Numero 12 del 2011
Illuminata umanità
Testi pagina 16
CINQUANTENNI DI OGGI / 2
PERSONE-LIBRO PER LA DEMOCRAZIA
Intervista a SANDRA GIULIANI
andra Giuliani è fondatrice
della casa editrice Il Caso e il
vento ed è Presidente del-
l’Associazione Donne di car-
ta. È stata anche biblioteca-
ria, ricercatrice CNR, insegnante, do-
cente universitaria, saggista e poeta.
Oggi è una persona-libro, cioè una per-
sona che "incarna" le parole di un ro-
manzo, di un saggio o di una poesia,
imparando a memoria poche righe o in-
teri capitoli, e porta ovunque con sé
la possibilità di dare voce, vita e
gambe a quelle parole. È come avere un
libro sempre aperto che ci cammina a
fianco e che su richiesta ci sussurra, ci
dice, ci racconta quanto di più prezioso
è contenuto fra le sue pagine.
Cosa l’ha spinta a diventare una
persona libro?
Sicuramente c'era già una predisposi-
zione interna. La mia generazione ha fre-
quentato una scuola in cui imparare a
memoria faceva parte della tradizione
culturale collettiva. Come ï¬glia unica,
inoltre, porto con me l’eredità personale
di leggere a voce alta. Quando nell'ot-
tobre del 2008 abbiamo fondato l’as-
sociazione Donne di Carta, con l’obiet-
tivo di promuovere la lettura in tutti i
modi e i mondi possibili, abbiamo in-
contrato e invitato Antonio Rodrîguez
Menéndez che, con il progetto Fahren-
heit 451, è stato l’inventore in Spagna
delle persone-libro. Eravamo in sette, e
quando lo abbiamo ascoltato ci siamo
innamorate del progetto riscoprendo in
esso una risonanza con ciò che aveva-
mo in mente noi. La lettura a voce alta
ci predispone a imparare a memoria i
passi dei libri che amiamo, quelle righe
che sottolinei quando leggi e che ti ri-
mangono dentro. È stato un incontro del
destino, non una scoperta. Èstata una
scelta, ed è stata una sfida, anche per
un mondo più al â€femminileâ€. Per que-
sto anche gli uomini dell’associazione
si chiamano "donne di carta†e parla-
no di sé al femminile, in quanto "per-
sone-libroâ€. È una grande vittoria. Gli
uomini sperimentano un doppio gap e,
superate le difficoltà iniziali, le parole
fanno il resto.
di Elena Ribet
Quali sono le difficoltà che
hanno e che hanno avuto le
donne della sua generazione?
Penso che la difficoltà più grande sia
quella di aver vissuto storicamente il
femminismo, e anche la politica sociale
del ’78, e non aver avuto la capacitÃ
0 la possibilità di creare un ponte con
le giovani generazioni. Io mi sento iso-
lata, ma mi sento anche responsabile
di non essere stata ponte di informa-
zioni corrette. I progetti editoriali di
cui mi sto occupando cercano di ripa-
rare a un danno che abbiamo compiu-
rI—I—I—I—I—I—I—I—I—I—I—I—I—I‘
(x Diamo i numeri
Sara anche l‘età nota per l’insorgere della menopausa (il 94% delle donne tra i 50 e i 60 anni accusa vampate di ca-
lore, il 49% sbalzi di umore, il 35% aumento di peso: al 67% di loro viene prescritta una terapia ormonale, rifiutata nel
50% dei casi dalle pazienti), per il picco di diffusione di tumori e Alzheimer, ma gli anni tra i 50 e i 60 sembrano anche
trai più spensierati, se e vero che l‘indice di infedeltà confessato nei confronti del partner oscilla tra il 38 e il 58%. Se-
condo l‘ultimo censimento Istat, le donne in Italia di eta compresa tra i 50 e i 60 anni sono, in percentuale, il 58,8%:
di queste, circa 1.212.663 si è felicemente ritirata dal lavoro godendosi la pensione. Tra quelle ancora impiegate, nel
2001 350.237 erano operaie, 52.013 agricoltrici, 142.671 impiegate e 130.164 a capo di un‘impresa, per un totale di
8.151.761 lavoratrici in questa fascia di età . || 15,3%, invece, era casalinga. 667.771 le cinquantenni sole con figli,
mentre il 39,3% di loro non ha portato a termine le scuole dell‘obbligo. Secondo Eurostat, l‘altezza media della donna
di eta compresa tra 50 e 60 anni in Italia e di 1,65 cm, per un peso di 63,6 kg: tra le 3 e le 6 volte in meno rispetto alle
coetanee europee, che hanno però qualche centimetro di altezza in più.
k, (Fonti: Istat, Eurostat, Istituto di Studi Psicologici Transdisciplinari di Roma)
MI—I—I—I—I—I—I—I—I—I—I—I—I—IJ
o noidonne | dicembre | 2011
'ì
di Cecilia Dalla Negra
’MI—I—I—I—I