
dopo 5 mesi di indicibili sofferenze, la famiglia Lunghini - Rocco ha chiesto giu-
stizia nelle aule del Tribunale. "I cittadini colpiti da casi gravi di malasanità deb-
bono denunciare i soprusi e i danni subiti, poiché anche in una realtà regionale
assai compromessa nel campo della sanità si può e si deve avere giustizia. La
chiusura della Casa di Cura S. Luca dimostra
infatti che la giustizia prevale nonostante i
ritardi, le omissioni e i tentativi di neutraliz-
zarla o aggirarla".
(www.amiciedieleonora.com)