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Numero 3 del 2008

Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008


Foto: Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008
PAGINA 16

Testi pagina 16

I Comuni di San Giuliano Terme e Pisae i rispettivi Consigli Cittadini per le
Pari Opportunità e dalla Società della
Salute Zona Pisana lo scorso 1° febbraio
hanno organizzato il convegno "Nasce-
re e Generare: tra responsabilità e dirit-
ti. Quali Leggi vorremmo". Al centro del
dibattito il DDL "Nuove Norme per la
tutela dei diritti della partoriente, la
promozione del parto fisiologico, la sal-
vaguardia della salute del neonato" e il
Codice Internazionale sulla commercia-
lizzazione dei sostituti del latte materno
nell'intento di discutere dei contenuti di
queste due leggi, articolare proposte,
"mettendo sempre la donna e il neonato
al centro", tutelando davvero i diritti e
la salute della donna, e del bambino.
L'iniziativa è stata cullata e nutrita
da un gruppo di lavoro composto dalle
donne di alcune associazioni (AIED,
MAMI, IBFAN, Le Dieci Lune, NATIVA-
mente) coordinate dal Consiglio per le
Pari Opportunità di San Giuliano Ter-
me. I Patrocinatori: l'Ente Parco San
Rossore (che ha ospitato l'iniziativa), la
Provincia di Pisa, l'Azienda Ospedaliera
Universitaria Pisana, ASL5.
Fin dall'inizio sono emerse alcune do-
mande: è proprio necessaria una legge
sul parto? Perchè il titolo adduce alla
tutela dei diritti della partoriente e alla
promozione del parto fisiologico e con-
temporaneamente troviamo, un artico-
lo, il n. 11, esclusivamente dedicato al
parto fisiologico e non il contrario, ov-
vero un articolo sulla patologia? Dando
anche uno sguardo al linguaggio usato
nel documento approvato dalla XII
C o m m i s s i o n e
(www.tuteliamocilparto.it) ci accorgia-
mo che pone tutta la sua enfasi sul ri-
schio e sul dolore del parto ma non sul-
la sua fisiologia: dall'elenco dei "termini
ricorrenti" vediamo che la parola medi-
co è usata come aggettivo e ricorre 17
volte, la parola rischio ricorre 12 volte,
la parola fisiologico ricorre 3 volte, la
parola benessere ricorre 2 volte, la pa-
rola libera scelta ricorre 1 volta, la pa-
rola informazione ricorre 2 volte + 1
volta riferita a "campagna di …" Infine
si parla sempre di figli e non di figlie...
Il convegno ha ricevuto oltre al salu-
to del Presidente dell'Ente Parco Gian-
carlo Lunardi anche il caloroso saluto
della D.ssa Fortunata Dini, Assessora
alle Pari Opportunità del Comune di
San Giuliano Terme: "Vorremmo che la
normativa creasse le condizioni affinché
la donna possa acquisire la consapevo-
lezza di essere soggetto del parto e non
oggetto ed essere libera di scegliere come
vivere questa esperienza e quale espe-
rienza del nascere offrire alla propria
bambina o al proprio bambino. Mi pia-
cerebbe molto, inoltre, che quanto emer-
gerà possa essere utilizzato a livello lo-
cale al Tavolo di Lavoro sul percorso-
nascita, attivato dalla nostra Società
della Salute per attuare il Piano Integra-
to di Salute".
Barbara Siliquini, madre attiva, pro-
motrice della rete "Tuteliamoci il parto"
e Presidente dell'Associazione Lombar-
da Partonaturale esorta le donne a
"muoversi per fare qualcosa affinchè il
pianeta nascita cambi". L'empowerment
delle donne non può che passare dalle
donne per le donne e quindi dai loro
percorsi di consapevolezza.
Partendo dai bisogni biologici delle
donne intrecciati con quelli sociali Vere-
na Schmid, ostetrica da 25 anni e fon-
datrice della Scuola Elementale di Arte
Ostetrica di Firenze, ha avanzato mol-
tissime proposte: avere una legge che
sancisca i diritti delle donne e madri ri-
spetto a se stesse e al proprio figlio nel
senso della libera scelta e del sostegno
adeguato, il diritto ad avere un'ostetri-
ca, il diritto di scegliere il luogo e il mo-
do della nascita secondo i propri criteri,
il diritto al finanziamento dell'assisten-
za al parto ovunque avvenga, quindi
DRG (prestazione) concesso anche a
donne che scelgono un parto extraospe-
daliero; una legge dovrebbe invitare le
regioni a promuovere progetti sperimen-
tali su nuove forme di continuità del-
l'assistenza e prevedere nuovi modelli
organizzativi che attualmente possono
essere promossi solo in forma sperimen-
tale e dovrebbe infine retribuire il lavo-
ro di madre riconoscendole un lavoro
sociale. Infine avere una legge naziona-
le che non regolamenti la professione
dell'Ostetrica - in quanto già normata -
o che costringa le regioni a creare dei
servizi per i quali mancano ancora i
presupposti ma che se ne incentivi la
sperimentazione (es. case maternità) e
che non alteri le norme europee.
Nella proposta di legge e in generale
nemmeno nei servizi esistenti per il par-
to, la dimensione psicologica ha un
"ruolo" di primaria importanza: diventa
evidente, invece, quando si trasforma in
patologia. La Dr.ssa Gabriella Smorto,
Psicologa, Psicoterapeuta e Direttora
dell'Unità Operativa di Psicologia
marzo 2008 noidonne16
Salute e benessere della mamma
e del bambino
Maternità consapevole
* Anna Maria Ricci
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