Numero 10 del 2007
50E50: il 13 ottobre tutte a Roma
Testi pagina 17
noidonne ottobre 2007 17
“Cosa c'entro io con la violenza al-le donne?" è il titolo del manuale
di prevenzione che Nondasola, associa-
zione che gestisce in convenzione la Ca-
sa delle Donne del Comune di Reggio
Emilia dal 1997, ha recentemente pub-
blicato con il contributo economico di
Soroptimist.
Il manuale è rivolto a insegnanti e
educatori allo scopo di illustrare come
Nondasola opera nella scuola e condi-
videre con loro le linee guida nell'ap-
proccio a questa tematica al fine di pro-
muovere quella azione di cambiamento
culturale indispensabile per contrastare
la violenza.
Nondasola lavora nelle scuole dal
1999. Il Progetto In-differenza continua
e si rafforza anno dopo anno per l'impe-
gno di un gruppo di donne diverse per
età, abilità, formazione ed esperienze
professionali.
Più di 2000 studenti/esse hanno par-
tecipato ai laboratori sperimentando
una possibilità di cambiamento che può
essere praticato da ciascuno e ciascuna
affinché non si perpetui la violenza di
un genere sull'altro.
Il desiderio di restituire valore ai per-
corsi promossi in questi anni nelle scuo-
le e la necessità di sottoporre a verifica
e confronto le riflessioni fatte trovano la
loro soddisfazione nella pubblicazione
del manuale che diviene strumento di
prevenzione utile proprio a partire dai
pensieri e dalle voci dei ragazzi e delle
ragazze.
Il filo conduttore è l'attenzione co-
stante alla dimensione sessuale e di ge-
nere, nei percorsi di costruzione del sé e
nelle dinamiche relazionali e affettive,
che può valorizzare le singole soggetti-
vità e ridisegnare nuove modalità di re-
lazione basate sul reciproco riconosci-
mento di valore, capacità e responsabi-
lità.
Le tematiche riguardano: il femmini-
le e il maschile, la violenza contro le
donne, la e le prepotenze e le donne
migranti.
Al centro ci sono le ragazze e i ra-
gazzi, a cui è stato offerto spazio di pa-
rola e di confronto a partire da sé, con
le loro riflessioni a conclusione di labo-
ratori dove, dando voce alle emozioni,
hanno esperito, anche attraverso un
piano metaforico, come comportamenti
apparentemente irrilevanti finiscano in
realtà per legittimare la violenza contro
le donne.
A quest'età è ancora possibile incide-
re sulle modalità relazionali favorendo
un confronto sul proprio essere maschio
o femmina, sulla violenza contro le don-
ne, sulla rigidità o flessibilità dei ruoli,
sul valore della differenza, sulla possibi-
lità di riconoscersi rispettando l'unicità
di ognuno/a.
Il manuale vuole essere un contribu-
to concreto in questo senso con obiettivi
precisi e una metodologia che molto de-
ve alla pratica politica del lavoro tra
donne e ha in sé una forte carica pro-
gettuale legata all'idea di cambiamento
indispensabile perché l'azione di preven-
zione possa dirsi efficace.
(Informazioni: www.nondasola.it)
Prevenire è meglio che...
Violenza di genere
il manuale di prevenzione
contro la violenza è rivolto ad
insegnanti ed educatori e mette
al centro i giovani
STRUMENTIConsapevolezza del sé
Diventare consapevoli della nostra corpo-
reità, di come vorremmo vivere e come ren-
dere concreti i nostri desideri, è un'impresa
complessa e tutt'altro che scontata. Tutte
le informazioni che riceviamo, che ci ven-
gono propinate spesso in modo non ogget-
tivo ci confondono, ci dipingono una realtà
che spesso non ci appartiene.
La capacità di non lasciarci ingabbiare in
schemi già preconfezionati è una vera e
propria abilità. Per diventare abili è neces-
sario porre l'attenzione alle nostre emozio-
ni, riconoscerle, dargli un nome, un significato. Le emozioni che proviamo vanno
distinte da ciò che noi siamo. Tutte le volte che riusciamo a pensare "in questo
momento sono piena di rabbia" oppure " in questo momento mi sento incompresa"
riusciamo ad attivare un'operazione mentale fondamentale, prendiamo atto senza
autogiudicarci e criticarci di ciò che stiamo provando, semplicemente osserviamo ciò
che ci sta succedendo. Accorgerci di una nostra emozione, nel momento stesso in cui
la si vive, ci consente di scegliere se: lasciare agire l'impulso del momento o utilizzare
il pensiero per esprimerci in altro modo, questa operazione mentale, proprio perché
siamo in grado di scegliere, ci dà modo di sentirci più libere nel momento che espri-
miamo il nostro punto di vista o la nostra opinione.
Cercare di vivere consapevolmente significa imparare ad essere "presenti", a porre l'at-
tenzione al "qui e ora", rimanere in contatto con l'esperienza che si sta vivendo in quel
momento qualunque essa sia.
Imparare a non essere passive davanti alle difficoltà che il vivere ci pone e riuscire a
distinguere tra i fatti, le interpretazioni e le emozioni, ci offre l'opportunità di liberare
tutta l'energia vitale che ognuna di noi possiede.
La consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, rende le relazioni con gli altri più
autentiche e aumenta la capacità di mantenere la comunicazione aperta. Quando que-
sta abilità è scarsa, si generano malintesi e incomprensioni che riducono o troncano la
riuscita di una buona comunicazione e la possibile rottura di una relazione.
Leonardo Rinaldi, Studio di una figura, 2007
Gianna Morselli