Numero 4 del 2007
Al centro dell'attenzione
Testi pagina 18
Per il 28% le discriminazioni sono in
aumento a causa della diminuzione dei
diritti sul lavoro, così come per il 28% si
percepiscono maggiormente a causa di
una maggiore conoscenza dei propri di-
ritti. Per il 24% ci sono come sempre,
mentre il 15% afferma che sapendo a
chi rivolgersi per un aiuto possono esse-
re eliminate. Solo per il 5% esistono in
alcuni settori ed in altri no.
Le discriminazioni raccolte dal son-
daggio del mese assumono ambienta-
zioni e narrazioni diverse, ma il più del-
le volte possono essere ricondotte ai fi-
loni classici.
Le penalizzazioni nell'accesso e nella
progressione di carriera ("mi sono senti-
ta discriminata ogni volta che - a pari-
tà di competenze - ero in competizione
con un collega", "anche se sono più bra-
va, scelgono sempre uomini", "mi si di-
ceva che avrei potuto fare figli, quindi
ero scomoda", "a volte essere intelligenti
è un handicap e non un vantaggio", "il
posto era per donne senza figli, e che
non avessero intenzione di averli nei
prossimi anni", del resto "i maschi avan-
zano più velocemente, e sono assunti
con livelli migliori", "i colleghi fanno
carriera, le donne con figli sono invitate
a dimettersi". La situazione poi peggiora
se si è unica donna - o una delle poche
donne presenti - in un ambiente maschi-
le, si può essere "esclusa dai momenti
decisionali, adibita a mansioni faticose
e complicate", "presentandomi per un
posto di montatrice, mi è stato detto
che, visto che ero carina, sarebbe stato
meglio se mi fossi occupata di pubbli-
che relazioni",)
La maternità e il lavoro di cura come
scusa di minore capacità/disponibilità
("con la maternità ho perso il ruolo diri-
genziale. Mi hanno fatto capire che non
sarei stata in grado di seguire a pieno ti-
tolo il lavoro, dovendomi occupare di
un figlio che prende tanto tempo..", "sta-
vo per diventare capo-reparto, ma con
la maternità sono stata punita e il posto
lo hanno dato ad altri", "con il part time
hanno dato il mio posto di responsabili-
tà ad un collega full time senza titoli. Il
ruolo impegna 18 ore ed io il mio part
time è di 28 ore alla settimana…", "con
la maternità, optando per il part time,
mi vengono assegnati lavori meno grati-
ficanti" quando poi non si scopre che "il
mio contratto non prevedeva l'assegno
per maternità")
Discriminazioni di tipo incrociato
("mi hanno collocata in pensione perché
non ho accettato un trasferimento cau-
sa malattia", "una collega audiolesa è
stata vessata: privata ripetutamente del
collegamento internet, esclusa dagli
straordinari, le hanno fatto ogni genere
di sopruso tanto non avrebbe potuto ur-
lare per rivendicare pari opportuni-
tà","come lesbica sono discriminata nel
lavoro, nel condominio dove mi nascon-
dono la posto e mi lasciano bigliettini
anonimi invitandomi ad andarmene,
nello studio dove sono stata isolata")
Le molestie, ambito ancora poco se-
riamente affrontato. Chi denuncia, spes-
so diviene oggetto di vessazione conti-
nua.
I suggerimenti individuati per ridurre
o prevenire le discriminazioni si indiriz-
zano verso:
- una maggiore conoscenza dei dirit-
ti ("diffondere la cultura delle pari op-
portunità", "informare e fare azioni pre-
cise", "fare leggi che realmente impedi-
scano che queste avvengano", "campa-
gne medianiche che entrino nei luoghi di
lavoro")
- controllare e punire chi non rispetta
le leggi di parità ("controlli incrociati",
controllare gli organici, i maschi e le
femmine nei diversi inquadramenti", "un
lavoro congiunto di organizzazioni sin-
dacali e consigliere di parità", "meno
sportelli, meno convegni, più azioni a
sostegno di chi subisce").
Molte donne hanno suggerito, anche
quelle che non denunciano discrimina-
zioni subite, di ribellarsi a questi sopru-
si, c'è poi chi chiede un forte impegno
delle poche donne che ricoprono ruoli di
potere al fine di promuovere vere politi-
che di genere. E se il 57% delle italiane e
il 55% degli italiani percepiscono com-
portamenti discriminanti nei luoghi di
lavoro (dati Eurobarometro, 2007), più
forte dovrà essere l'azione di contrasto
da attivare.
Conoscenza dei propri diritti, e dei
soggetti che possono aiutare la singola
persona nel combattere tali soprusi,
rappresentano una buona metodologia
per agire.
le risposte al domandone del mese raccontano le ragioni all'ori-
gine delle disparità di trattamento
Sondaggio di marzo
Per me le discriminazioni di
genere sul lavoro... Rosa M. Amorevole
aprile 2007 noidonne18