Numero 11 del 2009
Sex love & ...
Testi pagina 16
novembre 2009 noidonne16
Onna è il paese simbolo della trage-dia del 6 aprile perché lì la furia del
terremoto, con scosse pari al nono-deci-
mo grado della scala Mercalli, è stata
devastante più che altrove. Il piccolo
borgo di 250 abitanti, posto al cen-
tro della conca aquilana, quella
notte è diventato luogo di mor-
te. Dolore e strazio incontenibi-
le per gli scampati. Gli onnesi
hanno perso tutto, il paese e le
case, e il bene più caro: i propri
familiari. Il boato del mostro, lo
scossone, e 41 persone sono state
strappate alla vita. Eppure Onna quella
notte era bella, prima delle 3.32. "La lu-
na rischiarava i vicoli: via dei Calzolai,
via Oppieti, via dei Martiri, Via Ludovi-
ci, via della Ruetta, via delle Siepi. Den-
tro mille anni di storia e milioni di sto-
rie: uomini e donne che quel piccolo
paese in fondo alla Valle dell'Aterno
avevano costruito e amato". Così scrive
Giustino Parisse, caporedattore del Cen-
tro a L'Aquila, nell'articolo del 14 apri-
le 2009, ora pubblicato nel libro "Quan-
t'era la mia Onna. Cronache dentro il
terremoto" (Graphitype) che raccoglie i
suoi articoli-testimonianza. Anche Pa-
risse ha vissuto nel borgo natìo la sorte
terribile della perdita: i suoi meraviglio-
si ragazzi Maria Paola e Domenico, e il
padre Domenico non sono più. Ma gli
onnesi non si sono arresi, e con lo stra-
zio nel cuore si sono organizzati nell'as-
sociazione Onna Onlus per essere loro i
protagonisti della ricostruzione del pro-
prio borgo così com'era, e dov'era. Il
centro storico contava 120 case, pur-
troppo tutte da abbattere tranne 4 agi-
bili, e circa 15 abitazioni esterne al pae-
se, che saranno abitabili dopo i lavori
di ristrutturazione. I tedeschi ricostrui-
ranno Onna. La Germania da subito ha
dichiarato l'impegno di concentrare i
suoi aiuti sul piccolo borgo. E' una scel-
ta solidale dettata da una tragica pagi-
na storica che risale al giugno del 1944,
quando i soldati della Wermacht in riti-
rata trucidarono 17 onnesi. La prima a
cadere fu Cristina Papola, la ragazza di
17 anni che si ribellò ai soldati che ave-
vano rubato un cavallo alla sua fami-
glia, per questo fu trascinata per i ca-
pelli per le vie di Onna e uccisa. Con lei,
per rappresaglia, morirono altre 16 per-
sone. Tra loro i fratelli Igino e Pio Pez-
Simbolo del terremoto e della rinascita
Onna
Guendalina Di Sabbatino
Utensili, ceramiche ancora intat-
te, strumenti dei secoli scorsi per
lavorare il metallo, libri antichi, let-
tere, album con foto di famiglia, do-
cumenti dei primi del novecento,
memoriali. E' stato prezioso il lavo-
ro dei volontari del Servizio Civile
Internazionale tra le macerie di On-
na per il recupero degli oggetti di
proprietà personale e delle pietre
delle case. Il Progetto, a cura del-
l'Accademia delle Belle Arti di L'A-
quila, prevede la restituzione delle
cose ai proprietari, le pietre, catalo-
gate, saranno, invece, riutilizzate
per ricostruire il piccolo borgo così
com'era. Le pietre di ogni casa sono
state raccolte e segnate con colori
diversi (per distinguere l'una dall'al-
tra), con numeri progressivi e con le
iniziali C o P che indicano il tipo di pietra: cantonale o perimetrale. "Con que-
sto lavoro i miei compagni sono riusciti a ricostruire un portale antichissi-
mo", dice Elisa De Dominicis, che, nel mese di agosto, ha lavorato nel borgo
martoriato dal terremoto con il gruppo di volontarie e volontari dello S.C.I. E
aggiunge: "è stata dura lavorare nella drammaticità delle macerie. Mi ha col-
pito il ritrovamento di una borsa: dentro i documenti, le chiavi, i soldi. Mi
hanno detto che erano di una ragazza che ero convinta di aver incontrato
nella tendopoli, purtroppo, invece, era morta durante il terremoto, sepolta
dalle macerie. Il tutto è stato riconsegnato alla madre, che ha perso due fi-
glie nella tragedia. E' venuta a ringraziarci. Straziante!"
Volontarie delle Belle Arti
Volontarie del Servizio Civile Internazionale
Elisa De Dominicis e Patrizia Carletti che hanno
lavorato tra le macerie di Onna al recupero
delle pietre e degli oggetti personali