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Numero 6 del 2008

1948-2008: 60 anni di Sana e robusto Costituzione. Perchè cambiarla?


Foto: 1948-2008: 60 anni di Sana e robusto Costituzione. Perchè cambiarla?
PAGINA 18

Testi pagina 18

Daniela Valentini è stata nominataAssessora all'Agricoltura della Re-
gione Lazio nel 2006. Precedentemente
ha ricoperto ruoli importanti nell'ammi-
nistrazione comunale di Roma, diven-
tando, tra l'altro, con la Giunta Veltro-
ni, Assessora al Commercio. E' stata la
prima donna eletta Presidente di una
Circoscrizione della Capitale e ammini-
stratore dell'AMA, l'azienda che si oc-
cupa dei rifiuti e dell'ambiente nella cit-
tà. La sua importante esperienza politi-
ca ed amministrativa è stata sempre in-
trecciata all'interesse per il sociale e per
le donne in particolare. E' fermamente
convinta che più donne nella politica e
nei governi, centrali e periferici, potreb-
bero costituire un im-
portante elemento di
cambiamento e rinno-
vamento.
Lei stessa in qualche
modo è rappresentante
di questo cambiamen-
to: ha saputo coniugare
competenze ed atten-
zione ad un campo spe-
cifico -quello dell'agri-
coltura- dove come af-
ferma spesso, le donne
sono nell'ombra, e da
quell'ombra occorre
farle uscire, per valoriz-
zarle e per lo sviluppo
dell'agricoltura del no-
stro Paese.
Come si presenta l'occupazione fem-
minile nel settore agricolo del Lazio?
E' un'occupazione che negli ultimi 3
anni è cresciuta moltissimo a testimo-
nianza dell'impegno e della passione
che le donne mettono in questo settore.
Così come della loro fiducia in un futu-
ro di sviluppo e di crescita dell'agricol-
tura di cui il nuovo Programma di Svi-
luppo Rurale (PSR) rappresenta il prin-
cipale volano e strumento di rilancio
economico non solo del mondo agrico-
lo, ma dell'intera economia regionale.
Ad esempio, dopo anni di costante de-
clino, nel 2006 la presenza delle donne
in agricoltura è passata da 9 a 18mila
unità. Una crescita pari al 100% man-
tenutasi poi sostanzialmente stabile. Un
aumento dell'occupazione con caratteri
veramente strutturali. E questo vuol di-
re un valore aggiunto per il sistema eco-
nomico, considerando soprattutto il fat-
to che le donne guidano aziende di me-
dia e grande dimensione e tecnologica-
mente avanzate, così come il 60% di lo-
ro punta su coltivazioni biologiche ed
ecocompatibili. Sono inoltre attente al-
l'integrazione, dato che il 25% assume
spesso manodopera straniera. Il ruolo
delle donne si impone infine nelle attivi-
tà più creative e innovative come gli
agriturismo, le fattorie didattiche, la
vendita diretta e la biodiversità.
Insomma, donne di qualità che con
la loro scelta creano importanti sbocchi
occupazionali. E noi, lo scorso 8 marzo,
abbiamo voluto premiarle con il titolo
di Ambasciatrici dell'Agricoltura.
Il Comitato di Sviluppo Rurale della
Commissione Europea, ha approvato
nello scorso dicembre il Programma
di Sviluppo Rurale del Lazio predi-
sposto dall'Assessorato che lei rap-
presenta. Dall'analisi del Program-
ma emerge una grande attenzione
allo sviluppo dell'occupazione fem-
minile, in particolare rispetto all'im-
prenditoria femminile, che colloca la
Regione Lazio all'avanguardia ri-
spetto alla maggior parte delle Re-
gioni italiane. Cosa ha determinato
questa scelta? Quali sono le misure
specifiche del programma?
La scelta è stata determinata dal fat-
to che le donne, e assieme a loro i gio-
vani, sono il futuro di un'agricoltura più
moderna e competitiva. E per i giovani e
le imprenditrici che vogliono far nascere
nel Lazio nuove aziende agricole ci sono
circa 200 milioni di euro.
Un investimento strutturale che di-
venterà realtà con la pubblicazione dei
bandi del PSR prevista per il prossimo
30 aprile. E le stime ci dicono che po-
trebbero essere oltre 2000 le future
aziende nel Lazio. Abbiamo investito
così tanto su di loro per creare nella no-
stra regione imprese che siano solide e
capaci di competere sui mercati nel lun-
go periodo.
Il PSR stanzia infatti 74 milioni di
euro per il primo insediamento, pari al
12% dell'intera programmazione, e cir-
ca 140 milioni che fanno parte di un ap-
posito pacchetto di misure destinato
proprio alle nuove imprese giovanili e
femminili. In tutto un
ammontare complessivo
che sfiora il 30% delle ri-
sorse del PSR. E dei 200
milioni di euro, almeno
il 40% è destinato solo
alle donne.
Ciò significa che il
giovane e la donna che
vogliono aprire una
nuova azienda, possono
disporre non solo dei fi-
nanziamenti per l'inse-
diamento, ma presen-
tando un progetto inte-
grato accedono anche ai
fondi sia per gli investi-
menti strutturali (ricam-
bio generazionale, co-
giugno 2008 noidonne18
Contadine? No imprenditrici
Intervista a Daniela Valentini
Alice Casali
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