Numero 3 del 2007
Mimosa e non solo
Testi pagina 16
marzo 2007 noidonne16
“Icittadini hanno il diritto di goderedi un uguale trattamento e di vive-
re una vita libera da qualsiasi discrimi-
nazione - ha dichiarato Vladimìr Spid-
la, Commissario europeo per occupazio-
ne, affari sociali e pari opportunità, an-
nunciando - per un anno intero, insiste-
remo sulle pari opportunità e sui benefi-
ci per l'Europa di una società fondata
sulla diversità". Eurobarometro, per l'oc-
casione, ha diffuso i dati relativi ad una
indagine condotta su 24.796 persone a
livello comunitario (di cui 1.019 italia-
ni/e) sulla percezione in merito ai feno-
meni di discriminazione ed alle azioni
di contrasto possibili. Tra i dati leggia-
mo che in Italia il 48% (contro il 62%
del dato europeo) degli intervistati ha
un/a amico/a i conoscente disabile o di
religione differente (48% contro il 62%
europeo) o di differente origine etnica
(47% contro il 55% della UE). Meno co-
nosciuti/frequentati sono omossessuali
(28% contro il 35% europeo) e Rom (7%
contro il 12% europeo). Gli italiani ri-
tengono che le discriminazioni, in parti-
colare quelle in base all'origine etnica
(78% gli uomini, 75% le donne) o all'o-
rientamento sessuale (73% per entram-
bi) siano molto diffuse, seguite da quel-
le verso i disabili (68% per entrambi), in
base alla religione/credo (64% per le
donne, 59% per gli uomini), al genere
(57% per le donne, 55% per gli uomini)
e all'età (50% per gli uomini, 47% per le
donne). Rispetto a 5 anni fa, e in misu-
ra maggiore di quanto non lo siano gli
europei in generale, sono convinti che si
siano maggiormente diffuse le discrimi-
nazioni: da un incremento del 38% per
quelle basate sull'età al 57% per quelle
basate sull'origine etnica. Forse un mag-
gior numero di donne (71% per gli ita-
liani, 77% per gli europei) nel manage-
ment, potrebbe rappresentare un mezzo
per contrastare tali fenomeni. La Scuola
e l'Università, i media, i Governi nazio-
nali, le aziende e i genitori possono gio-
care un ruolo importante nella lotta al-
la discriminazione. Il 33% degli italiani
(37% gli uomini , 29% le donne) sa qua-
li sono i propri diritti nel caso si trovas-
se in condizione esserne vittima. Preoc-
cupa ancor di più il 45% di chi non co-
nosce tali diritti. Il 53% (54% degli uo-
mini, 52% delle donne) ritiene che non
si faccia abbastanza contro le discrimi-
nazioni, soprattutto i più giovani e chi
ha amici disabili o con diversa origine
etnica. Sono dati interessanti, fonte di
riflessione. Innanzitutto in merito alla
percezione diffusa che i fenomeni discri-
minatori siano tra noi e che vadano nel
tempo peggiorando. Senza scordare la
necessità di ampliare il livello di cono-
scenza in merito ai diritti garantiti dal-
la normativa vigente e alle istituzioni
preposte alla loro tutela ed a sostegno
di cittadine e cittadini.
Percezioni a confronto
Discriminazioni in Europa
Rosa M. Amorevole
l’Europa contro le discriminazioni
basate sul genere, la razza,
la religione o la diversità di
opinione, la disabilità, l'età o gli
orientamenti sessuali