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Numero 7 del 2007

Uomini contro la violenza sulle donne


Foto: Uomini contro la violenza sulle donne
PAGINA 15

Testi pagina 15

Il nuovo Partito Democratico quale oc-casione "nella quale investire la nostra
storia, la nostra passione politica, le no-
stre idee, l'autonomia e l'autorevolezza".
Le donne che aderiscono al PD si pon-
gono come protagoniste del cambia-
mento che l'economia e la politica ri-
chiedono per misurarsi con l'arretratez-
za, le divisioni e l'immobilismo che ca-
ratterizzano società italiana. Poiché le
donne rappresentano una forza di tra-
sformazione, esse stesse sono "le più in-
teressate a costruire una società della
conoscenza, che investa nell'innovazio-
ne, nelle competenze, nelle capacità in-
dividuali, nelle eguali opportunità, in
un welfare solidale, per una società più
laica e moderna che abbia i suoi pilastri
nel lavoro, nella libertà e nella respon-
sabilità". Il Manifesto recentemente pre-
sentato a Roma dalle Ministre Pollastri-
ni e Turco e dalle Senatrici Finocchiaro e
Franco punta a riaffermare "una conce-
zione della politica che torni alle radici
del suo significato: occuparsi della cosa
pubblica, mettendo al centro il bene co-
mune, l'interesse generale". Il nodo cen-
trale è la riforma dei partiti attraverso il
rinnovamento delle classi dirigenti e
nuove regole "certe e trasparenti, che
consentano una rappresentanza parita-
ria in attuazione dell'articolo 51 della
Costituzione". L'intento è costruire la de-
mocrazia attraverso "la cooperazione
fra uomini e donne" e la parola d'ordine
è "consolidare la nostra forza e rilancia-
re" valorizzando "i patrimoni di saperi,
di esperienze, di culture, prodotte nei
decenni per cambiare forme, contenuti e
tempi della politica".
La richiesta è di "stare in misura pa-
ritaria nell'assemblea Costituente" e di
riequilibrare "la distanza tra la percen-
tuale di cittadine italiane ed il numero
delle donne elette, aprendo spazi nuovi
di partecipazione" puntando al confron-
to tra le diversità, all'ascolto, al plurali-
smo e alla laicità.
E' una società aperta quella che im-
maginano le donne del PD, basata sul
rispetto della "libertà, della responsabi-
lità e dell'autodeterminazione delle per-
sone" e in cui il lavoro per le donne "è al
primo posto" laddove "investire sulle
donne è una questione di giustizia fra i
generi, ma è anche una necessità per lo
sviluppo del Paese" poiché i dati dimo-
strano che i paesi più sviluppati sono
anche quelli nei quali c'è minore dispa-
rità di genere. Le richieste sono state ac-
colte e rilanciate da Piero Fassino che,
intervenendo a conclusione dell'iniziati-
va, ha assicurato la presenza di donne
a tutti i livelli e nelle varie sedi istitu-
zionali e politiche. Annunciato, prima
del 14 ottobre, un incontro nazionale
delle donne del PD.
noidonne luglio/agosto 2007 15
Le parole forti del Manifesto
Donne per il PD
lavoro, diritti, laicità, qualità
della vita e dell'ambiente,
rinnovamento della politica
e partecipazione
Caro Presidente Prodi
Ecco il testo bipartisan inviato il mese scorso
dalle parlamentari, oltre che al Presidente del
Consiglio, ai ministri Pollastrini e Chiti a pro-
posito della riforma della legge elettorale.
"Noi sottoscritte parlamentari chiediamo al
Governo di voler definire nell'agenda di lavoro
sulla riforma della legge elettorale i tempi e i
modi di confronto politico con le parlamenta-
ri e le rappresentanti delle associazioni di
donne, al fine di garantire che tra le finalità
della legge abbia la necessaria rilevanza e prio-
rità l'equilibrio della rappresentanza tra i
generi.
Riteniamo infatti che, per evitare il ripropor-
si di dibattiti ed esiti inaccettabili, come quel-
lo verificatosi in Parlamento nella scorsa legis-
latura, sia opportuno che le donne, di tutti i
partiti e gruppi politici, siano coinvolte da
subito nel percorso di confronto e proposta
sulla legge elettorale. Come si può vedere
anche da alcune proposte di legge depositate,
l'obiettivo maggiormente condiviso è quello di
"50&50" in attuazione degli articoli 3 e 51
della Costituzione. Obiettivo da realizzarsi con modalità diverse, a seconda dei sistemi eletto-
rali, e che dovrebbe essere accompagnato da penalità efficaci per le liste che non dovessero
rispettarlo. Siamo convinte che il numero delle elette non sia l'unico o il principale obiettivo
per costruire una democrazia di genere. Solo il protagonismo politico femminile in tutti i luo-
ghi della vita pubblica, e in primo luogo nei partiti, può seriamente innovare la politica e con-
tribuire ad invertire le tendenze all'autoreferenzialità che da tempo la caratterizzano pesan-
temente. La disparità numerica tra donne e uomini, ai livelli attuali, è uno dei segnali più visto-
si della separazione tra società ed istituzioni ed è ormai inaccettabile.
Se le donne non ci sono, non possono esprimere la differenza. Se sono poche, risultano mor-
tificate le differenze culturali e politiche che esprimono. Per questo, pur nel rispetto delle
diverse posizioni politiche nel merito del sistema elettorale, noi intendiamo lavorare insieme
sul comune obiettivo dell'equilibrio della rappresentanza".
Katia Bellillo, Laura Bianconi, Maria Luisa Boccia, Sandra Cioffi, Cinzia Dato, Elettra Deiana,
Vittoria Franco, Carolina Lussana, Erminia Mazzoni, Giorgia Meloni, Chiara Moroni, Magda
Negri, Marisa Nicchi, Silvana Pisa, Franca Rame, Marina Sereni, Albertina Soliani, Luana Zanella
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