Numero 8 del 1944
Natale a Regina Coeli
Testi pagina 2
2
NOI DONNE
SGUARDI SUL MONDO
Natale 44, Ancora un Natale di guer'a.
il quinto di una guerra che secondo gli
stratega tedeschi doveva essere la x guer—
r9. lampo ).
I nostri partigiani lo ce‘ebrzrann') sul—
le montagne. J nostri menzione-w .ir1 .lnn-
tam campi di prigionia alleati‘ i nostri
deportati dietro il nlo spinato dei campi
di concentramento tedeschi.
Fronte orientale
E intanto la guerra continua. L'avan—
zata so ietica in Ungheria ha raggiun—
to la s a fase culminante giorni scorsi
con la. conquista di tre caposaldi tede-
schi che scardinava la linea nazista e
apriva la strada del lago Balaton. Avan—
zando di 19 chilometri in 24 ore le trup—
pe del III i’ronte ucraino si spingevano
a 60 chilometri dalla frontiera arstriaca
ed iniziavano un vasto movimento aggi-
rante tendente a tagliare ai tedeschi le
vie di scampo a ovest di Budapest. La
capitale ungherese è in ?amme e sotto
l'intenso Iuoco delle artiglierie sovietiche
il nemico inizia la ritirata abbandonan-
do i i'eriti. armi e munizioni mentre
l'aviazione russa insegue le colonne te-
desche sulla strada di Vienna.
Fronte' ooolden tale
In Occidente le armate del generale
Eisenhower si incuneano lentamente ma
metodicamente nel cuore industriale
della Germania, scardinando metro a
metro la linea Sigfrido, la potente 11-
nea difensiva tedesca alla frontiera
francese. Le aviazioni alleate martella—
no senza tregua i centri della Germania.
L'offensiva aerea del giorni 6. 7, 8 e sta-
ta la più grandiosa dall'inizio della
Guerra.
Preda di Ravenna
e di Faenza
'In Italia la Apresa di Ravenna e stato
il tatto più importante della quindici-
na. La città è caduta dopo un aggira-
mento di nove giorni per superare la
fascia difensiva tedesca tra il Lamone
e il Mentone, ed è stata cosi salvata da
una lotta chelavrebbe distrutto gli ine-
stimabili tesori d‘arte della ridente cit-
ta romagnola.
Faenza è stata anch'essa conquistata
e la via Emilia tagliata.
Patto Franco-Sovietica
Sul plano internazionale il- fatto più
importante è stato il patto di alleanza
e di mutua assistenza stipulato a M0-
sca tra l'URSS. e la Francia. Le con-
versazioni sono state caraterizzate da
una perfetta identita di vedute e dal
più sincero desiderio di una stretta cole
laborazione tutta. tesa attualmente al
proseguimento della guerra ed all’orga»
nizzazione della pace e per prendere nel
”r
i’uturo tutte le misure necessarie per
proteggere l’Europa da nuove aggres-
sioni.
Crisi min'sterlnle
Sul piano nazionale in crisi ministe—
riale in Italia si è prolungata per quin-
dici giorni e si è risolta con la parte—
cipazione di quattro dei sci partiti che
.mrnrmnn .i‘ Jinmttatn 411 J‘ilmrzzfonp .Na —
zioanale ma l'astensione del Partito So—
cialista e del Partito d’Azione non in-
crina la compattezza dei Com'tati di
Liberazione che restano la vera espres»
sione della volontà popolare.
Giuliana Nenni
SOMMARIO
Sguardi sul mondo.
Natale a. Regina Coeli.
Bisogna r’aprire le scuole.
La luna è tramontata.
{romanzo di John Steinbeckì.
Sullo schermo. . î
Il prima convegno femminile sin—
dacale.
Natale 1944.
Il regalo di Natale.
(novella di Henry1.
Nuova gioventù d’Italia. ‘
Per il ritorno dei prigionieri. I
Vita del movimento.
l
' Uf?cio Postale.
La moda.
PER Il. NATALE llIîl PIIIIIIILI
All'appello lanciato dall’Unione Don—
ne Italiane ai Romani per offrire un
pranzo ai bambini poveri. molte molte
i'amiglie hanno risposto con un senso
di solidarietà umana veramente com-
movente. Ogni giorno numerose mam-
me. che forse più sentono la tàistezza
di tanti bimbi abbandonati e senza un
affetto durante queste teste natalizie.
ma anche molti padri sono venut‘ alla
nostra sede per avere dei bambini a
pranzo nel giorno di Natale.
Altre signore si sono offerte addirit-
tura di tenere un bimbo chi per una
settimana, chi per un mese; altri di ve-
'stire completamente qualcuno di questi
bimbi che si vede ancora ora. quando
gia il freddo dell’inverno e inoltrato. a
piedi scalzi e con i vestiti lacerii Molte
lettere pure ci sono giunte: accanto al-
l'offerta di persone più aglate abbia-
mo ricevute oi'l’erte timide di operai. im-
piegati, quasi paurosi di non poter of—
frire pranzi succclenti. ma fatte con
tale bontà e soprattutto con un tale
senso di solidarietà umana in questo
momento cosi triste. che abhiamc sen-
tito di apprezzarle maggiormente.
