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Numero 8 del 2009

Ozio pigrizia tempo libero


Foto: Ozio pigrizia tempo libero
PAGINA 19

Testi pagina 19

di unificazione è iniziato più di 50 anni
fa e che, pur sentendo continuamente
nominare il Trattato di Maastricht e gli
obiettivi di Lisbona, sono proprio in po-
chi a sapere che cosa questi accordi
hanno significato per tutti noi. La scuo-
la, a parte proporre concorsi e percorsi
istituzionalizzati e un po' ingessati, non
ha tra i suoi obiettivi quello di formare
una coscienza europeista, i grandi flus-
si di comunicazione - almeno in Italia -
prediligono anche nello specifico il gos-
sip della dimensione della zucchina, gli
strilli sugli scandali di qualche euro-
truffa o il rilancio delle dichiarazioni uf-
ficiali di macro-politica e trascurano
l'informazione di dettaglio su specifici
provvedimenti.
L'Europa, da parte sua, lo sforzo di
comunicare la fa, tenendo tutti i giorni
una conferenza stampa e dispiegando
una 'potenza di fuoco' multimediale che
non trascura nulla: da youtube a inter-
net a un canale televisivo satellitare
(Europe By Satellite).
Nonostante ce la metta tutta, l'Euro-
pa rimane distante dai cittadini e, come
sottolineano a Bruxelles, "anche questa
tornata elettorale è stata una somma di
elezioni che non ha suscitato un dibatti-
to paneuropeo, scandita da 27 campa-
gne elettorali fortemente influenzate dai
problemi nazionali". Un elemento, que-
sto, che forse ha logorato l'interesse in-
ducendo i cittadini all'astensione.
Gli osservatori sostengono a tal pro-
posito che a pesare sono stati soprattut-
to i nuovi 10 Paesi, mentre in altre na-
zioni la percentuale dei votanti è addi-
rittura aumentata come nel caso di Bul-
garia, Danimarca, Svezia, Lettonia e
Finlandia. Si conferma in tutta la sua
'originalità' la situazione dell'Italia, che
negli anni appare essere transitata di-
rettamente da "un'adesione passiva al-
l'euroscetticismo".
tra euroscettici e destre montanti, la flebile speranza del
nuovo Parlamento è qualche donna in più
noidonne luglio/agosto 2009 19
Informazione e opinioni
Secondo un'indagine del Censis, è la televisione il principale mezzo di formazione delle opi-
nioni politiche e, dunque degli orientamenti e comportamenti elettorali.. Solo un quarto
degli elettori si è affidato ai giornali mentre solo una minoranza del corpo elettorale naviga
in internet per decidere.
L'indagine rivela che durante la campagna elettorale il 69,3% degli elettori ha formato la sua
scelta attraverso le notizie e i commenti trasmessi dai telegiornali. I Tg restano il principale
mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al
76%), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1%).
Al secondo posto si piazzano i programmi televisivi di approfondimento giornalistico a cui
si è affidato il 30,6% degli elettori. Si tratta soprattutto delle persone più istruite (il dato
sale, in questo caso, al 37%) e residenti nelle grandi città, con più di 100.000 abitanti (con
quote che oscillano tra il 36% e il 40%), mentre i giovani risultano meno coinvolti da que-
sto format televisivo (il 22,3% nella classe d'età 18-29 anni).
Al terzo posto la carta stampata: i giornali sono stati determinanti per il 25,4% degli elet-
tori (il 34% tra i più istruiti, e il dato sale ad oltre un terzo degli elettori al Nordest e nelle
grandi città e raggiunge il 35% tra i lavoratori autonomi e i liberi professionisti).
I canali Tv ''all news'' sono stati seguiti dal 6,6% degli italiani prossimi al voto (soprattutto
maschi, 9,3%, e più istruiti, 10,2%). Solo il 5,5% si informa attraverso i programmi della
radio, il cui ascolto è apprezzato soprattutto da artigiani e commercianti, liberi professioni-
sti e lavoratori autonomi (12,1%).
Il confronto con familiari e amici orienta il 19% degli elettori, in particolare i più giovani (18-
29 anni 26%), residenti nel Mezzogiorno (22,2%) e nei centri urbani minori (città con
10.000-30.000 abitanti 22,5%).
Il materiale di propaganda dei partiti (volantini, manifesti) è stato usato dal 10,9% degli elet-
tori, con una punta di attenzione al Nordest (17,4%). La partecipazione diretta alle manife-
stazioni pubbliche dei partiti smuove l'interesse di una sparuta minoranza di elettori: solo il
2,2%, che diminuisce ulteriormente tra i più giovani (18-29 anni: 0,7%).
Internet, a differenza di quanto si poteva immaginare, non sfonda nella comunicazione poli-
tica. Durante la campagna elettorale solo il 2,3% degli italiani maggiorenni si è collegato ai
siti web dei partiti per acquisire informazioni e solo il 2,1% ha visitato blog e forum di dis-
cussione. Un dato che aumenta solo tra gli studenti: il 7,5% si è collegato ai siti Internet dei
partiti e il 5,9% ha navigato su altri siti web in cui si parla di politica.
Qualcuno ha ancora domande sul perché l'Italia è il paese del conflitto di interessi perma-
nente del premier Berlusconi?
Paola Pellegrini
DONNE A STRASBURGO:
quante, dove
Le italiane elette nel Parlamento
Europeo nel 2009 sono12. In base alle
incompatibilità e/o rinunce dei primi
eletti potrebbero arrivare a 16, pari al
22,2 %.
PDL (9 elette su 29 pari al 31%)
Roberta AGELILLI - Riconfermata
(alla quarta legislatura nel Parlamento
Europeo);
Lia SARTORI - Riconfermata (terza
legislatura nel Parlamento Europeo);
Cristiana MUSCARDINI* -
Riconfermata (quinta legislatura nel
Parlamento Europeo);
Elisabetta GARDINI - Riconfermata
(subentrata a Renato Brunetta nel
2008, già eletta nel 2006 alla Camera
dei Deputati);
Iva ZANICCHI* - Riconfermata (sub-
entrata a Mario Mantovani nel 2008);
Erminia MAZZONI - Neoeletta
(già deputata per due legislature nel
Parlamento italiano per l' UDC ha ade-
rito al PDL nell'aprile 2009);
Barbara MATERA - Neoeletta;
Lara COMI - Neoeletta;
Licia RONZULLI - Neoeletta
*entrano al posto di Berlusconi e La
Russa
PD (5 elette su 22 pari al 22%)
Patrizia TOIA - Riconfermata
(è alla seconda legislatura nel
Parlamento Europeo);
Rita BORSELLINO - Neoeletta;
Silvia COSTA - Neoeletta (già depu-
tata per tre legislature nel Parlamento
italiano e Assessora regionale)
Francesca BALZANI - Neoeletta;
Debora SERRACCHIANI - Neoeletta
LEGA Nord (1 eletta su 9 pari all'11%)
Mara BIZZOTTO - Neoeletta al
posto di Bossi nel NordEst.
Sonia VIALE potrebbe entrare in
base alle opzioni di altri eletti
IdV (1 eletta su 7 pari al 14%)
Sonia ALFANO - Neoeletta al
posto di Di Pietro
L'UDC non ha eletto
nessuna donna su 5 deputati
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