Numero 2 del 2007
Famiglia allargata e in evoluzione
Testi pagina 17
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È nel febbraio 1848 che si sono postele basi per i diritti civili e politici di
ebrei e valdesi. Per la precisione il 17
febbraio del 1848 Carlo Alberto pro-
mulgò un editto secondo il quale i val-
desi erano ammessi "a godere di tutti i
diritti civili e politici de' Nostri sudditi;
a frequentare le scuole dentro e fuori
delle Università, ed a conseguire i gradi
accademici", dopo una serie di petizioni
e atti che avrebbero portato, nello stes-
so anno, al riconoscimento di tali dirit-
ti anche agli ebrei.
Tullia Zevi, unica donna ad aver pre-
sieduto l'Unione delle Comunità Ebrai-
che Italiane, ha parlato di ebrei ed
evangelici italiani come di "cugini pri-
mi". Il 17 febbraio viene ancora oggi ri-
cordato e festeggiato in Italia e all'este-
ro dai valdesi, per non dimenticare le
persecuzioni e la diaspora di un popolo-
chiesa, come lo ha definito Giorgio
Tourn, che era emarginato e discrimina-
to come gli ebrei nel ghetto.
I valdesi, discepoli di un mercante
lionese di nome Valdo vissuto intorno al
1160, praticavano la povertà a imita-
zione degli apostoli. Presenti in Italia
sin dal Medioevo furono successiva-
mente scomunicati e perseguitati dal-
l'Inquisizione; aderirono poi alla Rifor-
ma, furono esiliati e repressi dai poteri
civili e religiosi fino a quando furono
ammessi ai diritti con le Lettere Patenti
di Carlo Alberto.
In questo contesto è maturata la pro-
posta affinché il 17 febbraio, o "festa
della libertà", diventi la "Giornata na-
zionale della libertà di pensiero, di co-
scienza e di religione". La data si richia-
ma non solo alle Lettere Pa-
tenti del 17 febbraio 1848,
ma anche al rogo in cui fu ar-
so il filosofo Giordano Bruno
proprio il giorno 17 febbraio
1600. In un convegno svolto-
si a Torino in ottobre sul rap-
porto che oggi intercorre tra
religioni e libertà, è stato sot-
tolineato che "la religione ha
rappresentato paradossal-
mente il maggior impedimen-
to alla tutela e al persegui-
mento della libertà religiosa,
pregiudicando in tal modo la
realizzazione delle congiunte
libertà di coscienza e di pen-
siero" (intervento del teolo-
go Paolo Ricca citato da
Alessandro Esposito in Ri-
forma n. 43 anno XIV).
"Il 17 febbraio 1848 è il
giorno in cui per la prima
volta in Italia è stato affermata il prin-
cipio non della libertà religiosa, che non
esisteva ancora, ma dell'uguale dignità
civile dei cittadini." ha affermato Ricca
"Questo è un fatto di enorme valore per-
ché è una vittoria decisiva del principio
democratico costitutivo di uno stato di
diritto come noi oggi lo concepiamo e lo
vogliamo. Non si tratta di una difesa o
rivendicazione della libertà soltanto re-
ligiosa. Si intende la libertà nel senso
più ampio e inclusivo del termine; è lai-
co perché è globale e investe tutti gli
aspetti umani; è l'affermazione dei dirit-
ti della persona, non solo del credente; è
laico nella radice, non ha carattere di
privilegio per chiese o religioni, ma af-
ferma i diritti della persona in quanto
tale, che pensa, ha una coscienza e può
essere credente avendo libertà di espri-
mere la fede". Tullia Zevi ha affermato
riguardo all'istituzione di una giornata
della libertà di coscienza, pensiero e re-
ligione: "Il 17 febbraio, data del prote-
stantesimo, mi sembra rafforzi la sua
valenza simbolica"; dandole questo ca-
rattere, di libertà nella laicità, quindi,
"si enfatizza il legame indissolubile che
collega questi due valori".
Tullia Zevi ha espresso un parere posi-
tivo per questa iniziativa, laica e anche
ecumenica. "Il termine Ecumenico si asso-
cia in genere al riavvicinamento delle
chiese, ma il termine è più ampio" riguar-
da cioè in generale la dimensione umana
(la parola infatti deriva dal greco oikou-
méné che significa terra abitata).
Per chi volesse partecipare ai festeg-
giamenti, nelle Valli Valdesi la sera del
16 febbraio sono in programma falò e
fiaccolate per ricordare la concessione
dei diritti civili e politici a valdesi ed
ebrei. Il giorno 17, incontri e cortei con
il tradizionale costume valdese, come
nella tradizione delle mae-
stre valdesi; maestre e donne
dell'evangelismo italiano,
linfa della rete di scuole,
convitti, orfanotrofi, scuole
di artigianato, ospedali, ri-
coveri per anziani, asili. Ri-
cordiamo che grazie a loro
proprio le valli valdesi erano
praticamente le uniche, in
tutto l'arco alpino, ad essere
del tutto alfabetizzate sin
dalla prima metà del XIX se-
colo.
www.chiesavaldese.org
t. 011/6692838 06 - 0121/91296
06/4745537
Quando la storia dice libertà
Valdesi
presentata la richiesta affinché il 17 febbraio, data simbolo per i
Valdesi e della messa al rogo di Giordano Bruno, diventi “Giorna-
ta nazionale della libertà di pensiero, di coscienza e di religione”
Elena Ribet