Numero 5 del 2009
La nuova Europa
Testi pagina 16
La sociologia definisce come rete so-ciale un qualsiasi gruppo di persone
connesse tra loro da diversi legami so-
ciali, che vanno dalla conoscenza ca-
suale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli
familiari. Secondo gli studiosi, le dimen-
sioni di una vera rete sociale sono limi-
tate a circa 150 membri (numero di
Dunbar): questo numero rappresente-
rebbe la dimensione massima di un eco-
villaggio, e il numero potrebbe rappre-
sentare una sorta di limite superiore al-
l'abilità media degli esseri umani di ri-
conoscere dei membri e tenere traccia
degli avvenimenti emotivi di tutti i
membri di un gruppo. In alternativa po-
trebbe essere dovuto a una questione
economica, e al bisogno di individuare
gli "scrocconi", in quanto gruppi più
grandi tendono a facilitare il prosperare
di ingannatori e bugiardi. Ad ogni mo-
do, sembrerebbe che il capitale sociale
venga massimizzato a queste dimensio-
ni. La versione di Internet delle reti so-
ciali è una delle forme più evolute di co-
municazione in rete, ed è anche un ten-
tativo di violare la "regola dei 150". La
rete delle relazioni sociali che ciascuno
di noi tesse ogni giorno, in maniera più
o meno casuale, nei vari ambiti della
nostra vita, si può così "materializzare",
organizzare in una "mappa" consultabi-
le, e arricchire di nuovi contatti. Il feno-
meno delle social network nacque negli
Stati Uniti e si è sviluppato attorno a tre
grandi filoni tematici: l'ambito profes-
sionale, quello dell'amicizia e quello
delle relazioni amorose. Per entrare a far
parte di un social network online occor-
re costruire il proprio profilo personale,
partendo da informazioni come il pro-
prio indirizzo email fino ad arrivare agli
interessi e alle passioni (utili per le aree
"amicizia" e "amore"), alle esperienze di
lavoro passate e relative referenze (in-
formazioni necessarie per il profilo "la-
voro"). A questo punto si invitano gli
amici a far parte del proprio network, i
quali a loro volta possono fare lo stesso,
cosicché ci si trova ad allargare la cer-
chia di contatti con gli amici degli ami-
ci e così via, idealmente fino a com-
prendere tutta la popolazione del mon-
do, come prospettato nella teoria dei sei
gradi di separazione del sociologo Stan-
ley Milgram.
Secondo tale teoria, qualunque per-
sona può essere collegata a qualunque
altra persona attraverso una catena di
conoscenze con non più di 5 interme-
diari. Che piaccia o meno i social net-
work su internet sono divenuti una real-
tà, l'Università di Birmingham ha pro-
posto addirittura un master. Del resto
gli esperti non riescono ancor oggi a va-
lutare tutte le implicazioni possibili nel
prossimo futuro, anche se appaiono cer-
ti che il marketing del fu-
turo passerà attraverso la
rete dei loro contatti. Le
risposte al sondaggio del
mese si spalmano sulle
diverse opzioni e quelle in
relazione alle domande
aperte variano dal rifiuto
per timore di eccessiva in-
vadenza all'utilizzo stru-
mentale per promuovere
il proprio lavoro. Il 44%,
pur non avendo ancora
una convinzione certa in merito all'uti-
lità (relazionale o professionale) dello
strumento, dichiara di essersi registrato
su facebook, diverse risposte sottolinea-
no la necessità di tempo quotidiana ne-
cessaria per "vivere a pieno la commu-
nity", tempo al momento non disponibi-
le. Altre risposte si focalizzano sulla ne-
cessità di mantenere vivi i rapporti di-
retti (telefono, incontri, ecc.). Secondo
gli esperti del Creative Intelligence Team
di Corbis, studiosi dei trend visuali e
culturali in America, Europa, Medio
Oriente, Africa ed Asia Pacifico, si evin-
ce che le donne sono sempre più attira-
te da Internet e dai siti di social networ-
king per instaurare relazioni, incontrare
nuove persone e tenersi in contatto con
amici e parenti. Questo trend continue-
rà anche in futuro in maniera ancora
più marcata poiché un numero sempre
maggiore di donne si avvicinerà alla
tecnologia come strumento sociale: en-
tro il 2011 si prevede che il 72% delle
donne sarà online in confronto con il
69% degli uomini. Dagli Stati Uniti
un'indagine ci rivela che i diamanti non
sono più i migliori amici delle donne: tre
donne su quattro infatti preferiscono ri-
cevere come regalo un dispositivo tec-
nologico, ad es. un nuovo televisore al
plasma di ultima generazione; dovendo
scegliere tra un paio di scarpe di marca
e una nuova videocamera digitale, un
sorprendente 86% opta senza dubbio
per la seconda. Sembra che le america-
ne considerino la tecnologia come parte
integrante della loro vita e stiano supe-
rando gli uomini nell'acquisto di com-
puter, videogiochi e DVD, arrivando ad
affermarsi come la fascia di pubblico di
riferimento a cui gli operatori del setto-
re debbono indirizzarsi.
Sondaggio di aprile
Facebook, Myspace, Twitter. Le nuove
facce delle relazioni Rosa M. Amorevole
maggio 2009 noidonne16
QUALCHE DEFINIZIONE:
FACEBOOK: (inizialmente noto col nome
di Thefacebook) è un popolare sito di social
network ad accesso gratuito. Il nome del
sito si riferisce agli annuari (facebook) con
le foto di ogni singolo membro che alcuni
college e scuole preparatorie statunitensi
pubblicano all'inizio dell'anno accademico e
distribuiscono ai nuovi studenti ed al per-
sonale della facoltà come mezzo per cono-
scere le persone del campus. Il sito conta
attualmente oltre 175 milioni di utenti in
tutto il mondo.
TWITTER : è una rete e un servizio di
microblogging che permette agli utenti di
mandare aggiornamenti (messaggi di testo,
lunghi non più di 140 caratteri) via SMS,
messaggeria istantanea, e-mail. I messaggi
pubblicati hanno l'intenzione di informare
sul proprio status ovvero come ci si sente
oppure cosa si sta facendo in quel momen-
to. Ad esempio: "Sto mangiando una mela".
MYSPACE: è una comunità virtuale creata
nel 1998. Offre ai suoi utenti blog, profili
personali, gruppi, foto, musica e video. I
server sono a Santa Monica, California, e a
New York. È attualmente il sesto sito più
popolare al mondo, il quarto tra quelli in
lingua inglese e il terzo negli Stati Uniti.
Molto utilizzato dagli artisti per pubbliciz-
zare le proprie opere al di fuori dei circuiti
tradizionali di business.