Numero 11 del 2006
Finanziaria che verrà: facciamo i conti
Testi pagina 15
noidonne novembre 2006 15
Imovimenti delle donne, dovendo ab-bandonare Palazzo Nardini che era in
forte degrado, individuarono il Com-
plesso del Buon Pastore alla Lungara,
anch'esso in stato di abbandono, come
luogo dove trasferire sedi politiche e ini-
ziative. Riprende l'occupazione. Il per-
corso in salita continua. Storia di lotte,
di occupazioni, di negoziazioni, di pat-
ti tra donne, di incontri e scontri tra
donne e istituzioni. Di parziali sconfitte
e di grandi vittorie. La prima l'avere
portato l'amministrazione cittadina a
inserire nei programmi per Roma un
progetto di restauro di un importante
complesso finalizzato alla realizzazione
di una Casa Internazionale delle donne.
La seconda l'avere pensato e realizzato
un progetto che salvaguardava il prin-
cipio della autonomia politica delle
donne. La terza l'avere avuto, con l'una-
nimità di un intero Consiglio Comuna-
le, un affidamento di un così importan-
te complesso ad un Consorzio composto
da Associazioni di donne.
La Casa è oggi una realtà, aperta
formalmente dal 2002 ma decollata nel
2003, che continua a fiorire con inizia-
tive e presenze nuove. Vivendo sempre
(e forse è proprio questo il suo segreto)
una simbiosi particolare tra ciò che è
stata, le sue origini, e l'oggi: la Casa In-
ternazionale delle Donne. Un luogo, un
progetto realizzato, una realtà del tutto
unica anche nel panorama degli altri
paesi europei, che hanno luoghi simili
ma non così ampi e complessi per natu-
ra e tipo di attività e soprattutto per for-
mula gestionale, affidata ad oltre 40
associazioni costituite in un Consorzio
che ha lo scopo di garantire le diverse
attività, di favorire e promuovere le ini-
ziative delle donne, di realizzare servizi,
progetti aperti alla città e alle donne, in
un rapporto di collaborazione con le di-
verse istituzioni.
Una Casa per uscire di casa
Questo lo slogan scelto per comuni-
care il senso della Casa. La porta, anco-
ra con la vecchia grata dell'originario
convento-prigione, è il confine tra il fuo-
ri e il dentro. Il piccolo ingresso, colora-
to di annunci, cartelloni e fogli appesi,
materiali informativi e dépliant, ti fa
capire subito il luogo. Poi, con il primo
lungo corridoio e la prima piccola aper-
tura ad una scala inter-
na che porta al primo e
al secondo piano, la Ca-
sa si apre a poco a poco
ai tanti e diversi conte-
nuti. Tutto però alla fine
converge nel cortile, il
cuore della Casa. E' il
luogo degli appuntamen-
ti, degli incontri fortuiti,
della sosta quando hai
tempo, del riposo, per
trovare o costruire una
dimensione femminile
delle cose.
Accoglienza
Come la foresteria Or-
samaggiore, un tempo
dormitorio di recluse, og-
gi quasi sempre piena di
donne, molte delle quali
provenienti da altri paesi
e che hanno trovato qui
qualcosa di nuovo rispet-
to agli ostelli, ai pensio-
nati, agli alberghetti eco-
nomici. Ma anche donne
che vengono per parteci-
pare ad iniziative e Con-
vegni che si tengono all'interno della Ca-
sa. Poi ci sono gli spazi di ristoro: Bio e
Te, per degustare cibi e bevande di paesi
esotici, Luna e l'altra, self- service fre-
quentatissimo a mezzogiorno dal quar-
tiere oltre che dalle ospiti della Casa. Ri-
storante per donne la sera.
Politica e di cultura
Ogni giorno nella Casa ci sono ini-
ziative, dibattiti, convegni e seminari,
soprattutto per iniziativa delle Associa-
zioni presenti o di altre realtà che consi-
derano oramai la Casa la loro Casa. Il
calendario degli eventi, sempre più ric-
co, ti dice che c'è un filo conduttore tra
quasi tutti gli appuntamenti: la ricerca
di un approccio di genere nelle cose.
La memoria
Accanto alla parola accoglienza c'è
la parola memoria, memoria della sto-
ria, della cultura, della politica, dell'im-
portanza delle donne nella società. Ar-
chivia è questo ed altro. Una associa-
zione promossa da associazioni di don-
ne che raccoglie e organizza i più im-
portanti Fondi e Archivi che sono stati
messi insieme da donne singole o da
realtà organizzate politiche, sociali, cul-
turali organizzate. Un'associazione che
ha realizzato e gestisce un centro di Ar-
chivi e di Documentazione accessibile e
una Biblioteca specializzata per le don-
ne, che promuove progetti culturali.
Nella Casa Internazionale e in Archivia
ha a sede l'archivio di Noi Donne, una
delle più importanti fonti di immagini e
storia delle donne del nostro paese.
Casa internazionale delle donne
Via della Lungara, 19 - 00165 Roma
tel 06 68401720 - fax 06 68218287
e-mail: cciddonne@tiscali.it
www.casainternazionaledelledonne.org
*Presidente del Consorzio
Casa internazionale delle donne
Il cuore della casa
Roma / Casa internazionale delle donne
ottobre 1976: il Movimento di Liberazione della Donna
occupa Palazzo Nardini.
Dal mitico Governo Vecchio parte la lunga storia, che compie in
questi giorni 30 anni alla Casa Internazionale delle donne
Costanza Fanelli*