Numero 11 del 1945
Un anno di vita dell'UDI
Testi pagina 2
2
NOI DONN '
lllllllill [lilli l'fllilfllllllllll
Se prendiamo le ultiim stalisiit'he
rane prima della guerra po
che in ltztlia vi è t:n.t
mo
constatare
percentuale molto alla di aualiubrai,
Le persone che non sapevano nè les-
me né ,crime si aggiravano imm-
no ai 4 milioni non ugualmente dì-
ilrihuili ìn tutto il paese. ma con
una nena prevalenza nel sud. infarti
il varia dal 0 per cento in alcuni:
provinrie del Venelo e si arriva al
30 per tento in Sicilia, Ma non ba-
ria: tali cifre riguardano la popola—
zione complessiva, che se poi andia-
mo a vedere la percentuale riguar-
tlallf solamente I» donne. t'i armr»
giamo che questa è mollo più alla.
ln alcuni paesi sperduti della Sicilia
quasi la totalità della popolazione
femminile è ancora al giorno d‘oggi,
analfabeta,
Bisogna porre rimedio a questo
stato di
rio oggi (-omillciire a dare un'istru-
zione base al nostro popolo se vo-
gliamo che esso‘si prepari sempre
terribile rosr; è necessa-
più e eempre meglio per vivere in
rin regime di libertà e di democrazia
:\‘oi dobbiamo occuparci in par.
lirolar modo delle donne e rom-re
l‘analiabetismo con
tulli i mezzi in nosiro potere.
«li eliminare
Perché la pert-entuale delle donne
analfabeti: è più alta (ti quella de
gli uomini? Perché nella, famiglie
le bambine di selle otto anni devono
far da madre ai fratellini e alle so—
rellina più picrole. tenere in ordine
la casa. badare alle bestie c ad
un‘altra inï¬nità di mansioni spro-
porzionata pï¬' le loro piccole forze.
M9116 di Queste bambine diventate
donne sentono la necessità di saper
scrivere e allora cercano con grandi
sacriï¬ci ili imparare da loro_ Io 'no
conosco, per esempio, due. Una fa
la donna di servizio; nel tempo che
le restava libero ceruva di copiare
il meglio possibile i caratteri del
giornale e così a'poco a poco ha
imparato: l’altra in una bottega di
verdura e pure da se ha ìmpnralo a
leggere e a fare j conti. Sono mu-
lente dello sforzo fatto. ma la loro
pena è di non poter lare di più.
Perché, non aiutare tutte questo
rlcll’U.l).l. deve
essere un luogo di ritrovo (love, le
donne? Il rirrolo
donne si sentono a loro apfo. don
possono risolvere, tutti i loro pro-
blemi. Parliamo_ infor-
miamoci, convinriamo, Dove, lo a-
nalfabeta sono poche si possono fare
dei corsi volami nel circolo stesso
rhiedeudo aiuio alle iscritte più vo-
leniernse per l’insegnamento.
ÃŒla dove il problema si presenta
Parliamo.
più importante. allora cerrhianto cli
l—‘liiuin‘. t-hledcnllo aiuto alle rout-
potenti autorità , st'uole festive o su-
rali.
QDESK‘ possono essere
uute in >Crl‘ o nel pomlîl’t
{est i dalla
del villaggio la quale p-tm aiumre
tenui-3 o
ì dei
ltmtsiru
giorni stessa
tulle le donne non solo insegnando
loro n leggere e a srrit‘crc, ma an-
che seguendo]: nelle loro difficoltà .
invitando]: a perseverare nel loro
lnt'oro e a non lormar—i ai primi
orlat‘oll.
La loua contro l'analfabetisrno va
rontlotta a fondo: ('lle opni circolo
si impegni in questo nuovo anno di
lavoro ad aprire almeno una scuola
festiva o serale e a curarla c man-
tenerla. Se l'U.D.I, riuscirà mi or-
ganizzare bene questa campagna a-
vr'a fatta fon: al paese un gran par»
so sulla via della ricostruzione.
LUIG’M Cono
I PACCHI
DALL'AMERICA
Abbiamo scritto agli ome-
rtieoni o italo-americani amici
dell'Italia e abbiamo chiesto
loro di aiutare i nostri piccoli,
di aiutarci a dar loro un pò
di gioia e un 9o di confmlo
dopo tanto sofferenze. E ades-
ro cl giungono I primi pacchi:
I'aprirli è anche per noi
una gioia. Ci sono ionio co-
sette belle e utili, copertine
di lono - giacchemnl - cal-
zol o, e poi un bel sapone -
un po’ di zucchero, urto mi.
nostrino, una scatola di cacao.
Agli omicl d'America dl-
ciomo: Groilo, o nomo delle
mamme o dei bimbi d’Italia.
L'U.l1l.iAl. CONGRESSO DEL C.L.N.A.l.
Il Gong-rosso dei C.L.N.. te—
nutosi a Mlilano nei giorni 31
agosto e I. settembre, è stata
una seria aï¬ermazione della
volontà unitaria e ricostrut'tiva
delle forze politiche italiane.
