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Numero 12 del 2009

Femminsmo: parliamone


Foto: Femminsmo: parliamone
PAGINA 17

Testi pagina 17

di madre in figlia
La lotta delle donne per vedere riconosciuti gli stessi dirit-
ti dell'uomo per sé, nel diritto di famiglia, nel lavoro, nella
società nel complesso. Credo che vada detto grazie a tutte
quelle suffragette, attiviste, donne del movimento e della
società civile per quello che hanno fatto, per i loro sacrifici,
per le loro conquiste. Questo lo penso ora, perché un po' ho
capito il lungo percorso fatto. Se non fosse stato per qualche
professoressa, probabilmente ora non direi tutto questo.
Quello che il femminismo non è riuscito a fare è trasmettere
la difficoltà di presidiare tutti i diritti acquisiti.
Credo che sia necessario un movimento di opinione che
contrasti tutte quelle azioni che di fatto valorizzano le donne
e le loro attività. Tra l'altro ai nostri giorni il panorama è
così cambiato, e le opportunità sono radicalmente cambia-
te. Quale sarà il mio futuro? Sarò più precaria io come ragaz-
za di quanto potrà esserlo un ragazzo. La maternità sarà un
mio onere, e comunque le statistiche dicono che guadagnerò
di meno. Sì.
Mai andato fuori moda, mi pare. Nonostante nei gruppi le
ragazze si difendano bene. Da single si è molto più "toste".
Una visione comunitaria dei problemi e dei carichi di
lavoro mi sembra naturale nei contesti familiari. Poi capisco
che per i maschi sia meno comodo: mio fratello - quando
deve svuotare la lavastoviglie - dice sempre: troppo femmi-
nismo!
Per ora direi che noi giovani siamo molto convinte della
nostra autonomia, della nostra voglia di crescere e di realiz-
zarci. Ci confrontiamo alla pari, almeno nello studio e nelle
attività extrascolastiche. Mi dicono che nel lavoro non è
così, almeno in Italia. Il mondo è grande.
Diritti e doveri uguali. Nel lavoro e nella società valutare
il merito delle persone, indipendentemente dal sesso di
appartenenza.
Femminismo ieri ed oggi
Quel movimento politico e di opinione che ha messo in evi-
denza le disparità tra donne e uomini ed ha promosso una
diversa lettura della società e dei comportamenti sociali
rivendicando diritti ed autonomia per le donne. Ha promos-
so eguaglianza, nel rispetto delle differenze, ottenendo avan-
zate leggi in materia. Autonomia, autodeterminazione, pari
opportunità nel lavoro, condivisione del lavoro di cura, pro-
mozione di politiche attente alle differenze esistenti tra i
generi che nella società manifestavano una diversa parteci-
pazione al lavoro ed al lavoro di cura.
La realtà dimostra che le conquiste in termini di diritti non
sono mai definitive. Per molte giovani donne, che partono
dal presupposto che di fatto vivono in un contesto paritario,
può sembrare anacronistico. Questo fino a che la realtà non
si dimostra tale, quando allora rammentano il percorso del
passato. Forse il termine può sembrare obsoleto, allora chia-
miamolo in altro modo ma non perdiamo quella sensibilità.
Più che mai! Basta vedere l'utilizzo della figura femminile
nella pubblicità, spesso declinata quale migliore esempio
degli stereotipi predominanti!
Condivisione dei problemi, scambio e reciprocità, condivi-
sione del lavoro domestico e delle aspirazione di reciproche
affermazioni nel mondo del lavoro sono un punto di arrivo
a cui la maggior parte delle donne tende.
Onestamente me lo auguro. Non è facile in un periodo in
cui i comportamenti sociali sono indirizzati dalla televisio-
ne. Spero che le ragazze ed i ragazzi di oggi sappiano cam-
biare la società tanto da renderla migliore e più felice. E per
fare ciò, anche il rapporto tra i due generi andrà rivisto.
Forse, anche in relazione con quanto ci viene dalle orga-
nizzazioni internazionali mondiali ed europee, direi: diritti
umani.
È ancora attuale parlare di femminismo?
Il femminismo è stato…
Il maschilismo è attuale?
E la condivisione?
Le/i giovani possono cambiare quei ruoli sociali che la tradizione ha affidato ai due generi?
Se dovessi individuare una nuova definizione per descrivere l'ambito di azione
di un nuovo femminismo, cosa indicheresti?
Rosa M. Amorevole Alessandra Pennello
noidonne dicembre 2009 17
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