Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 6 del 2009

Libere o sicure?


Foto: Libere o sicure?
PAGINA 17

Testi pagina 17

noidonne giugno 2009 17
La Giunta regionale ha di recente ap-provato il piano di interventi destina-
to alle strutture e ai servizi di cura per
le persone non autosufficienti, agli an-
ziani fragili e ai minori che necessitano
di assistenza. Sul tema abbiamo intervi-
stato l'assessora Alfonsina De Felice, ri-
cercatrice e ordinario di sicurezza socia-
le alla Federico II di Napoli ed esperta di
diritto del lavoro, che oltre alle Politiche
Sociali ha la delega per l'Emigrazione e
l'Immigrazione, le Pari Opportunità, le
Politiche giovanili e Sociali, il Demanio
e il Patrimonio.
Gli stati di coma sono situazioni dif-
ficili da gestire e l'Italia non ha an-
cora programmi nazionali di inter-
vento, quindi ogni Regione deve 'in-
ventare' interventi efficaci a gestire il
disagio delle famiglie. Come sta
muovendosi la Regione Campania?
Su tale delicata tematica il mio As-
sessorato può affrontare gli aspetti so-
ciali e dell'integrazione sociosanitaria.
Queste situazioni comportano che la fa-
miglia si trovi a farsi carico dell'assi-
stenza materiale e dell'impatto psicolo-
gico ed emotivo e non può essere lascia-
ta sola ma va supportata da significati-
ve attività. Sulle condizioni di non au-
tosufficienza la Regione Campania sta
investendo risorse anche con progetti in
partenariato con il privato sociale.
La Giunta Regionale ha appena deli-
berato il Piano Sociale Regionale da
Lei presentato, come si inserisce l'as-
sistenza a queste persone?
Nel nostro Piano Sociale Regionale -
primo strumento di razionalizzazione
delle politiche sociali - ci occupiamo
delle forme di disabilità che implicano
la non autosufficienza e l'immobilità
della persona, il che determina un gra-
voso carico assistenziale. Prevediamo i
"servizi di sollievo" che saranno erogati
in orari flessibili, potenziamo le residen-
ze tutelari, le case famiglia con servizi
di prima accoglienza e di accoglienza
programmata.
In questo contesto la Onlus Gli Amici
di Eleonora ha proposto un progetto
che avete ritenuto interessante e
quindi anche finanziato attraverso i
bandi ex L.R. n° 9/93, art 10. Perchè?
La proposta ci è parsa importante in
quanto rivolta alla sfera emotiva della
famiglia che va preparata ad una con-
vivenza anche di lunga durata con fa-
miliari in gravissimo stato. Si tratta di
sostenere gruppi di auto-aiuto sotto la
guida di psicologi facilitatori, lungo il
percorso di gestione e controllo dello
stress e di graduale elaborazione del do-
lore. Mi è sembrata una occasione
straordinaria per avviare un discorso
ancora mai intrapreso in Campania.
Quali sono le sue aspettative alla fi-
ne del percorso ideato dalla Onlus
Gli Amici di Eleonora?
In genere mi aspetto che i progetti
diano buoni risultati. So che l'Associa-
zione documenterà il percorso e potrà
fornire una prima valutazione utile per
altri analoghi interventi.
Perchè a suo avviso le politiche so-
ciali in Italia si sono frammentate in
così tante modalità di porgersi ai cit-
tadini?
Il welfare riguarda un'ampia sfera di
bisogni che vanno dal disagio anche
grave al benessere e alla qualità della
vita. Esso richiede servizi materiali e im-
materiali e molta integrazione sul terri-
torio. E' un sistema complesso che im-
plica sforzi di semplificazione. In questi
anni abbiamo fatto molti passi avanti
ma non basta. Ottime politiche non si
traducono sempre in buone pratiche sul
territorio, è uno dei nostri problemi in
Campania cui abbiamo cercato di ri-
spondere con un'attenta pianificazione.
Nei prossimi mesi abbiamo in program-
ma un viaggio negli ambiti sociali pro-
prio per discutere dell'applicabilità del
Piano e per migliorare la sinergia tra
programmazione e attuazione.
Se i servizi sociali si assottigliano le
prime vittime, subito dopo i soggetti
deboli, sono le donne su cui grava la
responsabilità della cura. Quali sce-
nari intravede in un futuro prossi-
mo?
Uno degli obiettivi di servizio della
nuova programmazione europea
2007/2013 è rivolto proprio alle donne
e alla conciliazione dei tempi di vita e
di lavoro. A questo abbiamo destinato
35 milioni di euro per asili nido comu-
nali e servizi sperimentali. Nei nostri in-
terventi su non autosufficienza, assi-
stenza domiciliare, minori, disabilità, i
servizi di cura alla persona sono carat-
terizzati da flessibilità degli orari, pro-
prio per venire incontro ai bisogni parti-
colari delle donne che devono tenere in-
sieme lavoro, cura della casa, degli an-
ziani, e magari anche di un familiare
non autosufficiente.
Auto aiuto e pubblici sostegni
Campania / Assistenza al coma
Tiziana Bartolini
partenariato con il privato sociale
e risorse pubbliche per curare
le persone in stato vegetativo.
Intervista all'assessora regionale
Alfonsina De Felice
Percorso di cittadinanza attiva
per gli Amici di Eleonora
Ecco in sintesi il progetto. Obiettivo
dell'iniziativa è monitorare i comporta-
menti e fornire aiuto concreto alle fami-
glie delle persone che vivono momenti
lunghissimi (a volte di molti anni)
accanto ad un familiare colpito dal
coma o caduto in stato vegetativo, ren-
dendole capaci di con-vivere con la per-
sona cara che si trova in uno stato di
'sospensione' facendo leva sulla possibi-
lità di accogliere dentro di sé la soffe-
renza propria ed altrui e imparando a
viverla con serenità ed equilibrio. Il per-
corso dura un anno, è realizzato in pic-
coli gruppi ed è guidato da una equipe
medica e da un esperto psicologo ed un
sociologo. Per lo svol-
gimento dell'iniziativa
è previsto l'apporto
soprattutto di soci e
volontari. A conclu-
sione del lavoro verrà
realizzato il "libro bian-
co sugli stati vegetativi
della Campania".
Informazioni:
info@gliamicidieleonora.com
www.gliamicidieleonora.com
\


©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®