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Numero 3 del 2015

8 Marzo al tempo delle crisi


Foto: 8 Marzo al tempo delle crisi
PAGINA 16

Testi pagina 16

14 Marzo 2015
Ozlem Tanrikulu è la Presidente di UIKI-Onlus, l’Ufficio di in-
formazione del Kurdistan in Italia. L’Ufficio denuncia la repressione
e la violazione dei diritti cui è sottoposto il popolo kurdo e promuo-
ve la pace e la solidarietà attraverso attività di sensibilizzazione e
informazione. Con Ozlem parliamo del significato dell’otto marzo:
l’UIKI, rilanciando l’appello della rappresentanza internazionale del
movimento delle donne kurde, chiede di dedicare la Giornata delle
Donne alle donne rivoluzionarie delle YPJ, le Unità femminili di Di-
fesa del Popolo nel Rojava, che hanno combattuto, ma non solo,
per la liberazione di Kobane.
Le guerrigliere kurde sono state in primo piano
nella lotta contro l’IS. Puoi parlarci del ruolo
che le donne ricoprono nella cultura kurda e
nella lotta armata?
Le donne nel movimento curdo stanno prendendo parte alla
lotta per l’autodeterminazione in tutti i settori della società. Le
forze di difesa sono solo uno dei vari ambiti: il lavoro di con-
troinformazione e di denuncia, il lavoro di cura e di sostegno
insieme al lavoro per la pace mostrano la strada verso nuovi
rapporti di genere basati sulla libertà e liberi dall’oppressione.
Ne è parte anche la scelta della
co-presidenza, ossia la doppia
rappresentanza di genere per
ciascun incarico di responsabilità
sia dal punto di vista militare sia
per le cariche elettive. A livello
pratico, nell’attività politica rivolu-
zionaria all’interno del movimento
kurdo, le donne hanno trovato
uno spazio di libertà che ha per-
messo loro di conquistare rispetto
e dignità e di affrancarsi dai ruoli
subordinati tradizionali. C’è ancora molto da fare ovviamente
perché la mentalità feudale saldata alla modernità capitalistica
è molto pervasiva, nessuna e nessuno ne è totalmente immune.
L’otto marzo è la Giornata Internazionale della
donna. Che significato ha per te questa giornata?
Al di là delle differenze geopolitiche, pensi che ci
sia un filo conduttore che lega insieme la lotta di
tutte le donne?
Noi pensiamo che ciascuno debba risvegliarsi e lottare per
sé, che non arriverà nessuno da fuori a “salvarci”. Dev’essere
una presa di coscienza di tutte le donne del mondo, in ciascun
contesto secondo le possibilità reali del momento e del luogo.
L’otto marzo si ricorda la presa di coscienza seguita alla stra-
ge di operaie chiuse a chiave dentro la fabbrica per la quale
lavoravano negli Stati Uniti. Se c’è un filo conduttore, eccolo:
l’otto marzo è una giornata simbolica per tutte le donne, che
deve ricordarci che questo cammino - dall’analisi alla presa di
coscienza fino alla decisione concreta di cambiare le cose - è
un percorso che va scelto, deciso, e portato avanti secondo
le proprie possibilità, tenendo presente che non sarà un per-
RIVOLUZIONARIE
PER DAVVERO
di Marta Facchini
8 MARZO AL TEMPO DELLE CRISI | 1
COMbATTOnO LA LORO
guERRA DI LIbERAzIOnE
DALL’IS E DIfEnDOnO
AnChE LA nOSTRA
LIbERTà. Ozlem
Tanrikulu PROPOnE DI
DEDICARE L’8 MARzO ALLE
DOnnE DEL ROjAvA E
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