Testi pagina 2
UN ESEMPIO
L'n. psnmpio (la soguirr‘ anche pl'r i Circoli iloil’U.D.I..
camuno di Goliem. per in'
di pollanw 0 «Uri iii'ari invoca. (Ii 1-0er
alita Ilr’IInI‘
DA SEGUIRE
m'i
Forlprrerrn. Ie rpglllit’
q-onsegmilp ai» pur/rotti.
sono sian. paria/r» 0in on'/rin" di bimbi,
sia oggi quella dei nostr re—
duci. Generalmrnu' disoccupa-
ii. spesso senza casa, senza (ami-
5lia. senza mm; e senza pane.
{Tombo ci d'cono tutti i noslri
noli; da lllllc lo relmion’, cl".- rlur
«ionio esce evidente che una Ira ie
prime o più gravi prcotcupazìonì
delle donne dell’UDl i: proprio unv
un: come assistere i reduci, come
aiutarli?
Occorre slnhilirc un: forma di as-
degunta alle relli necessilà dei rev
nluei. L’UDI impegna le sue forze
per loro, come già le ha impegnate
per i part’gianl. per i soldati. per
I prigionieri. Le rcalizznzion: sono
_:iì sllle notevoli; in Alta Ital n unu
delle nostre migliori dirigenti. Lu-
iziu Corti, ha assun'o la responsnbi.
iili dell’Alto Commissariato Redu-
..., mentre tutto le iorm dell'UDI
-ono state mobÌlilate in quest’opera
ed intanto in tutto il resto del Pae.
ne_ fino ai più lontani villaggi lh‘l'
lit Sieil‘a, sorgevano i pasti di r1-
>toro dell’UDl per offrire un primo
soccorso ai nostri reduci nelle alu-
xioni. lungo le slrndc, nelle caser-
ne Ma occorre che il Governo mo.
biti sempre più le sue forze. tutte
le forze del paese per la soluzione
questo problemu.
Occorre detnocrnti/J re sempre
più tutti gli organ 'sin) di a3 istens
4:1. coord nare il lavoro. 1m pulire
uh: l’ ass stanza divenga. honefioienzn
m'a Ollenere invece che attraverso di
ossa ogni giorno più ogni reduce sia
incanalato verso una vita norma
Ali normale e‘ttadino. Cllu non I -
mg: non enegor'u a parte. linc-
u'ata dal reato degli itnllau‘. clic
magari come lui sono deoceupati,
non hanno scarpe c vestiti. non poe—
Slnppiamo quale trai: vu situazione
siedono casa e non hanno du mun-
giare
Ottone impedire che sorgano op
gan. ‘smi di assist nzn al solo senno
di estendere una propisindg poliv
una ital'î'co‘iaris’lìîra ed amidmno.
erotica
Non dobbiamo mai dimenticare
che i reduef: sono slali per lunghi
anni lontan dall’itala proprio in
quegl. anni in cui si svolgevano xv-
venimenli e trasformazioni foudn-
mentali nella ìnlcra vilu ilnlianl,
Avevano lasciato un paese dove all-
cora non si avvert'va ben chiara-
mente qual; rovine il fasrismo sles.
se preparando. e negli anni di lon-
tananza non hanno potuto seguire
p'enameuto le vicende del loro pac-
se; spesso tornmo disorientat'. guar-
dano incerti le dislruzpnl, le di!
eolu‘t. le ùnreue della v'tx, e vi è
quali-uno che cerca di insinuare nllt‘.
se l‘Italia è cui povera. se la Viln
è così duri. se ogni siamo aumen
inno E problemi, questo ti devo al
nuovo governo democrnmo, ai CLN
agli antifascisti ehe non sono capa-
ci di guidare il paese. Ma i reduci
hanno troppo sofferto a causa del
iasc'smo. sanno dove il fascismo li
ha guidati. e sono troppo vcini al
popolo. per non sapere di (ha gr
nere sia questa prepagunda. Occorre
che noi rjusciamo a eha'irc. loto
sempre p'ù l’importanza drllu nun-
va democrazia italiana. occorre che
noi facciamo sent're loro ln ncci‘ù
sità di “sere unili — e pr-mi i'm
luni coloro che più hanno sofferto
Al causa del ialrisrno e -lln guer-
rn — pl‘r apporti a tutti i tenut vi
lli riportare in lmlin un nuovo ia-
seismo. d: creare le condizioni Drr
qualche nuovo guerra
Noi giù eonosc amo i motivi dellu
propaganda reazionari]: dal imitati—
;OLIDGRIETN PflPOlflRE
.l Torino 0' a Mimmo l’L.
D.l, ha rlrun la sua piena
porlecigazionp o un’opera
(Ii. n/[mltumn solidarivlà pvr
polare prlIm—CSsa dal P.C.I.:
Fini-io .‘n- Emilia, dar» 80110
migliori in condizioni «ti rili-
nmnmzimw. (Ii. ubita:ionr'.
di rixrunlumumu. rh' bimbi
pnt'cr,‘ (Ii, Milan" 0 Torino.
