Numero 2 del 2015
Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia
Testi pagina 20
18 Febbraio 2015
Nei nostri schemi mentali siamo spesso por-
tati a pensare che diritti ed economia agiscano su piani
diversi. In effetti, la logica del profitto che governa l’e-
conomia è inconciliabile con i valori etici e morali che
sovrintendono le battaglie per l’affermazione dei diritti.
In realtà però è molto utile approfondire le dinamiche
delle strategie di marketing delle grandi imprese, par-
ticolarmente attente ai bisogni-valori dei consumatori,
per disporre di chiavi di lettura utili a misurare il cam-
biamento dei valori di una società e quindi delle politi-
che che la governano.
Nel caso della comunità Lgbt, il marketing e le strategie
di mercato delle grandi imprese ci aiutano a compren-
dere come questa comunità sia già una realtà piena-
mente accettata e inserita nell’economia e nella socie-
tà, offrendoci così la misura del ritardo del nostro paese
nell’adeguamento normativo nei diritti civili.
A livello mondialel’OMS ha stimato che gli omosessuali
sono tra il 7 e il 10% della popolazione mondiale, in Ita-
lia l’ultimo censimento 2011 ne ha conteggiati 3 milioni.
Un segmento di mercato quindi particolarmente appe-
tibile per le aziende, sia come numerosità di potenziali
consumatori, sia per le possibilità economiche.
A livello mondiale il giro d’affari prodotto dalla comunità
Lgbt è infatti stimato oggiin 1.000 miliardi di dollari all’an-
no (erano 560 miliardi nel 1998), cifra che rapportata a
livello italiano ammonterebbe almeno a 23 miliardi di euro.
Gli Lgbt hanno inoltre un reddito del 23% più elevato
della media di mercato e sono descritti dalle ricerche
come ““High spender, trend setter, early adopter, opinion
leader”. Se in coppia, sono defi-
niti Dink (double income, no kids:
due stipendi senza figli), e quindi
anch’essi con un’elevata possibi-
lità di spesa.
Il profilo del consumatore Lgbt
elaborato da una ricerca Eurisko-
ne mette in evidenza l’elevato
livello di istruzione, l’alto livello
di qualifica professionale, una
disponibilità di spesa media di
990€ all’anno per l’abbigliamen-
to, 660€ per la cura del corpo e
967€ per la tecnologia.
La comunità Lgbt è inoltre
molto importante per il tu-
rismo (si valuta che il giro
d’affare da questi prodotto
nel turismo si aggiri a livello
mondiale sui 165 miliardi di
dollari), per i consumi edo-
nistici (palestra, sport, mas-
saggi, viaggi e vacanze,
abbigliamento e accessori,
tecnologia) e culturali (cine-
ma, teatro, mostre, concerti)
ecc. Un esempio di intreccio tra diritti e consumi emerge
poi dall’apertura di diversi stati USA alle nozze Gay, che
ha fruttato 10 miliardi di dollari di giro d’affari, dei quali
259 milioni nella sola New York.
Di fronte a tali dati, molte aziende hanno compreso che
il “target” Lgbt, pur essendo una nicchia di mercato,
può essere importante per il business, al pari di altri
target già oggetto di attenzione. Hanno quindi svilup-
pato ricerche molto approfondite, elaborato prodotti e
LGBT:
I DIRITTI CIVILI
PASSANO
ANCHE
ATTRAVERSO
L’ECONOMIA
La comunità Lgbt “vaLe” suL mercato
mondiaLe 1.000 miLiardi di doLLari di
giro d’affari aLL’anno e, come Le varie
tipoLogie di consumatori, è oggetto
di studio degLi uffici marketing deLLe
aziende più competitive. L’“uguagLianza”
di questa fascia di consumatori per iL
mercato è dunque già una reaLtà.
A quAndo l’uguAgliAnzA come cittAdini?
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