Numero 10 del 2009
RU 486: la pillola ideologica
Testi pagina 17
noidonne ottobre 2009 17
Il mercato del sesso ha un fatturatoenorme. Il mestiere più antico del
mondo è il CLIENTE, come ci ha ricor-
dato Viola Buzzi sulle pagine di noi-
donne qualche mese fa.
Ma chi sono? Perché lo fanno? Alla
saturazione dei messaggi sessuali (nelle
strade, nei bar, a scuola, in tv, su inter-
net) non corrisponde un'analisi sul feno-
meno. Pochissime le indagini: una di
qualche anno fa condotta da Francesco
Carchedi (per l'Università di Salerno);
un'altra a Milano (Luisa Leonini. Sesso
in acquisto. Una ricerca sui clienti della
prostituzione. Unicopli, 1999); un'altra
su dati 2007, intitolata "How much?"
(Fondazione Ismu con Transcrime - Uni-
versità di Trento e Cattolica di Milano).
Basandosi su pochi clienti, alcuni dei
quali intervistati online, i dati non sono
scientificamente rilevanti, ma fanno ri-
flettere. Innanzi tutto, si evidenzia che
ai clienti piace risparmiare (le vittime
della tratta costano la metà delle pro-
stitute italiane).
I clienti variano per età, ceto e pro-
fessione. Molti sono sposati con figli. Ci
sono single (persone anziane o emargi-
nate) e clienti che aiutano le prostitute.
Tra le ragioni, il 'bisogno fisiologico',
l'impossibilità a ottenere sesso (timidez-
za, aspetto fisico…), bisogno di affetto
o di dominio, richiesta di pratiche non
concesse dal partner (fellatio o sesso
anale).
C'è chi sostiene la necessità di "ri-
equilibrare urgentemente lo squilibrio
intollerabile fra domanda maschile e of-
ferta femminile di sesso nel mondo mo-
derno"; a dirlo è il free lance Paolo Ros-
si Barnard, che in un suo articolo ag-
giunge: "Dobbiamo cancellare dal no-
stro cervello l'idea medievale che quelle
che la danno sono una cosa, quelle da
sposare sono un'altra. Dobbiamo altresì
piantarla con la pretesa idiota che tutte
la diano con gioia ma non nostra mo-
glie. […] Questa rivoluzione va fatta in
partnership, perché conviene a tutti.".
Peccato che lui, e non solo lui, chieda
alle donne di 'darla di più' piuttosto che
agli uomini di 'chiederla di meno'.
Siamo al solito tema del controllo
della sessualità della donna e delle di-
cotomie vergine/prostituta, santa/stre-
ga, madre-moglie/donna-prostituta.
Cercando di affermare l'avidità ma-
schile come biologica e legittima (quin-
di affermandone l'animale incapacità di
autocontrollo) si dimentica che ogni in-
dividuo ha propri desideri, abitudini e
attitudini. E che la sessualità cambia da
persona a persona, e in ciascuno/a an-
che da momento a momento.
Ecco il paradosso: ipersessualità e
iperliberismo, insieme a ipocrisie, sessi-
smo, omofobia.
osSESSiOne
Prostituzione/3
Elena Ribet
in viaggio tra i clienti
"Una donna media può rimanere anche sei o più mesi senza un rapporto sessuale,
l'uomo no. Non lo può fare per esigenze fisiologiche."
"Le donne ti costringono ad andare in cerca di sesso a pagamento perchè quando ti
sposano ti promettono che farai sesso tutte le volte che ne avrai voglia (essennò
chi si sposerebbe?) poi usano il sesso come una risorsa, un'arma, un strumento per
ottenere quel che vogliono".
"Mi rendo benissimo conto che essendo io un tipo qualunque, che svolge un lavo-
ro qualunque, che possiede un'auto qualunque (ho una Punto), tutto ciò significa
restare da soli o andare a puttane, perché loro dietro non ti ci vengono di sicuro."
"Gli italiani vogliono sesso, il buon caro, sano e vecchio sesso. (E magari anche un
briciolo di affetto, (vero o immaginario), che non guasta mai.)"
"Lo faccio per sfogarmi sessualmente, qualche volta per chiacchierare di argomenti
scottanti e chiedere un loro parere e talvolta appunto per sperare di instaurare una
storia sentimentale (anche se riconosco sia molto difficile e complicato)."
"Le donne sensate giustamente non votano le donne perché sanno che le donne
non sono affatto fatte per governare e dirigere e che, una volta andate al potere, si
trasformerebbero o in delle insopportabili tiranne capaci di vessare chiunque (non
solo gli uomini, ma anche le altre donne - cioè le donne che non stanno al potere
-) oppure in delle inette pasticcione, del tutto incapaci di "portare avanti la barac-
ca". Io non credo alle "pari opportunità" perché non credo che uomini e donne sia-
no eguali e che debbano fare le stesse cose; credo invece che uomini e donne sia-
no differenti e complementari e che dunque debbano avere un ruolo e dei compiti
differenti. E, in quest'ottica, l'ARTE DEL GOVERNO spetta agli uomini (e solo agli
uomini), non alle donne."
"Il sesso dovrebbe essere un diritto maschile ed alle donne dovrebbe essere con-
cesso gratuitamente. Non parlo di chissà quale perversione... parlo del sesso nor-
male, comune. Da 40 anni almeno questo diritto non c'è più."
CLIENTI - dalla ricerca "How much?" (Fondazione Ismu)
"Cerco la trasgressione, per potermi spingere oltre certi limiti che nel contesto di
una relazione stabile forse per pudore non chiedo nemmeno di superare.. Con il
sesso a pagamento è un po' come avere la 'pappa pronta', non si devono fare trop-
pe chiacchiere, si arriva subito al dunque. Nella coppia è molto più lungo arrivare a
capirsi e l'altra persona potrebbe non condividere gusti o fantasie. Le categorie di
clienti secondo me sono due: gli sfigati e i trasgressivi".
*nome di fantasia
MARIO*, 25 anni, Brescia