Numero 6 del 2007
Bambini nel mondo sotto tutela
Testi pagina 15
Il mese scorso è stato presentato a Bo-logna ARIANNA, un progetto gover-
nativo volto ad attivare una rete nazio-
nale antiviolenza, e collegato alla pros-
sima presentazione di un disegno di leg-
ge relativo ai "delitti contro la persona e
nell'ambito della famiglia" legati alla
discriminazione di genere.
L'interesse da parte del Dipartimento
per i Diritti e le Pari Opportunità è quel-
lo, ovviamente, di prendere atto delle
esperienze italiane già realizzate e di
partire da queste per monitorarle, coor-
dinarle e metterle in rete per promuove-
re in tutte le città e le province la realiz-
zazione a tappeto di interventi costrut-
tivi contro la violenza di genere.
Le città presenti - attraverso le asses-
sore, le consigliere, le responsabili delle
associazioni - hanno fatto il punto del-
la situazione e hanno sostenuto l'esigen-
za di raccordo espressa
dal progetto ministeria-
le. Esiste già un servizio
telefonico nazionale - il
numero 1522 - collegato
con venti realtà-pilota di
città come Bologna, Na-
poli, Palermo, Venezia,
Pescara e con Province e
cittadine minori. La fina-
lità dell'iniziativa è quel-
la di far emergere la do-
manda di aiuto nei casi
di violenza e orientare le
donne verso i servizi
competenti a metterle in
situazione di sicurezza.
Si dovranno pertanto
estendere i protocolli fra
i Dipartimento e gli Enti
Locali e sviluppare pro-
cedure di cooperazione e
modalità integrate di in-
terventi. Seminari, for-
mazione, relazioni fra
soggetti competenti, in-
tegrazione delle proce-
dure, valorizzazione del-
le esperienze in atto sia
pubbliche, sia di tutto
l'associazionismo fem-
minile apriranno la stra-
da alla creazione di un
servizio nazionale in
grado di aiutare le don-
ne in situazioni difficili e
di realizzare azioni di controtendenza
sul piano del purtroppo perdurante ma-
schilismo violento. Le attività in corso
nei Comuni coinvolgono già non solo i
Centri delle donne, ma anche tutti i sog-
getti competenti obbligatoriamente le-
gati al problema della violenza sessua-
le, dalla polizia e carabinieri alle strut-
ture sanitarie. E', quindi, del tutto op-
portuno cercare di pervenire a dare for-
ma unitaria agli interventi, senza elimi-
nare le caratteristiche locali organizza-
tive e senza "neutralizzare" il servizio.
Quello che sembra urgente, quindi,
proprio nel momento di avvio di un
nuovo "servizio", è non dimenticare che,
quando si tratta di donne, le istituzioni
erogano qualche concessione se si tratta
di utilizzarle come ammortizzatore so-
ciale, altrimenti, considerandole una
variante improduttiva, si negano. Non
sarebbe una gran risultato se, anche in
questo caso, si virasse verso la burocra-
tizzazione ben nota a chi ha esperienza
di istituzioni: si concede una stanza, un
computer, un telefono, perfino una col-
laborazione a progetto; ma niente soldi
per idee nuove. Proprio perché occorre
non proiettare le situazioni dolorose del-
le donne sulla loro vittimizzazione, ma
intervenire in questo campo dalla parte
dei diritti e della libertà femminile, sem-
bra urgente che, a partire dal
Dipartimento, si istaurino relazioni
estremamente funzionali con gli altri
ministeri interessati. Oltre che a quello
della Salute, penso che sia urgente una
sinergia con la Pubblica
Istruzione (nelle scuole in
cui anche il tema della
violenza trova ragazze e
ragazzi con convincimen-
ti comuni, che si sdoppia-
no quando i maschi dico-
no che, se la ragazza stu-
prata era scollata e in mi-
nigonna, se l'era voluta)
e, in particolare di questi
tempi, con il Ministero
della Famiglia. Non si
può non essere turbati
dall'enfasi sulla famiglia
come fondamento perfet-
to della società, quando
proprio i servizi già atti-
vati dimostrano che il
maggior numero di vio-
lenze e di maltrattamenti
sulle donne (per non par-
lare dei casi di pedofilia)
avviene proprio in fami-
glia. E' quindi necessario
porre in primo piano un
altro obiettivo: la preven-
zione per incidere sul co-
stume ancora legato a
schemi maschilisti in cui
il bisogno di potere si im-
pone nelle relazioni ses-
suali a danno della liber-
tà femminile e conferma-
no l'apparente, insensata
violenza dell'uomo.
noidonne giugno 2007 15
Giancarla Codrignani
Nodi e snodi del filo di Arianna
1522 e non solo
un progetto governativo per
una rete nazionale contro
la violenza sulle donne,
a partire dal servizio
telefonico nazionale