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Numero 8 del 2009

Ozio pigrizia tempo libero


Foto: Ozio pigrizia tempo libero
PAGINA 18

Testi pagina 18

luglio/agosto 2009 noidonne18
La nuova Europa, allargata a 27 Pae-
si con un totale di circa 375 milioni di
votanti, lo scorso giugno ha scelto: la
maggioranza dei suoi rappresentanti
appartiene al Partito popolare europeo
(cioè al centro-destra) e, oltre agli euro-
scettici, per la prima volta entrano nel-
l'europarlamento anche partiti xenofo-
bi. Alla prima seduta costitutiva, il 14
luglio, 736 eurodeputati si sono avviati
in un cammino complicato in cui gli in-
teressi nazionali si intersecano con quel-
li di partito e in cui ogni decisione deve
passare sotto le forche caudine della di-
plomazia, alla continua ricerca di equi-
libri tra gli interessi delle lobby e quelle
dei cittadini e della politica. La forma-
zione della nuova assemblea sovrana-
zionale presenta alcune novità che è il
caso di segnalare, a partire dalla per-
centuale media complessiva delle donne
elette, che è aumentata passando dal
30 al 35%. Scrutando all'interno di que-
sto dato generale, però, le differenze tra
i vari Paesi membri sono profonde. Per
rincuorarsi meglio iniziare dal 50 e 50
dell'Estonia se non addirittura dal sor-
passo delle elette sugli eletti di Svezia e
Finlandia. I clamori si spengono imme-
diatamente se si prendono in considera-
zione i fanalini di coda: Malta non ha
eletto nessuna donna, mentre Cipro per
la prima volta porta a Strasburgo 2 eu-
rodeputate. La nuova rappresentanza
italiana - che è passata dai 76 seggi che
aveva in precedenza agli attuali 72 in
base al Trattato di Nizza - avrebbe per-
so presenze femminili sia in
numero che in percentuale,
attestandosi su un 16% che è
suscettibile di incremento
(prevediamo fino al 22,2%,
divergendo dalle tabelle uffi-
ciali provvisorie che ci dan-
no al 25% ) per effetto delle
rinunce di eletti che si sono
candidati pur non essendo
eleggibili (ad esempio il Pre-
sidente del Consiglio Silvio
Berlusconi o i Ministri Bossi e
La Russa) o che non faranno
la scelta di rimanere eurode-
putati (ad esempio Di Pietro)
pur essendo eleggibili (inutile
chiedersi perchè si sono can-
didati: la logica impedisce di
comprendere le spiegazioni
ampiamente ripetute in cam-
pagna elettorale). Altro ele-
mento da annotare è che l'eu-
roparlamento è rinnovato
per i 2/3, fatto che non è po-
sitivo in sé poiché la poca
esperienza dei neoeletti può
giocare in negativo sul piano
della 'produttività' del lavoro
parlamentare. La conoscenza
dei meccanismi e delle proce-
dure, dei livelli di intervento
e dei passaggi informali e uf-
ficiali richiede tempo e per i
'novellini' (indipendentemen-
te dall'età anagrafica) orien-
tarsi nella giungla della bu-
rocrazia e degli equilibri rappresenterà
un lavoro impegnativo. La macchina
potente e pesante dell'Unione Europea -
che parla in 23 lingue, usa tre alfabeti e
decide in nome e per conto di 493 mi-
lioni di cittadini - legifera sulla concor-
renza, sulla libera circolazione di merci
e servizi e sulla politica monetaria, pro-
muove e condivide politiche sull'am-
biente e sul cambiamento climatico, sul-
l'energia e sulla sicurezza. Complessiva-
mente l'incidenza delle norme, delle rac-
comandazioni, dei regolamenti e delle
direttive sulla vita quotidiana delle per-
sone è molto più alta di quanto non sia
comunemente percepito. E questo è un
problema, considerando che il processo
La nuova Europa. Molto di destra
Elezioni 2009
Tiziana Bartolini
RAPPORTO percentuale elette al
Parlamento Europeo giugno 2009
Fatta salva la composizione del Parlamento Europeo
durante la tornata costitutiva del 14 luglio 2009
Fonte www.europa.eu
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