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Numero 1 del 2011

Il futuro in testa


Foto: Il futuro in testa
PAGINA 18

Testi pagina 18

4 FUTURO/Z

PENSIERI CREATIVI PEF

Cosa evoca la parola "futuro"? L0 abbiamo chiesto a...

FOCUS %\\' ÉN '



ELENA STANCANELLI

Per il futuro, su lunga scala e in ter-
mini totalmente ipotetici, credo che
il mondo si organizzerà secondo
comunità omogenee fondate su de-
sideri e bisogni, al fine di evitare il
conflitto; delle sorta di comunità V ’
autarchiche. Il mondo non sarà più
diviso secondo nazioni, troppo
complesse al loro interno, bensì secondo comunità che si
relazioneranno tra loro in base al continuo transito di per-
sone all’interno di esse: nell’evoluzione dell’individuo
cambieranno i bisogni, e di conseguenza cambierà la co—
munità di appartenenza.

Per il futuro dell’Italia, a breve termine, spero non esplo-
da tutta la rabbia che stiamo vedendo. Il problema italia—
no è che quelli della mia generazione, i quarantenni, non han-
no trovato il loro spazio e, di conseguenza, neanche i loro
figli ventenni. I giovani oggi, per avere un ruolo, non de—
vono più ‘uccidere il padre’ per diventare adulti, ma ‘uc-
cidere’ il sessantenne, perché è lui che detiene i posti di co-
mando. E la rabbia degli studenti è determinata dal fatto
che in Italia si stia mettendo in discussione il sistema stes-
so di democrazia, nel quale credo profondamente. C’è l’idea
che tutto ciò che accada sia finto, che niente possa incide—
re sul reale, ed invece è possibile l’esatto contrario, è pos-
sibile contare, è possibile incidere. Non si è alieni, anche se
tutto ciò che ci circonda ci farebbe pensare il contrario.
Per quanto riguarda le donne, per me è fondamentale la fac-
cenda delle quote rosa, e lo sostenevo da prima che diven-
tasse un tema caldo. Credo che la situazione delle donne non
cambierà fin quando non ci saranno donne negli alti posti
di comando, di potere.

Un consiglio per il futuro? Raccontare.

L’impatto più importante ottenuto da Wikileaks credo sia
stato proprio quello di aver raccontato. E per quanto riguarda

0 noidonne | gennaio | 2011



il nostro Paese, credo che sia talmente tanto un laborato-
rio di follia che valga la pena raccontarlo e bisogna essere
totalmente lucidi per farlo. In questo momento è come se
fossimo al fronte ed è fondamentale riuscire a dirlo, facendo
conoscere la realtà.

È mancato il racconto in questo Paese, dobbiamo rico-
minciare a farlo.

CATHERINE SPAAK

È certo un momento difיִcile per pen-
sare al futuro e per parlarne. E pen-
so soprattutto ai giovani, ai quali non
stiamo dando nulla di quanto meri-
terebbero. Ad essere sincera non
vorrei davvero avere vent’anni oggi,
con tutte le incertezze che permea-
no quest’epoca e con la crisi che la sta
devastando.

Un consiglio? Non credo di essere la
persona più adatta a darne uno, ma
se dovessi indicare un riferimento in
questo momento raccomanderei senz’altro l’etica. Intendo
dire il bisogno di riscoprire e conservare dei valori etici ades—
so, evitando di abbandonarsi al caos circostante. Etica e va-
lori come una necessità di vita, pubblica o privata che sia.



SIUSY BLADY

Io ho un’idea particolare del futuro, che è addirittura un
mio programma e si chiama ‘futuro arcaico’. Arcaico pro-
prio perché il futuro ritorna e ritornerà. E anche perché
in realtà bisogna guardare indietro per andare avanti, e
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