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Numero 6 del 2008

1948-2008: 60 anni di Sana e robusto Costituzione. Perchè cambiarla?


Foto: 1948-2008: 60 anni di Sana e robusto Costituzione. Perchè cambiarla?
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per sé volendo che tutte le altre donne
possano fare altrettanto. E in questo
procedere insieme, la libertà di scegliere
e di fare in modo che altri non scelgano
per tutte, o anche solo per qualcuna di
noi, vuole essere il segno che accomuna
sotto il genere femminile tutte le donne
senza distinzione di età, provenienza e
appartenenza. 'Quando decidiamo noi'
significa anche che vogliamo che si ri-
aprano tutti i dibattiti, ivi compresi
quelli che trasfigurano i diritti civili in
questioni eticamente sensibili dove il
controllo del corpo e della vita delle
donne è l'avamposto del terreno di con-
quista di un nuovo ordine sociale".
La sollecitazione ad aderire al Comi-
tato, che significa "adesioni, partecipa-
zione ed assunzione di responsabilità" è
rivolta alle donne e alle realtà associa-
tive che già hanno partecipato alla rac-
colta di firme della campagna 50E50 e
per la mobilitazione contro la violenza
sessuata e il femminicidio. Ma, sottoli-
neano le promotrici "si pone particolare
riguardo nel coinvolgere donne che, nei
livelli nazionali e locali, abbiano re-
sponsabilità nella salute pubblica e nel-
le scelte di governo locale e nazionale
attorno a questi temi: donne medico e
ginecologhe, dirigenti sanitarie, ammi-
nistratrici, economiste, avvocate". L'in-
tento è anche quello di costituire "un os-
servatorio di parte" e attuare "un moni-
toraggio delle questioni più , delle ver-
tenze da aprire ed approfondimenti su
tutta la questione del generare oggi, che
affronti anche la precarietà di vita e di
lavoro delle donne". Il focus è dunque
sulla "maternità come valore sociale,
sulla precarietà delle giovani donne che
generano o vorrebbero generare, sul la-
voro femminile come perno di un nuovo
welfare che aiuti le donne e non si limi-
ti a farsi aiutare da loro" allo scopo di
"aprire una stagione dove gruppi di
donne autorevoli e competenti siano
punto di riferimento per lotte, vertenze,
monitoraggi, ma anche approfondimen-
ti, riflessioni e proposte sul tema del ge-
nerare".
Informazioni: www.udinazionale.org
udinazionale@gmail.com - tel 06 6865884
noidonne giugno 2008 15
STRUMENTITi parlo? Ti scrivo
"Non mi volevo rassegnare a una vita senza amore, a trentaquattro anni ero passata attraverso tre esperienze fini-
te male che avevano lasciato il segno. La cerchia di amici single si stava assottigliando velocemente, chi era fidan-
zato da tempo, chi si era già sposato e qualcuno già separato. Zitella proprio no! Perché era questo lo status che
mi era stato appioppato. Non sono molto esperta di navigazioni in internet ma un'amica mi ha insegnato a chat-
tare e così una sera un po' per noia e un po' per curiosità sono entrata in un sito di cuori solitari. Ho scoperto un
mondo: foto, gusti, sogni, hobby, passioni, storie di solitudine ma anche di incontri finiti bene, molte delle perso-
ne iscritte vivevano nella mia città. Possibile che donne e uomini giovani di bell'aspetto con attività niente male
avessero bisogno di cercare un partner attraverso internet? Mi
pareva triste questo approccio e anche falso, facevo fatica a crede-
re che tutte quelle persone fossero, da come si descrivevano, piene
di buone intenzioni! Ho iniziato a chattare e ho conosciuto vir-
tualmente diversi uomini ma niente che mi convincesse. Una sera
particolarmente afosa di fine agosto mi contatta un ragazzo che
dopo avere letto il mio profilo vuole conoscermi di persona, abita
a una ventina di chilometri da casa mia, mi dà appuntamento in
un Caffè del centro: il giorno dopo alle cinque, lui sarà lì, per farsi
riconoscere indosserà una t-shirt gialla. Chiude la comunicazione,
non aspetta nemmeno la mia risposta. La cosa mi agita parecchio,
quella notte le ho pensate tutte; è un pazzo furioso, un maniaco
o forse semplicemente in ferie oppure l'ho davvero colpito al
cuore…Lui non conosceva il mio aspetto, potevo senza espormi,
dare una sbirciata, se non mi fosse piaciuto me ne sarei tornata a casa senza parlargli. Decisi di andare, alle sedi-
ci e trenta ero già lì, seduta a un tavolo in compagnia di un'amica. L'ho sentito arrivare ancora prima di vederlo mi
è venuto incontro e mi ha salutato. Che dire… è stato un totale colpo di fulmine, sono già tre anni che siamo spo-
sati". Francesca ride mentre mi parla della sua incredibile storia, ancora adesso mentre la racconta le sembra "la
trama di un film"e invece posso assicurare che è tutto vero anche perché il suo pancione non lascia dubbi, a gior-
ni diventerà mamma. Il mondo della comunicazione fra umani è cambiato.
Internet può essere uno strumento di comunicazione alternativo? Questo fenomeno molto diffuso fa riflettere sulla
difficoltà di riuscire a comunicare delle generazioni più giovani.
Ci si tutela dietro a uno schermo e allo stesso tempo ci si svela all'altro come forse nel contatto visivo e fisico non
si ha più il coraggio di fare. Una nuova frontiera globale si è aperta, saremo in grado di usarla come un'opportuni-
tà per ri-trovare il gusto di parlarci l'un l'altro a cuore aperto?
Gianna Morselli
Leonardo Rinaldi, grafite su carta "L'incomunicabilità"
“quando decidiamo noi” è il comitato nazionale che
affronta la maternità, l'autoderminazione, l'integrità e
salute della donna insieme alla precarietà di vita e di lavoro
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