Numero 8 del 2014
Viaggiatrici
Testi pagina 15
13Luglio-Agosto 2014
NuOk,
IL mONdO
very social
di Silvia Vaccaro
NuOk è dIvENTATO uN sITO
dI RIfERImENTO pER I GIOvANI ITALIANI
CHE vIvONO ALL’EsTERO
VIAGGIATRICI | 2
Un fiume in piena di creatività e dolcezza. Così si presenta Alice Avallone, trent’anni ancora da compiere e alle spalle già tanti chilometri macinati a bordo di treni e aerei. Quello
che fa la differenza tra lei e altre viaggiatrici lo scopre nel 2009,
durante la sua permanenza nella Grande Mela, quando apre un
blog chiamandolo “Nuok”, ovvero come New York pronunciata
da un bimbo che parla a malapena. L’idea è raccontare il vol-
to umano e gioioso di New York, così immensa e frenetica nella
maggior parte delle narrazioni che si fanno di questa città. E in
poco tempo, quello che era nato come uno spazio personale, si
è trasformato in un sito a tutti gli effetti, con consigli e informazioni
e foto da oltre settanta città nel mondo. Insieme ad Alice, a rac-
contare i posti in cui vivono ci sono i nuokers, giovani italiani che
vivono all’estero per ragioni di studio e lavoro che, conquistati dal-
lo stile fresco del sito econtagiati dall’energia della sua ideatrice,
hanno deciso di partecipare in prima persona a questa avventura
web. Alice è, di fatto, una brillante creative thinker e delle sue
passioni ha fatto un lavoro diventando digital media, web 2.0 e
social media strategist. Per NOIDONNE, a corredo dell’intervista,
ha scelto le foto dei suoi viaggi più belli di bambina, perché è da
lì che è partito tutto.
Quando hai iniziato a muoverti su e giù per il globo?
Ho sempre viaggiato tanto da piccola con la mia famiglia e ho
anche sempre amato preparare la mia valigetta, da che ho me-
moria! Le distanze non mi hanno mai impressionata: per me il
mondo era un unico grande piano di gioco, sul quale le persone
si muovevano in barba ai confini geografici. A undici anni ho fat-
to la mia prima traversata oceanica da sola per andare a Perth,
Australia, dove vivono i miei zii e cugini. Forse è stato quello il
momento in cui mi sono davvero innamorata del viaggio, e ho
pensato che non avrei mai smesso di prendere aerei e treni.
Quali sono le mete che ti hanno affascinato di più?
Ho tre città nel cuore: Lisbona per il suo caloroso affaccio sull’o-
ceano, Palermo per la caotica magia delle sue strade e Brisbane
per la sua natura rigogliosa che invade la città. E ho amato anche
tanto la Tasmania, una terra così singolare e affascinante, alla fine
del mondo a testa in giù, come piace chiamarlo a me.
Quando hai fondato Nuok pensavi che si sarebbe creata la
rete che esiste adesso?
Mai più avrei pensato di ritrovarmi
quasi cinque anni dopo con un
magazine di viaggio che copre
settanta città e con quasi ses-
santa ragazzi corrispondenti in
giro per il mondo! Nel 2009 era
solo un mio blog personale su
New York dove raccontavo cosa
vedevo e assaggiavo, oggi è un
aggregatore di giovani italiani che
vogliono raccontare il meglio del-
le città da insiders.
Hai notato in questi anni da viaggiatrice e da nuoker un
approccio diverso delle donne al viaggio, ai luoghi e al
racconto?
La redazione di Nuok è quasi tutta femminile, da sempre: sono
tutte donne coraggiose, autonome, molto indipendenti. I nostri
ragazzi sono più che eccellenti, ma ecco, devo ammettere che le
ragazze hanno un qualcosa in più. Smodatamente attente ai det-
tagli dei posti che visitano, ai gusti, alle tendenze, e soprattutto,
hanno una straordinaria capacità di trasferire le emozioni vissute
ai nostri lettori, frutto di una profonda sensibilità che solo le donne
riescono ad avere. Penso che il successo di un progetto come
Nuok sia proprio lì, nel tocco femminile che c’è dietro.