Numero 1 del 2007
Che sia un anno di PACS
Testi pagina 15
sbilanciamento, un abbassamento e un
imbarbarimento del mercato stesso.
Spiegaci meglio che cosa è accaduto
nel mercato dei libri per ragazzi.
Le grosse case editrici italiane per la
smania di vendere e di guadagnare al
massimo, sulla scia di Harry Potter han-
no tradotto in Italia tutti i fondi di ma-
gazzino dei romanzi fantasy inglesi e
hanno chiesto agli scrittori contempora-
nei di scrivere romanzi fantasy. Io amo
questo genere letterario e alcuni roman-
zi sono capolavori, ma centinaia sono
davvero brutti.
Qual è il maggior limite del mercato
della letteratura per ragazzi?
Su circa 2000 titoli di narrativa solo
il 40% è roba buona, il resto è scadente
nel contenuto, senza sentimenti e senza
simboli; l'estetica del libro è curatissi-
ma, ma i testi sono deludenti.
Avventuraragazzi vuole reagire a
questo tipo di mercato?
Sì, guardandomi intorno mi sono det-
to che i ragazzi italiani si meritano libri
di qualità e ho pensato a quelli di av-
ventura, perché questo genere è sempre
piaciuto ai ragazzi. Oggi si tende a pro-
durre libri belli nella copertina e con im-
magini molto curate, ma quando si va a
leggere si rimane delusi: il linguaggio è
buono e gli scrittori sanno narrare gli
eventi in maniera veloce, ma la storia
non rapisce.
I romanzi di Avventuraragazzi pre-
sentano altre qualità?
Salgari da un punto di vista lettera-
rio forse non è del livello di un De Ami-
cis o di un Collodi, ma è avvincente e in
due pagine fa succedere di tutto, come
piace ai ragazzi. Anche Rodari è bravis-
simo in questo, con un elemento in più
molto importante: l'attenzione ai senti-
menti. Tutti i romanzi della collana so-
no validi sul piano emotivo: ci sono si-
tuazioni che commuovono e che diffe-
renziano il positivo dal negativo, la cat-
tiveria dalla bontà. Sono libri che aiu-
tano e invogliano a crescere.
Il fattore sentimento, alleato a quel-
lo dell'avventura può considerarsi il
motore della nuova collana?
Con Avventuraragazzi vogliamo ri-
prendere la migliore tradizione italiana
per offrire ai ragazzi italiani testi di
qualità, che sono tali perché avvincono
e rapiscono il lettore, aiutandolo a co-
noscere e riconoscere i migliori e i peg-
giori sentimenti umani. Un'operazione
controtendenza, perché nella letteratura
contemporanea in genere i testi, pur se
scritti bene, non vogliono né commuo-
vere, né distinguere i buoni dai cattivi.
Preferiscono l'indifferenza come atmo-
sfera emotiva.
noidonne gennaio 2007 15
letteratura contemporanea per ragazzi non vuole "né commuovere,
né distinguere i buoni dai cattivi" perchè l'obiettivo è solo vendere
tanto, inseguendo il successo commerciale di Harry Potter
Si sta avviando alla sua conclusione il Progetto "Tolomeo. Formazione Donne imprenditri-
ci artigiane" che, rivolto a 21 donne dirigenti nei gruppi Territoriali di Donne Impresa, è fi-
nalizzato sia ad un rafforzamento delle loro posizioni nel sistema confederale sia a creare e
sperimentare un modello formativo centrato sui principi della ricerca d'aula e dell'appren-
dimento collettivo, replicabile in altre realtà. Il tutto nell'ottica di un rafforzamento del Mo-
vimento in rapporto alle attività di promozione e sostegno dell'imprenditorialità femminile istituzionalmente svolte.
L'iniziativa è stata avviata attraverso un bilancio delle competenze delle partecipanti al fine di individuarne le aree di for-
za e di debolezza nell'ottica di una valorizzazione delle risorse e delle capacità di ognuna: una formazione quindi non "stan-
dard" ma centrata sulla "persona" che ha prodotto risultati forti in termini di crescita non solo professionale, in particolar
modo necessaria ad avviare un percorso di consapevolezza capace di produrre un cambiamento e promuovere l'empower-
ment. A tal fine sono stati utilizzati strumenti che hanno consentito alle imprenditrici di evidenziare tratti di personalità per
riflettere sulle proprie modalità di approccio a tematiche riguardanti la creatività, la motivazione, i valori, la concentrazio-
ne, la tenacia e modelli di relazione interpersonale.
Nel contempo un altro progetto promosso dalle Associazioni di Confartigianato di Vicenza e Matera ha anch'esso messo
in rilievo la formazione come strumento di consapevolezza e mobilità sociale evidenziando inoltre come al nord la forma-
zione sia percepita come una opportunità di maggiore qualificazione professionale ed al Sud un modo per uscire dall'isola-
mento. La formazione è quindi, nell'ottica di una politica di pari opportunità, uno strumento rilevante in grado di fornire
quegli strumenti di autoconsapevolezza e di valutazione delle proprie capacità e potenzialità che può fare uscire le donne
da quella forma di autorinuncia che spesso troviamo non solo nella vita politica ma anche nella rappresentanza e che le
porta a non mettersi in gioco, al di là della legittimazione sociale che le donne hanno saputo farsi riconoscere.
Una riduzione dell'intervento pubblico in campo formativo ed in special modo dei fondi relativi alla Legge n. 125/91 non
potrà che danneggiare il percorso avviato.
Rita Casula
La formazione per una maggiore consapevolezza e per mettersi in gioco