Numero 12 del 2006
Letterina di Natale dai 4 milioni delle primarie
Testi pagina 15
di madre in figlia
In realtà mi sembra paradossale! In altre parole, alle nostre
richieste di diminuire i prezzi aumentati con l'entrata dell'eu-
ro, per far quadrare i conti (cosa sempre più difficile per
tante) ci hanno risposto di comprare un maggior numero di
prodotti e di spendere di più…mi chiedo quale mente geniale
possa aver prodotto per prima tale perla di saggezza.
Sarà come tutti gli altri: starò in casa a mangiare il panet-
tone, a divertirmi riponsandomi dalla scuola e a scartare
regali. E' triste pensare che tanti ragazzi non possano passa-
re le feste così, io stessa tendo a dimenticarmene presa dal
clima natalizio.
In realtà non saprei…le idee sono tante ma non so sce-
gliere. Fortunatamente non ho bisogno di niente.. forse un I-
pod, meglio lasciar fare a Babbo Natale.
Calze. Sono piena, ormai tracimano dal cassetto. Colgo
l'occasione per far sapere a mia madre che se per caso non
rispondessi più, neppure al cellulare, probabilmente potrei
essere stata travolta dall'esplosione dei miei simpatici calzi-
ni…
I prezzi sono sempre più alti, con gli stipendi si compera
meno, occorre far capire che non se ne può più. E non basta-
no i prodotti fatti in Cina a soddisfare il nostro desiderio di
shopping. Più equità, meno simboli che ci fanno apparire.
Diversamente senza dubbio! Occorre mirare a prodotti di
migliore qualità. Prodotti locali per quanto riguarda gli ali-
mentari, niente prodotti trasgenici. Basta con i prodotti che
mettono a rischio la salute. Consumare meno, consumare
meglio.
Comperare di più, con quali soldi in più visto che sono gli
stessi ma con un potere d'acquisto minore. E poi, più compe-
ri e più scarti, troppi imballaggi che debbono essere buttati
via dopo soli 5 minuti. Credo che in molti abbiamo pensato
che quello spot non descriveva la nostra vita ma quella che
qualcuno avrebbe voluto farci vivere. Non mi coinvolge.
Sarà come al solito? Non so, ogni giorno è uguale ogni
giorno è diverso. Vedo molte persone in difficoltà, molta pre-
carietà. E tutte le luci, e tutta la pubblicità del Natale può
essere stridente nei confronti di persone che vivono accanto
a noi, ma non come noi.
Amo le cose tecnologiche, ma mi uccidono i manuali.
Vorrei un manuale dalla mia parte, che sappia spiegarmi
semplicemente le funzioni dell'oggetto che mi interessano.
Le cose inutili, che non sai dove piazzare ma che non puoi
buttare perché … sono cose nuove. I foulard che non metto
mai, le candele mangiafumo che non uso mai perché "sono
tanto carine e non voglio rovinarle", la biancheria per la
casa.
Sono d'accordo. Non dobbiamo scegliere prodotti che rite-
niamo non etici, che sfruttano il lavoro minorile o non rispet-
tano la natura. Questi comportamenti possono dare risultati
significativi, più delle leggi. Chi consuma ha un grosso pote-
re in mano: la scelta.
Diversamente. In modo attento e curato sia sul versante
della qualità del prodotto sia sul versante della qualità del
suo impatto con l'ambiente. Consumare come indicazione
anche verso chi produce, per far maturare scelte compatibili
con il nostro futuro.
Guardandomi intorno penso che questo Natale …
Tra i regali per me che non vorrei trovare….
Tra i regali per me che vorrei trovare…
Si fa più politica in un supermercato che in un parlamento. Penso che…
Consumare a tutti i costi o consumare diversamente?
Natale è tempo di regali
Rosa M. Amorevole Alessandra Pennello
Ritieni ancora valido l'invito ad aumentare i tuoi consumi per far girare l'economia?
noidonne dicembre 2006 15