Nei nostri circoli poi è ancor niù evi—
dente questa spontaneità dell’offerta
Ogni famiglia ha trovato nella 51m ca.-
sa. pure dopo quattro anni di guerra.
un oggetto. un indumento. un paio di
scarpette da offrire all’Unione Donne
Italiane. Con pazienza le nostre aderen—
ti si sono messe a cucire. a rabherciere.
a rimodernare tutto ouesto materiale
raccolto e ne sono venute fuori scarpet—
te per neonati cam‘cine. calzrnc'n‘. cal—
zette: tutto ciò. insomma che mio esse—
re utilizzato dai nostri hìmbi. Hanno
fatto veri miracoli, le nostre amiche. E
noi ne siamo grate di cuore.
Maria Romita
NAÌALLA DKINA (OLII
Siamo giunti ad un altro Natale: un
anno e passato. Un anno che rimarrà
sempre vivo nella nostra vita Un anno
di dolori e di attesa.
L0 ricordo come se fosse o gi quel
giorno: è stato uno dei piu nos'a'glci
ed accnroti ner noi prigionieri del 31'
brnl‘f‘IO tedesco
ù‘cpu mm; iìmìsìr?î?î il Cappellano
delle carceri ottiche (I’ll Comando tede-
gqn di via Tasso cho almeno ‘n quel gior—
no santo venga celebrato una Messa e
che noi vi nossiamo assistere
Un nicmln altare da campo viene im-
provvis?m al pian trarrnrin della vasta
cor‘iî". Un gru-ondate anch'egli cni'cera‘o
polit' cn cervo in MM" o l no‘i'liott' te' e.
schi ci fanno necìre d'ìl'e celle e'i a“inea—
re sulle iunnhe balconata intnr'w dei
quattro piani che circondnn" il braccio
Per 'a nrim'a volta ci vcd' a'nn tutti
(1' vmn siam/1! settecento o. niu E’ un
mnmowtn indimenticabile. Noi dnnnn al.
zi'??n il mnn o Guardiamo 1 nostri co"!-
nnwni. ?n lassù all‘ultimo o‘ano Sono
tanti,“ nnr la maggior Mrto eiovani e
stanno ormonale“ a'h- balconata, in si-
[971'170 Quanta gioventù che soffre'
Sipmn gunrlìn? a vista dai nnlizintu
con fucile mitrael‘n'nre: umihito ulial—
siasi cenno o oualsiasi richiamo. Ciono-
noetante mamme mogli. sorelle riescono
a farsi notare dal loro cari. Un na'c”s‘o
cenno di saluto. uno sguardo appassio-
nato. un bacio mutn mandato con le lab-
bro tese n con la. mano.
Preaninmn mentre hr'rime che. inutii-
mente vorremmo trattenere bagnano le
nostre guanciv Ma i tede’chi non debbo-
no vederle e chiniarnn giù il capo e na—
scondiamo il v‘îso con 1a sciarpa o il faz-
zoletto.
Le note tenui di un armonium lonta—
no. suonato da una man" che ro?rc con
noi accompagna le preghiere del sacer—
dote.
Dalla grande vetrata in tondo alla cor—
sia entra una pallida luce
a: Oremus >>... preghiamo per i nostri
cari. ne.“ cnmnazni morti. per la strazia.
ta nostra Patria.
All'ordine. imnerioso di rientrare rl-
SD?nde dall’alto il rabbioso abbaiare di
un cane... E' un nnttro inoovnito compa—
Zhn dell'ultimo nîano... Risate nostre: è
l'unica "ma allegra... nni le porte delle
fredde ce‘le si richlildnnn.
Il Natale a Regina Cneii è finito!
Emilia Delgros'
Sunu i vomlim liresso il Cmnivum d‘lruz .
IÎI'M tIoN‘l/n'ana del’p nanna [III/inne vin II'
NuI-rvmhrr. l-H Rmnm l'amor-"I0:
Emilie dal Secondo Risurgimenio
d’lialia -'l.ire 2
e l‘onuscolo:
I.e llnnno Italiane hanno dirilin
al mio . Lire 3
n rum di:
UNIONE DELLE DONNE l’i‘Alvnw‘ co-
VII'I‘ATO F".\1\II\II.F l)F)|l\ IJEMUCR.
ZH (lRlS’l‘l\\-\ a -\|.I,E»\\Z\ mm Si I--
I"'{v\Gl() ,. GRI'I’PU l"F,.\I.VII\IIF. DEL
l’\RTIT(I RÉI'I IiBIl(Z\\0 ,_ l‘EIHÉRL
.ZHHF, IT‘\|.|.\\\ I.\IIII1Îv\'IE DH’HHH'
TE ISTITUTI SI PERIURI IIÎIIIJISI.
I IIrn/ri rmnimli prur-im -'uli 1’ i "miri (i!
cali sono inuiml u rilîmn’ "Ii upmwli u! pi"
,mm i. qu/lomhrli' Iurpanu'n L
Imiu‘mno innllre mm- lp nmn—e Iellrici u
lur ?rmun- «I più yrtm numr'ru di (Imlnc Ì"
mi . no pubblîrwlu xu’ n. 5 0 sul n. 7 p ml-
l'npusrnlu: [.0 4......0 numm hanno usnuq 1.
voln_ pregando!» {Ii lurnvh. mrrrwuirr IÌ"""'
1d 15 “muoio.