Numero 4 del 2009

Testi pagina 17

di madre in figlia
Sono in compagnia di amiche ed amici, quando ci diver-
tiamo insieme. Quando riesco a fare tutto quello che mi sono
programmata. Quando c'è il sole e la temperatura è
mite…del resto i diari del liceo sono pieni di motivazioni
semplici per cui essere felici.
Mi tocca fare tutto di corsa e devo affrontare troppi impe-
gni, quando sono nel caos, quando vedo le ingiustizie nel
mondo, quando la stupidità ha il sopravvento sulla ragione.
Più attenzione al prossimo, all'ambiente, al benessere dei
più e non solo al proprio. Meno egoismo, maggiore solida-
rietà. Più indiani e meno cow boys.
Siamo nati per essere felici, è l'infelicità che non è natura-
le. Anche se esistono persone che hanno costruito un impero
economico imponendo alla massa di trovare la felicità nel
possesso di qualcosa. Però a me piace pensare che si possa
essere felici anche in modo più semplice.
Vedere il bicchiere mezzo pieno. Riuscire a avere sempre
qualcuno con il quale confrontarsi se ci viene il dubbio di
non essere felici. Aspirare anche a qualcosa di grande, ma
con i piedi ben per terra.
Le ragazze sono più perfezioniste, per questo forse spesso
non si accontentano, sono spesso insoddisfatte ed infelici. I
ragazzi si accontentano di meno e surrogano di più. Forse
sono più felici.
Felicità?
Sono serena, quando sto con le persone che mi sono care,
quando non debbo correre di qua e di là, quando riesco a
gestire il mio tempo come mi pare, quando non sono pressa-
ta da scadenze, anche quando riesco (praticamente mai) a
godermi un po' di solitudine e del sano ozio.
Succede qualche avvenimento triste, quando vedo l'ingiu-
stizia, l'arroganza, l'abuso di potere, la stupidità sovrana.
Quando perdo tempo in inutile burocrazia, quando mi dico-
no le bugie.
Rispettare se stesse e il prossimo, apprezzare ciò che si ha
senza rincorrere ciò che si potrebbe avere, minor egocentri-
smo ed egoismo.
Credo che oggi sia prevalentemente indotta dal consumo:
non sei quel che sei ma ciò che hai. La televisione ti bombar-
da di oggetti che ti doneranno un'identità e la conseguente
felicità. Tutti sono felici nelle pubblicità, tranne quando ven-
gono privati del prodotto pubblicizzato.
Rispettare e rispettarsi, apprezzare quello che si ha, cono-
scere quelli che sono i propri limiti e le proprie possibilità.
Non lasciarsi irretire dai condizionamenti esterni. Saper
sopravvivere alla stupidità che molto spesso ci circonda.
Difficile da dirsi, la questione è molto soggettiva. Sarebbe
più semplice (e forse anche più scientifico) giudicare in con-
dizioni di parità, perché la disparità già in se porta le pre-
condizioni per non essere felici.
Sono infelice quando…
Sono felice quando…
Per una società più felice occorrerebbe…
La felicità è una condizione naturale o indotta?
Un suggerimento per essere felice
Secondo me, tra uomini e donne sono più felici...
Rosa M. Amorevole Alessandra Pennello
noidonne aprile 2009 17