Dalla ‘ Democrazia Cristiana
ial Partito Repubblicano, dalle
forze giovanili e quelle femmi-
nili, tutti hanno espresso il vi-
vo desiderio di lavorare uniti
come nella lotta' coni—r0 1’ 0p.
pressore, così nella eruzione
d’una nuova Italia, che assicu-
ri ad ogni cittadino bondizioui
possibili di vita nel campo e-
conomico, sociale, politico,
Questo accordo, al di sopra
delle divergenze di concezioni,
di indirizzi e di interesi è e-
spressione d’una realtà politi.
ca, che le forze estranee al m0.
vimento d'insurrezione e più o
meno direttamente responsabili
del fascismo, debbono ricono-
scere, valutare. accettare.
I C.L.N. testimoniano che
qualcosa di nuovo, di radical-
mente nuovo, già ora, prima
della Costituente,‘è avvenuto
in Italia, Ha detto giustamente
Pani nel suo discorso ai rap-
presentanti dei C.L.N. dell’Al.
in Italia: «I Comitati di Li-
berazioue Nazionale non sono
un contributo alla ricostruzio-
ne, ma la ricostruzione.
Invitato dal Comitato Cen-
trale del C. L. . una delega-
zione del Comitato d’Iniziativa
dell’U.D.I. di Roma ha parte—
cipato ai lavori del Gangi-esse.
Nina Barcellona. rappreskn-
tante dell’ U.D.I_ nel C. L. N.
Lombardo, nella sua qualità di
delegata ha pronunciato un dai.
scorso chiaro e conciso, pre-
sentando la situazione delle
donne oggi, inquadrata nella
situazione generale. Le brevi
parole della Barcellona sono
state però sufl'icenti per dimm
atrare quanto grande possa e5—
sere il contributo delle donne
nella vita del Paese.
Fin dal suo sorgere, l’ UDI
sia nell’Italia del Sud che del
Nord, ha collaborato stretta-
mente coi C.d.L.N
Ecco perché I’U.D.I. ila ae-
guito con particolare interesw
i lavori del Congrmso e per-
chè ha celebrato con soddisfa—
zione e con gioia, il successo
del Congresso stesso.
I C.L.N. continueranno i110-
r0 lavoro per il rinnovamento
e la ricostruzione dell'Italia e
noi come sempre collabore—
remo.
GEMMA Russo
DONNE
LINA MERLIN
Lini Merli" lece parte del movi-
mrruo operaio ï¬n dal 1921r La sua
ullivilli di prapflanndista_ di arguniz.
znlriu-V da allora. non ha mai cono.
srium nè incertezza. nè sosta.
La parliamo ideare ed organizzare
,ml
ai
il movimento lemminile a Padova,
una scuola Iestiva perle donne, una
biblioteca, un'Unioersità Proloulliar
la vediamo poi redallrice del Gior»
nolo "L’Eco dei Lavoratori", e
direttrice del Giornale â€La difeso
delle lavoratrici .
Desliiuita dal suo pasto d’inse-
gnante nel 1926. Lina Merli" [u
Condannato o mane da un tribunale
[mc-l'sm, ma la sentenza [u poi sorti.
mito da 5 anni di conï¬na; arrestata
al suo ritorno dal conï¬na, rilascia-
la poi, non si asienlte in seguito dal
collaborare o tulle le [arme di lotta
miri/mista e muinaziua.
Su nel Nord Lina [Merli]! ha [alla
parte del Continuo Direttivo dei
CID.D.; perciò le chiediamo di dirci
qualcosa del lavoro dell’U.D. nel— '
l’Italia SettentrionaIr, .
,_ Ho lasciato le compagne in
pieno Ierwre di Opere. Sono certa
clic il 10m apporto in ogni C.L.N.
periferico o Nittrale, come in ogni
altro organismo, è apprezzatissima.
— E quale è la tua opinione sul
lunzìanamenlo della nostra Unione
nel Centro-sud?
i Le compagne sono piene
zinliue e di buona volontà . L'U.D.l.
dovrebbe perciò essere aiutata in
modo concreto, specialmente nel
campo assistenziale ed in quello
scolastico, dove l’associaziaie deve
intervenire al più presto van i cri‘
tPri di rinnovamento ai uuuli x'ispi-
rn il suo programma.
——> Credi che potrà dare un efï¬â€™
CaL‘e apporto alla ricostruzione?
Disponewdo di mezzi materiali
l’U.D.I. potrà dare pieno e sollecita
esecuzione ai suoi progetti con quel-
lo spirito di prutîcilà e di economia
che distingue k donna.
— L’U.D.I. si uliermerà secondo
re nel annpo ùuernazitmale?
— Certamente. Colleganlnsi od
aloe associazioni permeale della
stesso spirito, la sua influenza si la-
rà sentire nel mando con lo SCOPO
altamente umano di jar proccd’"?
i popoli per le vie della pace 129150
il progresso.