Numero 11 del 2007
Stop femminicidio
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appropria dei contenuti per moderarli e
governarne gli effetti.
Se è vero, come è vero, che questa
espropriazione della maternità dei pro-
cessi e delle iniziative, sta tutta nell'in-
tento di conservare, riprodurre i privile-
gi e il malcostume di sempre, quella che
va rinegoziata con caparbietà, non è la
visibilità in quanto tale, ma è la traspa-
renza delle fonti.
Come sempre si tratta di puntare al-
to, per cominciare a cambiare: dopo
l'immobilismo della politica, quello del-
l'informazione.
Noi facciamo politica e fare politica
è proporre obiettivi, rimetterli a centro
di un'attenzione, in modo differente.
Abbiamo compreso bene che i contatti
coi centri di raccolta sono potenziali re-
lazioni, e da donne sappiamo bene qua-
le sia il valore e il rischio che corriamo
agendole, sospese tra la condivisione
del disagio che ha nome nella subalter-
nità imposta, e le autolesive incompren-
sioni tra differenze, trasformandole in
distanze. Condividere una nuova riven-
dicazione di qualità e di spazio nei me-
dia, vincere qualcosa, laddove per noi è
stato sempre difficile, è sfida che possia-
mo vivere in tutte le nostre iniziative,
come sappiamo: agendo ed imparando
nello stesso tempo. Sapendo che di tem-
po le donne ne hanno poco.
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Calendario 2008
serve all'autofinanziamento dell'associazione, ma serve
anche a rinnovare e consolidare una tradizione e un
modo di fare politica, di far circolare pensiero politico
"Ovunque le donne si muovono. E questo movimento è caotico e creativo.
Le dodici immagini dei dodici mesi di questo calendario sono state scattate o
'recuperate' in circa dodici giorni netti. In un movimento caotico e
creativo di telefonate, telefonate incrociate, e-mail, corse in
bicicletta, passeggiate in macchina, risate e… altre cose
che ho voglia di raccontare". E' dedicato alla cam-
pagna 50E50 ovunque si decide il calendario
Udi del 2008. Il progetto è stato realiz-
zato da Loredana De Vitis - una
giovane donna, una professionista
- dell'UDI Macare di Lecce, testimo-
ne dell'entusiasmo delle giovani che
fanno parte oggi dell'associazione e
alla loro voglia di misurarsi con la dif-
fusione e l'autofinanziamento.
"Le foto che scandiscono i mesi ripren-
dono donne reali in reali situazioni di lavo-
ro perchè abbiamo voluto rappresentare l'O-
VUNQUE delle donne. Chiediamo alle donne
di lunga esperienza di non crucciarsi per il po-
co spazio disponibile per appuntarsi quando fi-
nisce la bombola o la bolletta della luce" hanno
detto all'Udi, spiegando che occorre valorizzare
l'aspetto politico espresso "da uno sguardo e da
una mano più giovane".
Giovani e meno giovani, nella campagna
50E50 concordano sulla necessità di essere
in politica. "Metà delle donne nella politi-
ca, affinché metà del paese si veda garan-
tita la possibilità di riconoscersi nelle
donne che elegge e di farsi riconoscere
da loro - ha osservato Annalisa Mari-
no -; di vedere le altre donne e in
particolare le oppresse del mondo
che hanno bisogno di più stato e
di uno stato con più donne e più
democrazia paritaria, di individuare in ca-
sa nostra quella speciale, dissimulata oppres-
sione, che è la precarietà".
La consueta richiesta di prenotare e diffon-
dere il calendario è quest'anno estesa an-
che alle donne dei Centri di raccolta
50E50 "perchè pensiamo che pos-
sa essere un modo in più per co-
municare i contenuti della nostra
Campagna, oltre che per socializzare
una forma di autofinanziamento pro-
pria della tradizione dell'Udi e utile a
tutte.
La diffusione del calendario costituirà una
forma di ulteriore autofinanziamento che le
donne dell'Udi come quelle dei Centri di Rac-
colta utilizzeranno in proprio". (E.R.)
Per le prenotazioni contattare:
udiamministrazione@gmail.com