Numero 8 del 2010
Idee in viaggio
Testi pagina 19
17noidonne | luglio-agosto | 2010
FOCUS
IL FASCINO DISCRETO
DEL SACRO
D evoti o superstiziosi, penitenti o desiderosi di de-dicarsi al prossimo, alla ricerca di se stessi, di un con-
tatto più autentico con la spiritualità, con l’energia che
si sprigiona dai luoghi sacri. Il turismo religioso è un
settore in espansione con un mercato che muove più
di 300 milioni di persone l'anno e con un giro di affa-
ri di oltre 18 miliardi di dollari, di cui 4,5 generati solo
dall'Italia. Tutte le grandi religioni storiche prevedono
forme di pellegrinaggio che siano rituali, penitenziali
o devozionali. Anche se gli operatori economici del set-
tore tendono sempre più ad identificare il turismo re-
ligioso come una specie di sottocategoria del turismo
di massa, con relativi tour organizzati nei santuari si-
mili quasi in tutto a gite turistiche con accompagnatore,
è in crescita anche il numero di coloro che decidono
di affrontare un ‘viaggio spirituale’, un pellegrinaggio,
spinti dal deside-
rio di sperimentar-
si in una condizio-
ne diversa da quel-
la abituale per sco-
prire i propri limiti
e le proprie risorse,
o da una motiva-
zione spirituale o
religiosa, o dal fa-
scino per il cammino, per l’idea di questo modo anti-
co di spostarsi, a piedi.
Ecco le parole di una donna che ha percorso a pie-
di, in solitaria, 500 degli 800 Km che dalla Francia, per-
correndo tutto il nord della Spagna sulle orme degli an-
tichi pellegrini medievali, attraverso la Navarra, la Rio-
ja, Castilla-Leon e la Galizia, porta a Santiago di Com-
postela dove nella grande Cattedrale barocca riposa-
no, secondo la tradizione, le reliquie dell’Apostolo Gia-
como.
“Le motivazioni che mi hanno spinta a intraprende-
re questo pellegrinaggio sono varie. Sicuramente
c’era in me l’esigenza di staccare dalla vita quotidiana,
di prendermi una pausa ma ero consapevole di non vo-
ler fare una vacanza di riposo. Quando ho scoperto la
possibilità di fare il Cammino per Santiago di Compo-
stela ho capito subito che era la cosa giusta. Uno stac-
co completo dalla routine ma con uno scopo, una meta
da raggiungere. E poi avevo anche voglia di continua-
re una ricerca spirituale; c’era insomma una motiva-
zione legata al mio percorso cristiano. Sono voluta-
mente partita senza aspettative; mi ero detta che l’uni-
ca regola era andare avanti passo dopo passo. Proprio
come si usa dire tra i pellegrini quando ci si incontra
‘Ultreia’ (dal latino ultra=più ed eia=avanti). La rispo-
sta che ho avuto a questa filosofia di abbandono al cam-
mino è stata magica e di assoluta verità.”
vacanza sono stati 8 milioni nel 2000, hanno superato i 16 mi-
lioni nel 2008 e per il 2015 ne sono previsti 20 milioni. Nel 2008
i passeggeri in imbarco dai porti europei sono stati 4,7 milioni con
un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. E a chi so-
stiene che i pacchetti all inclusive, le comodità e le coccole offerte
ai passeggeri rispondono alle necessità di una popolazione obiet-
tivamente più anziana e quindi meno disponibile ‘all’avventura’
di un viaggio in autonomia, rispondono i dati: l’età media dei pas-
seggeri è scesa a 36 anni, contro i 47 di dieci anni fa e i 55-60
di venti anni fa. In un divertente articolo del 2005 Michele Ser-
ra, reduce da una crociera descritta con dovizia di particolari, si
chiedeva: “per capire meglio in quale secca ci si è arenati, sarebbe
da domandarsi se è davvero necessario, per essere felici, fare il
trenino al largo di Madeira”. A distanza di cinque anni non resta
che registrare l’inesorabile aumento delle persone che decido-
no di trascorrere il loro periodo di vacanza (da vacante=libero)
insieme ad altri 1500 sconosciuti in un luogo che riproduce il cen-
tro commerciale che ormai tutti abbiamo dietro casa. È troppo
malizioso pensare ad una consumo-dipendenza?
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