Numero 5 del 2007
Happy new family
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analisi e dibattito in un incontro pub-
blico che ha visto la nutrita partecipa-
zione di donne da tutta Italia. "Il pro-
blema oggi non è metà delle donne nei
partiti o nelle istituzioni, ma metà delle
donne nella politica intesa come oriz-
zonte e linguaggio comune, affinché me-
tà del paese si veda garantita la possi-
bilità di riconoscersi nelle donne che
elegge e di farsi riconoscere da loro". Le
parole di Annalisa Marino, in conclu-
sione di quell'incontro di Roma hanno
espresso il senso dell'iniziativa. "Il no-
stro progetto presuppone il superamento
(ma non la cancellazione) di due criteri
regolativi della politica delle donne, pa-
rità e differenza, in quanto non prevede
tanto un adeguamento numerico o una
riformulazione strutturale quanto una
modificazione della relazione politica
tra i sessi, che comprende la gestione dei
modelli di sviluppo della società in
campo culturale, civile ed economico".
Una vera e propria rivoluzione quella
che si profila se è vero che sostenere
questo percorso implica per noi donne
"la necessità di superare quella tolleran-
za non solidale che negli ultimi anni ab-
biamo spesso esercitato nei confronti di
donne le cui scelte ideologiche (non cer-
to private!) non erano rispondenti alla
libertà e alla dignità femminile: riguar-
do a queste, in questo nuovo scenario,
c'è la possibilità, se non addirittura la
responsabilità, di esercitare uno sguar-
do critico, senza passare per misogine o
sessiste". Nella sfida che l'Udi lancia a
livello nazionale non c'è solo, e sempli-
cemente, il superamento del soffitto di
cristallo, ma la possibilità di attivare
un dibattito da cui possono scaturire
"scenari inediti in cui praticare una nuo-
va frontalità tra donne, nel senso di
possibilità di confrontarsi, affrontarsi e
fronteggiarsi con la sicurezza di non de-
legittimarsi reciprocamente nel diritto
ad esercitare un potere". Dall'Udi la sol-
lecitazione è rivolta a tutte le donne che
fossero interessate ad avviare i Centri di
raccolta, che saranno strumenti operati-
vi e dovranno coordinarsi attraverso la
Sede nazionale indicando almeno due
responsabili, l'indirizzo e i riferimenti te-
lefonici o per posta scrivendo a Udi Na-
zionale via Arco di Parma 15 - 00186
Roma, oppure all'indirizzo mail:
50e50udinazionale@gmail.com.
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ben oltre l'idea di 'quote', la richiesta per una maggior presenza nel-
le sedi decisionali passa attraverso l'autodeterminazione, valore
simbolico su cui le donne hanno prodotto grandi trasformazioni
anche sociali. Sabato 19 maggio a Roma si costituisce il 'Consiglio
delle Donne 50E50 ovunque si decide' e la campagna entra nel vivo
Documento di "Aspettare stanca" e del "Laboratorio 50&50"
Sul tema di una riforma elettorale che metta al centro la rappresentanza femminile è al lavo-
ro a Roma anche un altro gruppo di associazioni di donne in collaborazione con esperte giuri-
ste. Il loro percorso è in sintonia con l'Udi e punta a sollecitare direttamente il Governo e di-
rettamente il Presidente del Consiglio a far approvare una nuova legge elettorale "che garanti-
sca anche l'effettiva partecipazione delle donne nelle istituzioni politiche rappresentative" al fi-
ne di "riparare alla sottorappresentanza del 52 per cento del corpo elettorale, come anche se-
gnalato dal documento dell'OCSE". "Si tratta di una vera e propria mancanza di democrazia pa-
ritaria - sottolineano le rappresentanti di Aspettare Stanca e del Laboratorio 50&50 della Ca-
sa internazionale delle donne di Roma - e la riforma elettorale è una preziosa occasione per mi-
gliorare il nostro sistema politico". Nel sottolineare l'insufficienza della proposta di alternare
nelle liste un rappresentante di un genere a due dell'altro genere, il gruppo di lavoro ha avan-
zato alcune richieste, che riportiamo in sintesi.
Nel sistema proporzionale in ogni circoscrizione elettorale si chiede:
a) l'obbligo dell'alternanza di genere, nel caso di liste bloccate
b) la previsione di una doppia preferenza di genere, nel caso di sistema con preferenze
Nel sistema maggioritario si chiede:
a) previo abbinamento dei collegi elettorali due a due, un sistema maggioritario binominale,
con la presentazione di due candidati di genere diverso (ideato dalla costituzionalista Lorenza
Carlassare)
b) oppure collegi uninominali, con pari numero di candidati uomini e donne conteggiati su
base circoscrizionale
Sempre nel senso di un miglioramento del sistema elettorale, dovrebbero esser previste nor-
me:
sulla pubblicità delle candidature attraverso l'informazione istituzionale (ormai superata e
non più idonea quella prevista mediante affissione di manifesti)
sulla propaganda elettorale (limiti di spesa, tipi di propaganda consentita e vietata, par
condicio di genere)
sui contributi da parte di privati (da eliminare quelli anonimi, per i quali è previsto anche
un tetto troppo alto)
sull'intero sistema dei controlli e delle sanzioni (controlli preventivi ed efficaci, sanzioni
che incidono e siano davvero applicate, non come accade ad esempio per l'affissione abusiva,
che vede imbrattare impunemente tutta l'Italia ad ogni tornata elettorale).
Sanzioni
Per assicurare il rispetto dei suddetti criteri devono prevedersi sanzioni efficaci, come l'inam-
missibilità delle liste o delle candidature, con l'eventuale alternativa, nel caso di liste propor-
zionali, della riduzione d'ufficio del numero dei candidati del genere sovra rappresentato.
Primarie e cumulo dei mandati
Si ritiene utile a pratica delle primarie per selezionare e rinnovare un apparato politico inca-
pace di auto rinnovarsi e il divieto di candidature multiple e di cumulo dei mandati.
Trasparenza nei partiti
Tra le riforme che auspichiamo, di primaria importanza è quella riguardante la democrazia in-
terna e la trasparenza dei bilanci dei partiti politici, come avvenuto in Francia e in Germania.
Vi si potrebbe pervenire attraverso l'autovincolo dei partiti con norme interne che realizzino la
parità politica sia nell'accesso alle candidature sia nei risultati.
Par condicio di genere
Potrebbe, inoltre, per legge essere prevista una "par condicio di genere" per l'accesso ai mass
media in campagna elettorale e un sistema di incentivi e di sanzioni sui rimborsi elettorali ai
partiti a sostegno delle candidature e dell'elezione di donne.
Mentre andiamo in stampa giungono apprezzamenti al documento e alla proposta di riforma
elettorale da parte del Senatore Enzo Bianco e da Stefano Ceccanti, Docente di diritto costituzio-
nale alla Sapienza di Roma e Capo dell'ufficio legislativo del Ministero Pari opportunità.
Informazioni nel sito www.power-gender.org ; per adesioni: i.giacobbe@power-gender.org