Con l’adesivo" (le! C. N“
del Comune (If‘lla I’Ì‘ofvtm-
ra_ della Camera del Lavo-
ro, (IeÎI'OuYu‘i'LÌ. 0 in altu—
ni lunghi, unrhe dal C.1 I .
loì‘l'e il lavoro per (rompi
rv gli elalzl‘hi, (ti bimbi par-
tite-[armonie bisognosi. ji-
(il reduci, di sinistrati,
(Il (IisoL'tumli_ per dar l'ora
i cori-editi; nurvssari. per!
proparflrn_ (‘571 tutto le op—
porltuu‘ gru-(in: ,'[ [Uro Lra.
sfprimonia l'l’I‘SU In ospil i
famiglie clip I,‘ urrog/iprait.
n" non (IVI/Pili;
©N© ESSERE AIU'ÌÎAÎI
Vu di cime odio p «vi—doni
reduci e partis ani. concorrenza lul
incomprens. una iru reduci e donne
che lavorano, ï¬no al ll‘ll'E‘lllD lan-
ciato contro i partllì democratici. al
tentativo di trezre un pur! to del re-
duce che isolerebhe questi italiani
dal resto della popolazione. per far-
na una massa d spostati, una mar
sa di facile manovra nella mani dr]
la reaz. one.
Noi sentiamo purlzre i reduri. v
sappiamo che essi eh odono lavoro o
pane, posibllilà di vlu onorevole.
rhiedouo di rientrare nella vila n.1-
zionale per contribuire anch’essi alla
rcostruzionc doll Ilal a. E noi dob-
hinmo aiutarli nelle loro rehieslc.
dobh amo fare u, mao che duppt‘r.
tutto i loro problemi siano cumi-
tnt; presso le Camere del Lavoro.
Druso i Comuni e le Prefetture; che
gli _Enti di: ricostruzione siano p0-
tenziat., con i mezzi sequestrati ai
lascisti, e diano lavoro, vero lavoro'
e non umiliante Ras utenza a que—li
italiani. l’en-Le, se ci pens' amo be.
ne. i loro problemi sono anche i prnv
blemi e le preocupaz on' tlell' intero
popolo: il pane la casa. il lavora il
vestito. si potranno trmnre per loro
nome per ului gli altri ÃŽlaliztni nol-
piti dal fascismo e dalla gutï¬â€™ru. mio
ricostruendo il nostro paese nel] u.
ttilà e nella democrazia. A quesl n-
pem possiamo contribuire fortemeu.
le anche noi donne. dupprrlullu da.
ve ancora non esislono. l'UDl dove
promuovere comitati ed orgnu;
nolidariclà popo.are per i reduci:
nella misuri. in cui riu u'remo n
roun—ihnire alla normalizzazione del-
la vita dei reduci. riusciremo ;|
portare avanti. verso la soluz‘one,
inï¬nitj problemi che oggi angu-
nu le famiglie imlinne,
NOI DONNE
QNNE
GIORGlNA MADÃŒA.
ì inrglna Madia. almal‘mrcfs'
[J membro del Comitato Dint-
del! [1,11. l Imi- e un...
liv .
\nl quali u di d rigrn!" Iccnlra dci.
l‘ndusi r d anno antxluwi .
Lutlrr‘alai on lode- in lisim ne
lnitersià di Nap continuò "fa
piopria forma/ioni: «riontiiim con.
Dando-i di rirrrn'he. brinu come .rn—
sislcnlt .l fisica mah-nlalìra all'
u'rsilà ui Cagliari. poi presso i
Imrnlm‘ Senirns-l‘lulskv a Borl
.; in . guilu n Roma plf‘sru l' ,
lulu di ElonroAK-usti del Corb-
_:l_o \azionole dl'lle Ricerihr, D017,
un nuoto periodo tii tirer'llr vnr
C nun'a fu assunta dalla Fiiar .i
Hìlnno mm.» direttrice del repuvso
Il. telefoni: intcrerbuna. Di 19!: i»
libera rlorcnle in L'm
Elettriche prese“ l'Univezsuà di R41
tna_
Avversarin del regime fascista i‘m
"agli inizi cercò di rt-ug re ad «v.»
so in tutti i mnd alleni p u
Fu tor-ì che durmlt- i suoi su
uì m Germania- r iu l‘rzt .i riz'l’
lai-ciò i «ometti yon' l'rï¬lì italiani
del movlmwto «G'uslizin .- Lita:
ti».
Fondalosi o Milano nrl 19“! o'l
l’arma d'Azione, Giorgina Madia
mirò anb’to a {arne parte. «volge»
do la sua propaganda fra tecnici ed
operai dellindustrio E‘Mildo . '
eletta dad; opcm': nel perind" 1
il 25 luglio e l’3 settembre in uï¬n
Commissione di l'alibi-ice della.
far. in costretta durame l'at-cui“.
xiouc tedesca ad abbandonare El
propr‘o lavoro, kmderrndn‘i a R0
lna. Cominu'ò allora il periudo Jei-
la lotta elandeelinfl. nlln quale Giur»
g‘na Mndifl dedicò Iullo il suo trim
po. partecipando eia rtmtu mnim
l'on l‘impianto di una sia: one ra-
dio trasmittente, sia come oollabo—
ratrire del Comilaio di Soccorso del
l'anno d‘Azione ed infine come rc-
(luttrice della slumpu rlnndcsrina da
Partito.
Dopo ln libmzionv di Roma M)
tro a far parte del Contini... Ron 1»
no del P. d‘A. e si occupò anni?
non conferenze «l articoli dell'ag-
unione per il voto alla donna Cun-
temporaneamente riprendev il so-
lavoro fra i dirigent‘ germe: dri'h
Safar in Roma, impegnandosi con
grande abnegazione per ln' rnaseÃ
tu dello stub‘limenia che la nurn’n
aveva privato anche delle Mirano-
lurc fondamentali.
La (link!!! Muti: può
iure un wnlrihulo iostanz'nle ad
l'UDI che s; pruponc lo svilupp-
socinlc a politico dello donne "ira-
o. 7.“.
ira: