Numero 1 del 2008
Siamo in movimento
Testi pagina 19
cittadina dell'operoso, chiuso e forte-
mente xenofobo nord est è quello che
salta subito agli occhi quando si per-
corre il quartiere che sorge accanto al
perimetro dove potrebbe nascere la fu-
tura base militare Usa, un ordinato e or-
dinario quartiere le cui strade portano
tutte, con sfrenata fantasia, i nomi degli
aeroporti italiani: via Ciampino, via
Fiumicino, via Linate, via Malpensa ec-
cetera.
Ogni villetta di questo quartiere, nes-
suna esclusa, per la stragrande maggio-
ranza occupata da nuclei familiari che
mai si sarebbero sognati di aderire a
qualsivoglia campagna politica, spe-
cialmente una campagna che può esse-
re annoverata dentro l'abusata catego-
ria tutta giornalistica del 'no-global', ha
nel giardino una bandiera sulla quale
campeggia l'insegna No Dal Molin. E
anche ammesso che la maggior parte di
queste persone sia soltanto interessata
al suo spazio privato, al non avere la
rogna della grave ed invasiva presenza
inquinante socialmente, acusticamente
e ambientalmente di una base militare,
e magari se si trattasse di un altro luo-
go non muoverebbe un dito per impedir-
lo, il risultato ottenuto da questo movi-
mento, e da queste donne in particolare
è enorme.
La loro semplicità, la loro grazia nel-
l'esporre le ragioni dell'essere uscite dal-
le case tranquille per mescolarsi con i
giovani dei centri sociali, con i sindaca-
listi, con l'attivismo ambientalista na-
zionale e internazionale, con le Donne
in nero, con le femministe, per alcune di
loro soggetti fin qui estranei o comun-
que non facenti parte della formazione è
la vera e grande novità che salta subito
agli occhi. Assenti dal loro percorso i
tradizionali dispositivi ideologici (de-
stra/sinistra, nemico/amico, noi giusto
loro sbagliato) le donne No Dal Molin
hanno incluso la gente comune perché si
sono fatte capire non dalle minoranze
militanti, ma dai vicini di casa, spez-
zando il mortifero ciclo della reclusione
dei soli attivisti, perché hanno parlato
con il linguaggio del quotidiano, della
preoccupazione, della cura e dell'amore
per lo spazio comune e pubblico, dando
prova di tenerci e di considerarlo altret-
tanto importante così come chiunque
tiene e protegge quello privato.
C'è molto di più, in quello che si sta
consumando a Vicenza, rispetto all'op-
posizione pur giustissima alla costruzio-
ne di una ennesima base militare: c'è la
ricerca di parole e modi inclusivi e non
solo contrappositivi per creare consenso
sulle ingiustizie e i pericoli causati della
militarizzazione del territorio, e per
traslato delle menti; c'è il superamento,
rispetto al no necessario dell'inizio, del-
la negazione per costruire aperture, dei
sì pieni di progetti, di comunità, di spe-
rimentazione e contaminazione di prati-
che e linguaggi; c'è la promessa di pra-
tica politica che lavora su obiettivi, che
include e non separa su base ideologica
o di tessera. Fragile, certo, questa speri-
mentazione delle donne del Presidio, e
di incerto esito, visto l'entusiasmo con il
quale il governo di centro sinistra ap-
poggia la costruzione della base milita-
re a Vicenza. Ma anche i fiocchi di neve
sono lievi, uno per uno; eppure insieme
danno vita alle candide e solide coltri
che qui, per molti mesi, coprono il pae-
saggio.
noidonne gennaio 2008 19
L'Italia che frana
Sono oltre 5.500 (su un totale di 8.101) i comuni italiani in-
teressati dal fenomeno delle frane. Questo il quadro emerso
dal Rapporto Apat sulle frane in Italia. Il nostro Paese risulta
fortemente interessato dal fenomeno sia a causa dell'assetto
morfologico (circa il 75% è, infatti, costituito da territorio
montano/collinare) sia a causa dell'attività antropica. Dal do-
poguerra ad oggi si è assistito ad una crescente espansione
del tessuto urbano in aree spesso instabili. Negli ultimi 50
anni le vittime per frana ammontano a 2.552, più di quattro
vittime al mese.
Il Parco più bello d'Italia
E' l'Isola Bella Borromeo di Verbania (Stresa) il vincitore del-
l'edizione 2007 del premio "Il Parco Più Bello d'Italia". L'isola
ci rappresenterà all'edizione 2008 del concorso "Il Parco più
Bello d'Europa".
Efficienza energetica
Dal Secondo Rapporto Annuale dell'Autorità per l'energia
emerge che, nel periodo 1° giugno 2006-31 maggio 2007,
grazie all'utilizzo di lampadine ed elettrodomestici a basso
consumo, sistemi di regolazione automatica nell'illuminazio-
ne pubblica, teleriscaldamento, pannelli solari e alla sostitu-
zione di vecchie caldaie e scaldabagno il Paese ha risparmia-
to 611.529 tonnellate di petrolio.
Parco della Val d'Agri
E' ok del Governo al Parco della Val D'Agri in Basilicata. Il Par-
co sorgerà accanto ad un importante giacimento petrolifero
che produrrà circa 900 milioni di barili. Il territorio è in gran
parte coperto da superfici boschive: querce nella zona Nord
(Alta Val d'Agri) e roverella nel versante settentrionale della
zona Sud (Lagonegrese), dove la morfologia più dolce ha per-
messo una più diffusa presenza antropica principalmente de-
dita ad attività agricolo-pastorali.
Postini in quadriciclo
Al via il progetto sperimentale europeo che andrà avanti per
30 mesi a Perugia. I postini della cittadina umbra sono stati
dotati di quadricicli omologati per due persone capaci di
muoversi con agilità e a basso impatto ambientale.
Silenziosi e più sicuri dei motorini, i quadricicli prodotti dal-
la Ducati Energia hanno un'autonomia di 50 chilometri con la
trazione elettrica e di 300 con quella ibrida. Dopo l'esperien-
za di Perugia, la sperimentaziopne passerà a Bruxelles e a Bu-
dapest.
Eco-bottiglia per l'acqua minerale
Arriverà sul mercato quest'anno la bottiglia d'acqua minerale
in mais. La nuova tecnologia cambierà il modo di vendere
l'acqua minerale: biodegradabile al 100%, la bottiglia si smal-
tisce in 80 giorni e non lascia alcuna traccia.
di Barbara Bruni
sono tante le donne che da mesi animano il comitato che si
oppone all'ampliamento della base militare. E stanno
sperimentando la contaminazione di pratiche e linguaggi