Numero 11 del 2007
Stop femminicidio
Testi pagina 17
noidonne novembre 2007 17
delle evidenze scientifiche oggi disponi-
bili per dare cure appropriate ed effica-
ci ai diversi bisogni. Si profila una rior-
ganizzazione dei ruoli dei medici e del-
la professione ostetrica. "Quello che pro-
poniamo è un'attribuzione dei ruoli al-
l'interno della equipe multiprofessionale
rispondente agli ambiti di autonomia e
di responsabilità definiti dalle normati-
ve vigenti e siamo impegnate ad imple-
mentare modelli assistenziali incentrati
sulle pratiche di dimostrata appropria-
tezza ed efficacia. La figura professiona-
le di riferimento per la gravidanza fisio-
logica è indubbiamente quella ostetrica
perché è in grado sia di seguire tutte la
fasi della maternità sia di assicurare al-
la donna una presa in carico precoce e
continuativa durante tutto il percorso
della nascita. Studi scientificamente ac-
creditati hanno evidenziato che la con-
tinuità dell'assistenza si è dimostrata ef-
ficace nel miglioramento degli outcomes
materni e neonatali. Rispetto alla presa
in carico precoce e continuativa i dati
della letteratura confermano che le
cause di rischio ostetrico non sono solo
di natura biologica e sono correlati a
variabili di ordine sociale e culturale
della donna; l'ostetrica, all'interno dei
processi di relazione che instaura con la
donna, è in grado di ascoltare i bisogni
e di individuare i fattori influenti sul de-
corso della gravidanza e del parto che
un ginecologo, per diversa competenza,
non è preparato a riconoscere. La natu-
ra di questo approccio incentrato sulla
donna, viene dai paesi anglosassoni,
dove il modello di assistenza è detto
'one to one' e garantisce una presa in ca-
rico precoce e continuativa". La situa-
zione italiana è molto diversa. "In Ita-
lia, nonostante le normative che da an-
ni contribuiscono alla definizione del
percorso nascita e fatta eccezione per
qualche esperienza di eccellenza, conti-
nuiamo a registrare uno scollamento tra
le attività del territorio e dei punti na-
scita e, quindi, una discontinuità ed
una parcellizzazione delle cure e della
presa in carico della donna: c'è chi la
vede durante la gravidanza, chi al mo-
mento del parto e chi dopo, come se gli
esiti del processo riproduttivo non fosse-
ro il prodotto di quello che avviene nel-
le sue diverse fasi, compreso il rapporto
madre-figlio". I consultori in tal senso
avrebbero dovuto avere un ruolo deter-
minante. "In un'ottica di lavoro di equi-
pe nel quale ciascun professionista è
chiamato a svolgere il proprio ruolo, al-
le ostetriche, sulla base di quanto defi-
nisce la legge 42 del 1999, è attribuita
autonomia e responsabilità diretta in
funzione di quanto definito dal profilo
professionale, dal codice deontologico e
dagli ordinamenti didattici. Emerge
inoltre il problema, quale vera emergen-
za nei servizi per la maternità, di una
dotazione organica di ostetriche con-
grua a garantire una presa in carico pre-
coce e continuativa alle donne che han-
no anche diritto ad una informazione
completa, corretta ed adeguata, in mo-
do che possa esser loro assicurato un
ruolo primario nelle scelte di cura. E'
inoltre importante che le donne siano
consapevoli del fatto che al di là di ogni
livello di medicalizzazione della gravi-
danza e del parto, il 5% di rischio alla
nascita rimane incomprimibile".
il convegno internazionale "L'arte ostetrica.
Nuove prospettive per la nascita" svoltosi a Castiglioncello
a fine ottobre ha messo a confronto le esperienze e
i modelli organizzativi di vari paesi nell'accompagnamento
alla nascita. In Italia le leggi ci sono, ma…
Obiettivo Lavoro
La cooperativa “Trama y Raiz”,
un’esperienza di solidarietà internazionale:
Nell'ambito delle iniziative di Responsabilità Sociale, Obiettivo Lavoro ha
preso parte a un progetto di cooperazione e solidarietà internazionale
realizzato nella Baixada Flumanense, all'estrema periferia di Rio de Janeiro. Il progetto
'Sostegno e valorizzazione di giovani donne a rischio' è reso possibile da tre Ong italiane
(ISCOS CISL, NEXUS CGIL e GVC) in colla-borazione con due Ong locali, con la partecipa-
zione economica della Unione Europea e della Regione Emilia - Romagna.
Con questo progetto si vuole sviluppare un intervento integrato di genere, che include l'as-
sistenza e la prevenzione medica, la formazione professionale, lo stimolo per la crescita di
attività imprenditoriali femminili con l'accesso al microcredito, la tutela e l'accompagna-
mento di donne minorenni incinte, vittime di violenza o di abbandono.
L'area interessata dal progetto è fra le più popolose, con livelli di indigenza e vera e propria
mancanza di reddito drammaticamente alti, nota per gli elevati indici di violenza e corru-
zione.
In questo contesto, la donna ha, da un lato, un ruolo fondamentale in quanto unico rife-
ri-mento familiare e sociale, pur all'interno di un mercato del lavoro regolare che non riesce
ad assorbire l'offerta di mano d'opera non specializzata; dall'altro è spesso vittima di ab-
bandono e violenza. Il progetto vuole fornire strumenti alle donne, in particolare alle gio-
vani donne, per migliorare la propria condizione all'interno della società attraverso una se-
rie di attività quali:
assistenza alla salute della donna (ginecologia, odontologia, emergenza, psicologia
e assistenza sociale);
prevenzione delle malattie, con incontri e seminari;
incontri e seminari di educazione alla cittadinanza e ai diritti delle donne;
corsi di formazione professionale e inserimento nel mercato del lavoro;
erogazione di prestiti del fondo di microcredito;
accoglienza e reinserimento delle ragazze vittime di violenza o abbandono accolte nella
Casa das Meninas.
Nell'ambito del progetto, è stata creata la Cooperativa Trama y Raiz, che dà lavoro a una
trentina di socie le quali producono oggetti di decorazione per la casa e accessori per la ta-
vola, borse, ecc. Fra i prodotti della cooperativa, che usa materie prime locali, citiamo tes-
suti in lino puro e misto lino, in tonalità naturali che vengono abbinati ai fili e alla fibra
estratta dal tronco del banano. Il banano infatti dopo aver dato il frutto deve essere taglia-
to, lasciato marcire naturalmente, per dare nuovi germogli.
L'intervento di Obiettivo Lavoro ha consentito di dare lavoro, per diversi mesi, a circa 40
donne e alla cooperativa di sostenere investimenti in macchinari utili ad aumentare la capa-
cità produttiva e la presenza sul mercato, locale e non.
Padre e punto di riferimento di questa collaborazione è stato Enrico Giusti che ha speso
molti anni ella sua vita in Brasile per affermare i principi di giustizia uguaglianza, emanci-
pa-zione e pari opportunità in situazioni estremamente difficili. Enrico Giusti è mancato
im-provvisamente a Bologna nella notte fra il 4 e il 5 ottobre. Obiettivo Lavoro deve molto
a Enrico e vuole ricordarlo per la sua voglia limpida e coraggiosa di migliorare le cose, di af-
frontare con "normalità" situazioni drammatiche, di aiutare donne e uomini a ottenere una
vita più degna.