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Numero 6 del 2007

Bambini nel mondo sotto tutela


Foto: Bambini nel mondo sotto tutela
PAGINA 16

Testi pagina 16

giugno 2007 noidonne16
Il cammino è iniziato, come da pro-gramma. Il 19 maggio è stato costitui-
to il 'Consiglio delle Donne 50E50 ovun-
que si decide' e dal 2 giugno inizia uffi-
cialmente la raccolta delle firme. Obiet-
tivo dichiarato è quello di superare, e di
molto, il numero minimo richiesto di fir-
me. Moltissime le adesioni giunte al Co-
mitato promotore nazionale e l'attesa è
che la mobilitazione delle donne, in tut-
ta Italia, sia forte e convinta per fare
della sottoscrizione della legge popolare
uno strumento di contatto con le donne
e gli uomini, di sollecitazione al dibatti-
to, di riflessione sulla nostra democra-
zia dimezzata e incompiuta.
Informazioni e contatti tel 06 6865884,
mail: 50e50udinazionale@gmail.com
www.50E50.it
Alleanze
con tutte
le donne elette
"Non posso che essere
grata alle amiche dell'UDI
per una campagna di
pressione e sensibilizza-
zione che spinge tutte le
istituzioni a rimuovere
ogni ostacolo per la realiz-
zazione di una democra-
zia paritaria. Per quanto
mi riguarda presenterò in
Consiglio dei Ministri un pacchetto di
azioni e di proposte legislative a soste-
gno di regole 'mirate e transitorie' per
promuovere parità di accesso alla poli-
tica, nelle assemblee elettive e negli en-
ti. E' evidente che dovrò procedere in un
dialogo e confronto costante con il Par-
lamento e che ricercherò tutte le allean-
ze necessarie con tutte le donne elette
per trovare soluzioni forti e condivise".
Barbara Pollastrini,
Ministra per le Pari Opportunità
Con le donne
nelle istituzioni
una ventata di aria nuova
In primo luogo trovo assai rilevante
la proposta di legge di iniziativa popo-
lare, sulla quale l'UDI si appresta a ini-
ziare la raccolta delle firme sul cosid-
detto 50E50, per due motivi fondamen-
tali:
a) che si configura come norma at-
tuativa dell'art. 51 della Costituzione e
a tal fine stabilisce che metà dei candi-
dati debbano essere di un sesso e l'altra
metà dell'altro in tutte le
liste o i collegi per la ele-
zione di assemblee eletti-
ve, dal Consiglio di Circo-
scrizione al Parlamento
europeo: quindi una nor-
ma quadro di carattere
generale, vincolante, che
prescinde dai singoli siste-
mi elettorali e che spazza
via la defatigante e ormai
quasi ridicola diatriba
sulle cosiddette quote e
getta invece le basi per
una democrazia paritaria;
b) che è prevista una sanzione, anzi
l'unica sanzione efficace, e cioè la irri-
cevibilità delle liste non conformi al det-
tato della legge, senza la quale la legge
sarebbe solo un manifesto privo di effi-
cacia reale.
Sia ben chiaro, la proposta ha un im-
portante valore di principio, non assicu-
ra un esito paritario: garantisce cioè la
eguaglianza nella possibilità di essere
elette, non la sicurezza che saranno elet-
te metà donne e metà uomini, perché ciò
dipende dai sistemi elettorali, dalle pre-
ferenze, ecc.
Ricordo, ad esempio, l'esperienza
della lista dell'Ulivo alle elezioni comu-
nali di Roma: 50% donne candidate,
pochissime le elette. Gli uomini erano
più conosciuti, provenivano più delle
donne da posizioni di potere, in genere
erano forniti di maggiori risorse finan-
ziarie per la campagna elettorale: col si-
stema della preferenza unica, hanno
fatto man bassa di voti preferenziali.
Altro esempio: nei collegi uninominali si
chiede che le candidature contraddistin-
50E50 ovunque si decide
UDI
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